I-Hub, Mondello: "Si farà allo snodo Santa Cecilia, la sinergia con Ferrovie cruciale"

I-Hub, Mondello: “Si farà allo snodo Santa Cecilia, la sinergia con Ferrovie cruciale”

Giuseppe Fontana

I-Hub, Mondello: “Si farà allo snodo Santa Cecilia, la sinergia con Ferrovie cruciale”

martedì 08 Luglio 2025 - 13:30

Il vicesindaco in commissione ha ripercorso le ultime tappe che hanno visto "spostare" l'area del futuro polo tecnologico

MESSINA – Che il progetto dell’I-Hub, il polo tecnologico di cui si parla da anni e che avrebbe dovuto vedere la luce praticamente di fronte al porto di Messina, sia mutato non è una novità. Lo scorso giugno è stato il sindaco Federico Basile ad annunciarlo, spiegando che sarà “spostato” in una ex area ferroviaria di via Santa Cecilia, a un passo da quello snodo di via Don Blasco che, non appena aperto, rivestirà un ruolo cruciale nella viabilità cittadina. Oggi se n’è parlato nuovamente durante la terza commissione consiliare presieduta da Emilia Rotondo (Lega).

Una commissione che, però, è partita un’ora dopo il previsto e senza gli ospiti originariamente invitati. A presenziare è stato il vicesindaco Salvatore Mondello, chiamato a sostituire (nonostante avesse altre riunioni già in programma) il sindaco Federico Basile e del direttore generale Salvo Puccio, rispettivamente impegnati alla presentazione di Lalla Parisi come nuovo capo di gabinetto della Città metropolitana e in Prefettura, come ha spiegato lo stesso Mondello.

Mondello fa il punto sull’I-Hub

Nonostante una breve incomprensione con i consiglieri, il vicesindaco ha poi ripercorso l’iter degli ultimi mesi sul polo tecnologico: “Come sapete l’I-Hub faceva parte di un ragionamento legato alla riqualificazione di un’area molto specifica, anche al fine imprenditoriale di portare qui importanti nomi del settore tecnologico. In questi anni alcuni marchi hanno manifestato questo interesse e siamo andati avanti. Da qualche tempo è nata la sinergia con le Ferrovie dello Stato. Abbiamo siglato questo protocollo che ci permetterà di utilizzare una serie di aree dismesse del patrimonio ferroviario. Ricade in una zona privilegiata e si possono recuperare e riqualificare una parte importante di città”.

L’I-Hub allo snodo Santa Cecilia

“Presumibilmente – ha proseguito – si parlerà dello snodo Santa Cecilia, area di Maregrosso limitrofa a via Don Blasco. L’area che invece era destinata all’I-Hub, anche se siamo ancora in fase di studio, potrebbe diventare una zona di fruizione pubblica visto che è vicina al porto e lì ci sono diversi enti interessate alle progettualità. L’area ha una valenza importante per la vicinanza con le ex dogane, la stazione Marittima, la Real Cittadella dall’altra parte. La strategia è connessa al ragionamento complessivo”.

Poi le domande dei 3 componenti del PD, Antonella e Alessandro Russo prima e Felice Calabrò poi, intervallate da quelle di Dario Carbone di FdI, che hanno portato a un nuovo intervento di Mondello: “Il ragionamento è complesso. Prima le aree delle ferrovie non c’erano. Senza il protocollo di gennaio la coesione non ci avrebbe consentito di spostare l’attività da una altra parte. Andremo a migliorare una parte di territorio e possiamo spostare le risorse perché quest’area aveva le caratteristiche giuste per la costruzione dell’I-Hub. Parlo ad esempio dell’accessibilità. Messina oggi è centro di tante attività, non solo di fondi extra bilancio”.

Mondello: “Oggi si dialoga grazie ai protocolli”

E ancora: “Il territorio ha molteplici titolarità che spesso hanno ingessato la città. Forse vi ricorderete il tema delle zone Zis e Zir. Le aree del Piau sono per il 70% di proprietà delle ferrovie. Bisogna capirlo per capire la strategia. Oggi ci sono i presupposti per dialogare con il demanio o con le Ferrovie grazie ai protocolli firmati. Il ragionamento è di comporre parti di città che non si sono mai parlate. È un mosaico. Se mi concentro su una singola opera è ovvio che chi sta dall’altra parte mi dice che siamo pazzi. Ma se sono dalla parte della sedia in cui conosco ogni tassello tutto appare più chiaro. La colpa dell’amministrazione è il non essere capace di raccontare ciò che stiamo facendo. Io in primis”.

Poi è tornato sul protocollo con Ferrovie dello Stato: “Il tema delle ferrovie è importante. Sono stati stabiliti 4 step per la cessione di alcune aree, la prima è quella della zona Santa Cecilia per questioni di accessibilità. La strategia passa dai finanziamenti ma anche dalle progettualità dei vari enti titolari. La grande scommessa è questa. Ricordiamoci che queste aree erano inaccessibili fino a poco tempo fa”.

I fondi e il dubbio “ponte”

Infine le risposte sui finanziamenti: “I soldi? Non si perde nulla, resta tutto nella stessa cornice. Danno erariale per le demolizioni? Indipendentemente dai progetti lì c’era un problema emerso dalle analisi di vulnerabilità sismica. O si chiudeva o si demoliva e si demoliranno anche gli altri. Lì si potrà avere un’area permeabile verso l’interno e verso l’esterno. Cioè verso la città ma anche verso il mare. A mio avviso l’I-Hub lo avrebbe garantito solo parzialmente. Lo snodo che quell’area ricopre è importante anche per la Real Cittadella, che per anni è stata ferma con le 4 frecce. Ricordo anche che c’è la stazione centrale a un passo, ma anche la ex Banca d’Italia che ha un progetto dell’Università. Ricordatevi sempre che c’è anche l’ombra lunga del ponte. Lo dico perché ancora non c’è chiarezza progettuale dell’aspetto ferroviario. Questo può far cambiare tutto”.

2 commenti

  1. Ma ancora non si e’ capito che sia questo I-Hub.

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  2. …temo sia l’ennesima cattedrale nel deserto … spero di sbagliare

    Tanto so già la risposta: “Abbiamo comunque risanato il territorio e restituito questa zona alla città “

    Copy&paste 😂

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