Da Oliver Stone a Jeremy Irons, al via il SalinaDocFest

Da Oliver Stone a Jeremy Irons, al via il SalinaDocFest

Redazione

Da Oliver Stone a Jeremy Irons, al via il SalinaDocFest

lunedì 14 Luglio 2025 - 19:00

Ecco il programma con direttrice artistica Giovanna Taviani. Una XIX edizione internazionale tra premi, visioni, mostre e concerti dal 15 al 20 luglio

SALINA – Appuntamento dal 15 al 20 luglio. La XIX edizione del SalinaDocFest, con direttrice artistica Giovanna Taviani (nella foto), si prepara a celebrare i protagonisti di un cinema che guarda al reale “con occhi lucidi e cuore aperto”. Ad aprire ufficialmente la XIX edizione sarà il conferimento del Premio alla carriera del Gruppo Arena a Oliver Stone, figura emblematica del cinema politico contemporaneo. La cerimonia si svolgerà martedì 15 luglio alle ore 21:00 nella Piazzetta Troisi di Pollara, a Malfa, e sarà seguita dalla proiezione del film Salvador (1986), introdotto dalla giornalista e scrittrice Silvia Bizio.

I premi del SalinaDocFest: da Oliver Stone e Jeremy Irons a Sinéad Cusack, Ascanio Celestini e Lunetta Savino

Si legge nella presentazione: “La carriera di Stone sarà omaggiata come quella di un cineasta che ha attraversato i capitoli più oscuri della storia americana per illuminarli con la forza della narrazione. Dalla trilogia sul Vietnam ai ritratti politici controversi di JFK, Nixon e Snowden, passando per opere come Natural Born Killers e The Doors, il regista ha messo in scena un cinema “ostinato e furioso”, pronto a sfidare i poteri e a raccontare le zone d’ombra della contemporaneità. Ricevere Stone su un’isola vulcanica nel cuore del Mediterraneo sarà anche un atto simbolico: il segno che il cinema, quando è consapevole, può ancora generare riflessione, memoria e senso critico. Il suo memoir Cercando la luce offrirà lo spunto per ribadire che la verità non è mai visibile in superficie: va cercata, attraversata, conquistata. Proprio come fa il cinema del reale”.

Venerdì 18 luglio premi ad Ascanio Celestini e Agostino Ferrente

Venerdì 18 luglio, il SalinaDocFest consegnerà ad Ascanio Celestini il Premio Ravesi “Dal Testo allo Schermo”, riconoscimento assegnato a chi sa attraversare i linguaggi – dalla parola scritta all’immagine – dando corpo a una visione etica, poetica e civile del narrare. La cerimonia si terrà nella piazza di Malfa alle ore 22:30, prima della proiezione del film L’Orchestra di Piazza Vittorio di Agostino Ferrente. In quella stessa giornata, alle ore 18:00, Celestini sarà protagonista dell’incontro pubblico Poveri Cristi, dedicato al suo ultimo libro edito da Einaudi, in cui dà voce a migranti, lavoratori sfruttati, anime erranti e dimenticate.

Il Premio Ravesi, storicamente sostenuto dalla famiglia Ravesi e attribuito da un comitato d’onore composto da intellettuali come Romano Luperini, Cristina Comencini e i fratelli Taviani, “celebrerà un autore capace di trasformare la narrazione in un atto di giustizia. Celestini, scrittore, attore e regista, da anni lavora ai margini del sistema culturale ufficiale, con opere che restituiscono parola e dignità a chi vive ai margini della società. Come ha scritto Vittorio Taviani in una lettera letta dallo stesso Celestini nel 2015, il suo linguaggio corporeo e poetico riesce a muovere corde profonde, alternando profondità metafisica e ironia popolare. Il premio riconoscerà in Celestini non solo un grande artista, ma un custode delle storie, un artigiano del reale”.

Sempre il 18 luglio, sarà il momento del Premio Howden Assimovie “Cinema e Musica”, che verrà conferito ad Agostino Ferrente per il documentario L’Orchestra di Piazza Vittorio (2006), diventato nel tempo un simbolo poetico di inclusione e dialogo interculturale. Il riconoscimento sarà consegnato da Federico Casini, ceo di Howden Italia, prima della proiezione pubblica del film, alla presenza del regista. . L’Orchestra di Piazza Vittorio, nato come tentativo di salvare il Cinema Apollo a Roma, “si è trasformato in una sinfonia urbana, una testimonianza viva del potere unificante della musica. Ferrente sarà anche protagonista nel pomeriggio dell’incontro Documentarista per caso, all’interno della sezione Incontri Eno-Cinema. Il premio ribadirà l’impegno del SalinaDocFest e di Howden a sostenere un cinema che ascolta, che partecipa, che unisce, trasformando le storie in atti di resistenza culturale e sociale”, viene evidenziato dagli organizzatori.

