Il Comune dà il Giardino Corallo al Teatro. Top secret i nomi per il sovrintendente, altro che trasparenza

Il Comune dà il Giardino Corallo al Teatro. Top secret i nomi per il sovrintendente, altro che trasparenza

Rosaria Brancato

Il Comune dà il Giardino Corallo al Teatro. Top secret i nomi per il sovrintendente, altro che trasparenza

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domenica 19 Giugno 2016 - 22:05

Accorinti concede il Giardino Corallo al Teatro per 3 anni. Intanto il Cda sta decidendo chi sarà il nuovo sovrintendente ma in barba ai proclami di amministrazione trasparente non sono stati resi noti i nomi dei candidati. La capogruppo Ncd Daniela Faranda chiede la revoca del bando per l'acquisto di capannoni e accende i riflettori sul bilancio bocciato dai revisori dei conti del Vittorio Emanuele.

Il sindaco ha deciso di dare l’utilizzo del Giardino Corallo in gestione al Teatro Vittorio Emanuele. In una lettera agli uffici di Palazzo Zanca, al dirigente del Dipartimento, Accorinti chiede che l’area venga destinata sin da subito all’Ente, a costo quasi zero, per attività che possano avere inizio anche in estate. Gli uffici stanno ipotizzando un comodato d’uso per 3 anni, con il probabile pagamento al Comune di una percentuale. L’ipotesi di affidamento del Giardino Corallo, struttura di proprietà del Comune, gestita negli ultimi 5 anni da Egidio Bernava (a fronte di un corrispettivo) è prevista dalla legge 4 del ‘95 costitutiva dell’Ente Teatro. L’articolo 3 prevede: l’ente gestisce senza finalità di lucro i teatri comunali Vittorio Emanuele, Teatro in Fiera, Sala Laudamo, restando sollevato dagli oneri relativi alla manutenzione straordinaria degli stabili concessi in comodato gratuito dal Comune, nonché tutti gli altri contenitori culturali messi a disposizione dell’Ente in comodato o con convenzione. Nei prossimi giorni sarà predisposta la delibera ma nel frattempo i vertici del Vittorio Emanuele ed i direttori artistici stanno già ipotizzando una mini programmazione estiva attraverso la collaborazione con operatori del mondo artistico ed associazioni.

CANDIDATI ALLA SOVRINTENDENZA E BILANCI

Intanto oggi torna a riunirsi il Cda del Teatro per esaminare le istanze e decidere il nome del successore di Saija, che si è dimesso a maggio. Dalla scorsa settimana il Cda è alle prese con il parere negativo dei revisori dei conti sul bilancio previsionale 2016-2018 (leggi qui l'articolo), che fa seguito ad una serie di criticità emerse nel corso delle altre sedute del Collegio. Al momento non è stato neanche discusso e approvato il consuntivo 2015, non ancora visionato dagli stessi revisori dei conti. Non potendo operare sui bilanci, nonostante a maggio e nei mesi precedenti l’ex sovrintendente abbia a più riprese dichiarato una celere definizione, il Cda si sta dedicando alla valutazione dei curricula presentati entro il 9 giugno al Teatro per il ruolo di sovrintendente. Nulla trapela né sul numero dei candidati né sui nomi, pare che le domande giunte sul tavolo di Puglisi siano una ventina, e questo, dopo i proclami di amministrazione trasparente, non depone molto bene. Sono trascorsi 10 giorni dalla scadenza del bando e l’elenco dei candidati ad un ruolo pubblico di grande rilievo non è stato reso noto (almeno fino alla mezzanotte del 19 giugno), in barba a qualsiasi criterio di trasparenza. Eppure sia il sindaco Accorinti che l’ex commissario della provincia Romano, in occasione della scelta di componenti del Cda e presidente hanno diffuso con un comunicato stampa l’elenco con i nomi dei candidati a poche ore dalla scadenza. Il Cda invece ha già dedicato 3 sedute alla valutazione dei curricula che però, evidentemente, considera come il terzo segreto di Fatima da rivelare all’opinione pubblica probabilmente a scelta compiuta. A pensar male si fa peccato, diceva Andreotti, ma spesso si azzecca.

BANDI PER ACQUISTO CAPANNONE E SERVIZIO TESORERIA

Il Teatro cerca capannoni in vendita da destinare a deposito, come pubblicato da Tempostretto nei giorni scorsi (leggi qui l’articolo) e l’avviso di manifestazione d’interesse indica come scadenza il 28 giugno. Sulla vicenda è intervenuta in sede di Commissione consiliare la capogruppo Ncd Daniela Faranda che ha invitato ad una revoca del bando: “Ho chiesto al Presidente di Commissione Piero Adamo, la convocazione di una seduta alla presenza del Sindaco e dei vertici dell'ente Teatro. Il mio background di ex vicepresidente dell’Ente Teatro mi consente di avere un quadro della situazione abbastanza chiaro, non posso far finta di non cogliere la grave situazione in cui versa l'Ente. Leggendo il verbale dei Revisori dei conti sul bilancio previsionale 2016, esitato con parere negativo, peraltro in assenza del consuntivo 2015 e guardando alle motivazioni, mi corre l'obbligo di far notare che è necessaria un'analisi seria sul futuro del più importante polo culturale cittadino e dei suoi dipendenti. Il Comune, socio fondatore, non può stare a guardare. Salta all'occhio, tra le altre cose, la pubblicazione di un avviso pubblico per l'acquisto di un capannone, che appare poco opportuno per via della non chiara situazione economica attuale ed ho invitato il Sindaco a chiederne il ritiro in autotutela. Rammento che durante il mio mandato da vicepresidente, insieme al Presidente Ordile ed al consiglio tutto, avevamo avviato un percorso con l'assessore al Patrimonio del Comune, Franco Mondello, per il comodato d'uso di un terreno su cui costruire attingendo al fondo di rotazione”.

Nel frattempo l’Ente ha pubblicato anche un bando per l’affidamento del servizio di tesoreria e cassa per 3 anni (dal 1 ottobre 2016 al 30 settembre 2019). L’avviso è pubblicato sul sito del Teatro alla sezione amministrazione trasparente e le domande dovranno pervenire entro il le 14.00 del 19 luglio. Il servizio è stimato in 10 mila euro annui oltre IVA se dovuta.

Rosaria Brancato

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