Dopo le demolizioni di Casa del Portuale e Silos Granai l'area rimarrà libera e non si costruirà
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Il polo tecnologico di Messina si sposta. Ma non più nell’area delle ex officine Gazzi, come si prevedeva, ma sempre in un’ex area ferroviaria in via S. Cecilia. “Grazie al percorso avviato quest’anno con Ferrovie dello Stato recupereremo un patrimonio immenso, già edificato, che deve essere riqualificato”, dichiara il sindaco di Messina, Federico Basile.

L’area di fronte al Porto rimarrà libera e non si costruirà
L’I-Hub quindi non sorgerà più di fronte al Porto di Messina e in quell’area non si costruirà nulla di nuovo. Lo spazio recuperato dalle demolizioni dell’ex Mercato ittico rimarrà libero e aperto alla città. A breve le demolizioni delle due strutture rimaste in piedi, ovvero ex Silos Granai e Casa del Portuale. “Le demolizioni proseguiranno come da programma. Andiamo oltre le polemiche, è un lavoro che va fatto e deve continuare”.

“La Dogana resta un sogno di questa amministrazione”
Lo spazio di fronte al Porto, prima destinato all’I-Hub, potrà diventare un parco o comunque un luogo aperto alla libera fruizione. “A pochi minuti dal centro e vicino alla Dogana, che rimane un sogno di questa amministrazione, perché riprendere quella porzione di territorio sarebbe davvero una grande vittoria per tutti”, conclude Basile.

Serve un forte tessuto imprenditoriale per garantire il successo di queste strutture… che al di fuori di questo contesto, in altre città si sono dimostrate cattedrali nel deserto… strutture abbandonate ed oggi fatiscenti
Sicuramente da non fare in quella zona portuale che per posizione potrebbe assolvere ben altre destinazioni
Che senso ha lasciare uno spazio immenso libero alla fruizione(sarà poi così,vista la naturale propensione a creare posteggi auto in ogni dove ?).In un’area caotica per imbarco e sbarco,attesa,passeggeri da aliscafi,nascosto il mare alla vista di chiunque voglia aggirarsi in quell’area dove era destinato un polo tecnologico?(poi ci spiegheranno cosa intendano dire!)? Ma siamo impazziti,davvero?Vogliamo scommettere che verranno realizzati parcheggi di interscambio?Non era più idoneo progettare un edificio che ospitasse studenti provenienti dalla Calabria e rilanciare la nostra Università e tutto ciò che può utilizzarsi per consentire alla città un sviluppo armonico in quella funzione? La città ha bisogno di posti-letto per studenti fuori sede,perchè non approfittarne? A chi giova passare il tempo in una piazza che sarà caotica,come è il suo ritratto dei nostri giorni?
Bisogna fare la tara ad ogni proclama della politica, questo è chiaro a tutte le persone di buon senso.
Io non ne capisco nulla ma mi pare di ricordare che la ex Carlotta Previti avesse recuperato per quel progetto diversi milioni di euro.
Ci avete anche mostrato il rendering e lo avete definito incubatore di idee.
Probabilmente perché come sostenuto da qualcuno non ne conoscevate neanche voi la destinazione.
È possibile spostare facilmente fondi destinati ad un progetto così costoso ed ambizioso oppure quei fondi sono semplicemente andati persi?
Su quella area mi pare non ci siano ad oggi dichiarazioni chiare.
Siamo passati da incubatore di idee, ad un altro poco identificabile spazio aperto di pubblica fruizione.
Le sapete spendere due parole chiare per dirvi cosa in concreto se ne farà?
Senza balletti di parole intendo.
Grazie
Anni che si chiede cosa sarebbe stato questo ai ab, mai una risposta, il vuoto totale. Non era un buon segnale, e questo vuoto viene ora spostato da un’area centrale a un’area enorme sproporzionata rispetto alla inconsistente ideuccia. Ai Ab! Ahi ahi!
Ora che quelle brutture vengono demolite, per favore, niente squallidi parcheggi. Si alzi un architetto, venga dal cielo un urbanista, ci facciano un disegnino chiaro anche per noi che non fummo studiati, poverazzi ‘gnurantazzi. E speriamo.
Questa amministrazione si dovrebbe solamente vergognare.
Al solito,come avviene in questa città si parla solamente e non si passa mai ai fatti concreti.
L’ idea hi-ub sarebbe stata ottima se non fosse rimasta solo parole e sogni degni di questa comunità.
Si dovrebbe innanzitutto ringraziare l’ex assessora Previti per i fondi fatti per pervenire.
A questo punto dopo aver speso a vantaggio di decine di progettisti una ingente somma di danaro,hi- un non si farà più ( poveri noi).
Sarebbe una buona idea ,visto le vicinanze al centro città nonché alla stazione creare una stazione per i bus regionali,visto che sono sparsi per tutto il centro città ed anche un qualche spazio verde fruibile visto che non esiste in centro città.
Ma quante cose mancano in questa città?!!
Ma tante!!!!
Meno male che c’è De Luca e il delfino Basile che risolveranno tutto in due/tre anni.
Buongiorno,
l’articolo non dice che l’I-hub non si farà ma fa riferimento a uno spostamento come luogo.
Cordiali saluti
Ancora aspettiamo una definizione chiara di “I-Hub”, dato che nessuno lo ha capito. Immagino sia una struttura del tutto inutile, destinata all’abbandono.
Servono alloggi per studenti, ricoveri attrezzati per i senza tetto e persone rimaste senza casa, Case di riposo e Case famiglia comunali…ma l’Amministrazione vuol fare la moderna con un “I-Hub” che a Messina e’ una barzelletta, ossia uno spreco di danaro pubblico. Mah.