Sabato 19 luglio riconoscimenti a Jeremy Irons e Sinéad Cusack

Sabato 19 luglio alle ore 21:30, sulla piazza di Santa Marina Salina, sarà Jeremy Irons a ricevere il Premio Irritec 2025, riconoscimento destinato a chi, “attraverso arte e comunicazione, promuove consapevolezza sociale e ambientale”. Il premio sarà consegnato da Giulia Giuffrè, direttrice marketing di Irritec e presidente del SalinaDocFest.

L’attore britannico, ambasciatore FAO dal 2011, ha dedicato parte della sua carriera alla sensibilizzazione su temi ambientali, come dimostra la sua partecipazione al documentario Trashed di Candida Brady, che verrà proiettato giovedì 17 luglio a Malfa, alla sua presenza. Dopo la proiezione, Irons sarà protagonista di un dibattito con la giornalista Cristina Piccino. Sabato, inoltre, sarà affiancato dalla compagna di vita, l’attrice Sinéad Cusack, per un incontro pubblico condotto da Silvia Bizio. In serata, seguirà la proiezione del film Mission di Roland Joffé.

Nella stessa giornata di sabato 19 luglio, il SalinaDocFest celebrerà anche Sinéad Cusack con il Premio Lady Wilmar 2025, un riconoscimento alla carriera assegnato a un’artista che ha saputo unire eleganza tecnica e passione civile. L’incontro pubblico con Cusack, previsto alle ore 18:00 presso il porticciolo turistico di Santa Marina Salina, sarà moderato da Silvia Bizio e vedrà la partecipazione anche di Jeremy Irons. La premiazione avverrà in serata, in piazza, alla presenza della direttrice artistica Giovanna Taviani, del sindaco Domenico Arabia e di Martino Furnari.

Attrice di formazione classica e membro storico della Royal Shakespeare Company, Cusack ha calcato i più grandi palcoscenici del mondo, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Al cinema ha lavorato con registi del calibro di Bertolucci, Zeffirelli, Cronenberg e Ridley Scott, senza mai abbandonare il rigore del teatro.

Domenica 20 luglio premi a Lunetta Savino e Lidia Ravera

Domenica 20 luglio, alle ore 20:30 nella piazza di Santa Marina Salina, sarà Lunetta Savino a ricevere il Premio Pistì, inserito nella sezione I Mestieri del Cinema, per la sua interpretazione nel film Diamanti di Ferzan Özpetek. Il riconoscimento, condotto dal giornalista Alessio Accardo, sarà preceduto da un incontro pubblico alle ore 18:00 presso il porticciolo, a cui prenderanno parte anche i compositori Giuliano Taviani e Carmelo Travia. L’incontro approfondirà il lavoro collettivo dietro la realizzazione del film, ambientato in una sartoria di costumi teatrali nella Roma degli anni ’70.

La serata di domenica 20 luglio si concluderà con il conferimento del Premio SDF “Nuove Parole / Nuove Immagini” a Lidia Ravera, scrittrice e sceneggiatrice che ha “saputo reinventare l’immaginario italiano, dando voce alle trasformazioni più profonde della società”. L’autrice, legata all’isola di Stromboli e alla sua energia tellurica, sarà premiata per “un’opera che, sin dal celebre esordio Porci con le ali (1976), ha saputo nominare l’inesprimibile: desiderio, genere, corpo, età, libertà. Il premio celebrerà una voce che ha attraversato con lucidità generazioni e stagioni culturali, parlando alle nuove generazioni con parole necessarie. Il SalinaDocFest, attraverso questo riconoscimento, ribadirà il valore del linguaggio come strumento di resistenza, e dell’immaginazione come atto politico. Ravera sarà omaggiata come autrice che non ha mai smesso di interrogare il presente, generando parole nuove per costruire visioni future”.

 Oltre ai premi, che verranno assegnati a figure di spicco del cinema, della letteratura e dell’impegno civile, il SalinaDocFest offrirà ai visitatori “un’esperienza immersiva fatta di arte visiva, fotografia e concerti. Le mostre e la musica dal vivo accompagneranno il festival come un’estensione del racconto filmico, aprendo nuove dimensioni sensoriali e riflessive”.

