REDAZIONALE - Negli ultimi anni le VPN sono passate dall’essere strumenti da informatici, a diventare una specie di compagno fidato per chiunque tenga alla propria privacy
Negli ultimi anni – e ancor di più nell’ultimo periodo – le VPN hanno fatto un salto che nessuno si aspettava. Sono passate dall’essere strumenti un po’ da informatici e utenti molto esperti, a diventare una specie di compagno fidato per chiunque tenga alla propria privacy. Non è un fenomeno passeggero o una moda che durerà giusto il tempo di qualche titolo nei giornali: i numeri parlano chiaro.
Le ricerche più recenti, raccolte tra gennaio e maggio 2025, raccontano una realtà sorprendente: più di un italiano su quattro – per la precisione oltre il 25% delle persone che si collegano a Internet ogni giorno – utilizza abitualmente una VPN. In pratica, milioni di persone si connettono dietro un tunnel criptato, una sorta di “cappa invisibile” che protegge la loro navigazione da occhi curiosi e mani troppo lunghe.
Solo qualche anno fa, una percentuale del genere sarebbe sembrata fuori scala, un’ipotesi da rapporto fantascientifico. Oggi, invece, è il riflesso naturale di un ambiente digitale sempre più rischioso, dove la truffa online, il malware e il monitoraggio continuo sono diventati quasi la norma.
In questo articolo proveremo a capire insieme, in modo semplice ma completo, come mai così tante persone, studenti, professionisti, genitori, viaggiatori, sentano l’urgenza di dotarsi di una rete privata virtuale e cosa significa, davvero, scegliere uno dei migliori servizio VPN per mettere al sicuro la propria vita digitale.
La minaccia invisibile dei Wi-Fi pubblici
Uno dei motivi principali che spingono milioni di utenti verso i migliori servizi VPN è la consapevolezza che la sicurezza di una connessione non andrebbe mai data per scontata.
Pensa a un aeroporto, a un bar o a un hotel. Ti colleghi a una rete Wi-Fi gratuita e cominci a controllare le tue email, i conti bancari, magari fai anche un acquisto online. Quella rete, però, è accessibile a chiunque e spesso non adotta sistemi di protezione adeguati.
Ecco, è proprio in situazioni così, quando magari ti colleghi a un Wi-Fi che non conosci o ti scordi di controllare la rete, che le VPN smettono di essere un vezzo per i più paranoici e diventano, di colpo, un’ancora vera. Una cintura di sicurezza digitale che può fare la differenza.
Perché? Perché con la cifratura end-to-end ogni cosa che passa dal tuo dispositivo, le chat, le password, i numeri della carta, si trasforma in un codice illeggibile senza la chiave crittografica.
Privacy e tracciamento: un business multimiliardario
Oltre alla protezione delle reti pubbliche, un’altra ragione che spiega la crescita delle VPN va ricondotta alla tutela della privacy personale.
Ogni volta che navighi online, il tuo indirizzo IP, una sorta di targa digitale, rivela al sito che visiti la tua posizione geografica e altre informazioni su dispositivo e connessione. Questi dati vengono spesso aggregati dagli inserzionisti o rivenduti a terze parti.
Negli ultimi anni, la profilazione dell’utente è diventata un business enorme. Più dati riescono a raccogliere su di te, cosa guardi, cosa compri, a che ora ti colleghi, più queste aziende diventano brave a bombardarti di pubblicità su misura. E spesso non si fanno scrupoli: certe inserzioni ti inseguono ovunque, come un’ombra fastidiosa che non riesci a scrollarti di dosso.
Ed è proprio per questo che tante persone hanno deciso di fare un passo in più: attivare un servizio VPN e mettere un bel filtro tra sé e tutta questa raccolta selvaggia di informazioni. Con una rete privata virtuale, il tuo indirizzo IP vero scompare. Al suo posto, ne appare un altro, generato dal server a cui ti colleghi.
Un mercato in piena espansione
I dati di mercato aiutano a capire la portata di questo fenomeno. Secondo una stima di Business Research Insights, il mercato globale delle VPN valeva circa 2 miliardi di dollari nel 2024, con una crescita annua del 16-17%. Le previsioni per il 2033 parlano di un giro d’affari vicino ai 7 miliardi.
In Italia, i numeri sono in linea con la media mondiale: circa il 25–26% degli utenti Internet adulti ha dichiarato di usare una VPN abitualmente. Si tratta di una fascia che comprende tanto i giovani smart worker quanto professionisti, imprenditori e utenti comuni che vogliono proteggersi dalle violazioni.
I vantaggi concreti di una VPN
Forse vale davvero la pena fermarsi un attimo e tirare le somme, perché spesso si tende a sottovalutare i motivi, concreti, quotidiani, che spingono sempre più persone a scegliere di pagare un abbonamento ai miglior servizio VPN.
Ecco qualche ragione che, una volta che la capisci fino in fondo, fa sembrare la rete privata virtuale meno un capriccio e più una scelta di buon senso:
- Crittografia dei dati immediata: ogni pacchetto di informazioni che esce dal tuo dispositivo, e parliamo di tutto, anche del messaggio più banale, viene impacchettato e codificato all’istante. Un attimo prima era leggibile, un attimo dopo diventa un insieme di simboli misteriosi.
- Anonimato dell’indirizzo IP: la tua posizione reale viene mascherata.
- Protezione su reti pubbliche: Wi-Fi insicuri non costituiscono più una minaccia.
- Bypass di blocchi geografici: puoi accedere ai contenuti streaming o ai siti disponibili solo in determinati Paesi.
- Maggiore sicurezza per account sensibili: accessi bancari o professionali sono schermati contro il rischio di intercettazioni.
