La squadra maltese guidata dall'ex tecnico del Messina passa il turno dopo una serie lunghissima di calci di rigore
Tanta esperienza in Serie B con il Messina da giocatori, per poi tornare in giallorosso anni dopo in
veste di allenatori. A gennaio del 2025 rassegnano le dimissioni nel mezzo di un caos societario, ma a distanza di soli cinque mesi, a giugno, arriva improvvisamente la chiamata dall’estero. Se per i tifosi biancoscudati non hanno bisogno di presentazioni, per Giacomo Modica e il suo vice Maurizio Miranda è il momento di presentarsi a Hamrun, una città maltese di piccole dimensioni con meno di diecimila abitanti, dove tuttavia ha sede la società calcistica maltese più titolata delle ultime cinque stagioni, ovvero gli Hamrun Spartans, attuali detentori della Maltese Premier League.
Malgrado il livello del calcio a Malta non sia ancora paragonabile a quello dei maggiori campionati europei, per gli ex giallorossi l’approdo a Hamrun rappresenta un importante traguardo: se già in passato ha svolto il ruolo di assistente di Zdeněk Zeman al Fenerbahçe, in questa stagione Modica guida per la prima volta lo staff tecnico di una società estera, mentre per Miranda si tratta di un debutto internazionale a tutti gli effetti, ma soprattutto per entrambi si aprono le porte della Champions League.
Ad ogni modo, la porta d’ingresso non immette direttamente nel girone unico, per via del piazzamento basso di Malta nel ranking UEFA. La piramide va scalata dalla base, ossia il primo turno di qualificazione.
Nel giro di un mese, dal ritiro in Calabria fino alla partenza per Vilnius, in Lituania, la dirigenza si adopera per allestire al meglio la rosa in vista dell’andata di Champions League contro lo Zalgiris, tesserando tra gli altri un centrocampista della Nazionale lituana, Domantas Šimkus, due attaccanti italiani provenienti da campionati esteri minori, Saliou Thioune e Junior Djile, e un difensore già allenato da Modica al Messina, Vincenzo Polito. Un altro giovane proveniente dal Messina, Gabriel Adragna, non è stato ancora convocato in quanto ufficializzato solamente alla vigilia dell’incontro di andata.
La sconfitta nel primo dei due incontri di qualificazione Champions
Il 9 luglio scorso la squadra scende in campo, ma la strada si fa subito in salita: nonostante il gioco offensivo, quella che inizialmente sembra una partita combattuta si trasforma un incubo per i maltesi nel secondo tempo, con i giocatori che sprecano tutte le occasioni favorevoli e gli avversari che ne approfittano per segnare la rete del vantaggio sugli sviluppi di un calcio di punizione, raddoppiare a pochi minuti dalla fine e portare a casa la vittoria.
Intervistato dai microfoni della società, il tecnico mazarese ha messo in evidenza l’impegno della squadra nonostante la recentissima formazione del gruppo, le condizioni di allenamento non ancora ottimali di alcuni giocatori e il meteo avverso, caratterizzato da pioggia e forti raffiche di vento. Rimprovera la disattenzione della difesa sulla seconda rete, ma è fiducioso in un riscatto al ritorno e aggiunge che “niente è impossibile”.
Il riscatto nella partita decisiva di ieri martedì 15 luglio
In effetti, nella giornata di ieri, martedì 15 luglio, è successo di tutto al Centenary Stadium di Hamrun, a cominciare dalle due reti nel primo tempo che hanno pareggiato il punteggio complessivo. Proprio l’italiano Thioune subentra nel primo tempo per un infortunio del compagno di squadra Hadzi e porta in vantaggio i maltesi staccando altissimo di testa sul cross del terzino Rafael Compri. Pochi minuti dopo il centrocampista Joseph Mbong, probabilmente il migliore in campo fino al momento della sua sostituzione, raddoppia con una perla da fuori area che termina all’incrocio dei pali.
Gli uomini di Mister Modica calciano in modo più preciso e riescono a mantenere il vantaggio fino ai minuti regolamentari, ma non basta nemmeno l’espulsione del difensore avversario Radenović a pochi minuti dalla fine dei supplementari per centrare la rimonta e passare il turno.
Una serie lunghissima di calci di rigore per decidere il passaggio del turno
Persino i rigori sembrano infiniti, eppure è qui che emergono maggiormente l’impegno e la determinazione degli “spartani”. Tutta la squadra dà l’anima, tanto che lo Zalgiris è costretto ad accettare la sconfitta dopo ben 14 calci di rigore per parte: segna addirittura il portiere Henry Bonello, mentre l’ex biancoscudato Polito, al suo debutto, non sbaglia dal dischetto per ben due volte.
Un’impresa maltese resa possibile anche grazie a una parte d’Italia e soprattutto tanta Messina. Al secondo turno di qualificazione il prossimo ostacolo sarà rappresentato dalla Dinamo Kiev, che il 22 sarà ospite a Hamrun per poi sfidare gli “spartani” in campo neutro il martedì successivo. Dovendo affrontare squadre di livello sempre crescente, per una società maltese di certo sarà parecchio difficile rimanere a lungo in Champions League, ma ci auguriamo che Modica e Miranda possano continuare a ottenere successi sia in Europa che a Malta.
Foto Acr Messina
Riccardo Giacoppo