Il programma dal 15 al 20 luglio

Dal 15 al 20 luglio, presso il Centro Congressi di Salina, sarà allestita la mostra Vernacolare Isolano – Interni e paesaggi di sostenibilità siciliana del fotografo Claudio Santini. Un’esposizione in bianco e nero che documenta case rurali, ambienti di lavoro e paesaggi della Sicilia, letti attraverso la lente della sostenibilità ambientale e dell’eredità architettonica. Le immagini, rigorosamente scattate in contesti isolani come le Eolie e Pantelleria, illustreranno esempi concreti di bioarchitettura spontanea, dove la semplicità costruttiva rispondeva in modo naturale al clima e alle risorse del territorio. L’allestimento, accompagnato da testi curati da Silvia Bizio, restituirà una riflessione profonda sul passato come fonte di soluzioni per un futuro più sostenibile.

Negli spazi esterni del Rapa Nui prenderà vita l’installazione immersiva Replanting Human Beings dell’artista interdisciplinare Giuseppe La Spada. L’opera inviterà i visitatori a coltivare una nuova consapevolezza, promuovendo quella che l’autore definisce “ecologia del pensiero”. In un mondo segnato dalla crisi climatica e dalla disconnessione spirituale, La Spada non si limita a evocare soluzioni simboliche come il piantare alberi, ma propone un gesto più radicale e poetico: il “ripiantare” l’essere umano stesso, reinnestando in ognuno valori di empatia, rispetto e ascolto. L’esperienza unisce fotografia, suono e natura in un percorso che non vuole solo sensibilizzare, ma generare un cambiamento interiore. La Spada, la cui ricerca è incentrata sull’elemento acqua e sulla relazione tra uomo e ambiente, ha esposto in luoghi come la Tate Britain, il Louvre e la Biennale di Venezia, e sarà presente a Salina per introdurre personalmente il progetto.

A Malfa sarà visitabile Through Waters, una mostra fotografica e progetto culturale curato da Christina Sassayannis, che da anni esplora il tema dell’acqua come diritto universale, risorsa vitale e ponte tra culture. La mostra raccoglierà fotografie e testimonianze raccolte in viaggi tra Cina, Cambogia, Bosnia, Spagna e l’isola di Salina, dando voce a comunità diverse ma accomunate da un legame profondo con l’elemento acqua. Il percorso sarà arricchito dai lavori realizzati con studenti e studentesse dell’Istituto Comprensivo Lipari1, che attraverso video, disegni e un cartone animato curato da Luca Gizzi (Acqua dolce, acqua salata) hanno “costruito un linguaggio nuovo, capace di trasformare l’esperienza dell’acqua in racconto e arte. Through Waters non sarà solo una mostra, ma un atto collettivo per promuovere il diritto all’acqua, la tutela dei beni comuni e la valorizzazione della diversità”. Come recita il suo motto: “Even a drop makes the difference”.

Martedì 15 luglio alle ore 19:00, nella piazzetta di Pollara, il SalinaDocFest si aprirà con la voce unica di Pietra Montecorvino, protagonista di Pietra a metà, concerto dedicato a Pino Daniele e Massimo Troisi. Accompagnata da Ernesto Nobili alla chitarra, Daniele Brenca al contrabbasso e Matthew Swindells alla batteria, Montecorvino darà vita a un set appassionato in cui la canzone napoletana si intreccia con il blues e la world music. L’artista napoletana – con alle spalle una carriera che l’ha vista cantare nei film di John Turturro, vincere il Premio Tenco e collaborare con Eugenio Bennato – proporrà un viaggio musicale tra brani della sua discografia e classici partenopei. Un concerto che sarà al tempo stesso celebrazione, rito collettivo e dichiarazione d’identità mediterranea, nell’atmosfera unica del tramonto su Pollara.

Domenica 20 luglio, il SalinaDocFest si concluderà con I Patagarri, in tour con il loro primo album L’ultima ruota del caravan. Sul palco di Santa Marina Salina arriverà una band capace di fondere gipsy jazz, swing e cantautorato in un’esplosione di suoni che raccontano il desiderio di riscatto e movimento. Dopo la partecipazione a X-Factor e al Concerto del Primo Maggio, i Patagarri sono diventati simbolo di una nuova generazione musicale capace di parlare al cuore e alla pancia del pubblico.

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