Lavori finiti al Ps dell'ospedale ma laboratorio chiuso perché mancano i medici. Sit in del comitato civico
Sant’Agata Militello – Nuova protesta del comitato civico Salviamo l’ospedale di Sant’Agata Militello contro i tagli che colpiscono la struttura ospedaliera, a tre giorni dall’incontro decisivo all’Ars in vista della nuova rete ospedaliera. Anche ieri mattina i cittadini del Comitato, rappresentato da Calogero Di Naso (nell’intervista le ragioni della protesta), hanno presidiato l’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale con un sit. Non è stata una scelta casuale: dopo l’incendio del luglio scorso, infatti, il pronto soccorso è ancora operativo a metà. Terminati da poco i lavori di ristrutturazione, il laboratorio del P.S. è comunque fermo perché mancano medici in servizio per farlo funzionare.
Pronto soccorso a metà, reparti senza posti letto
Ancora chiusi il punto nascite, il reparto di cardiologia e sotto dimensionati altri reparti, a cominciare da quello di medicina generale. Ovvero i reparti essenziali per il comprensorio più frastagliato e complessivamente popoloso della provincia. Proprio il bacino d’utenza e il dato delle prestazioni dimostrano, secondo il Comitato, che la scelta di depotenziare l’ospedale santagatese non è dettata da esigenze intrinseche ma è politica.
Nuova rete ospedaliera al vaglio
Mercoledì la bozza della nuova rete ospedaliera andrà all’esame finale della Commissione sanità dell’Ars. Nell’ultima versione, gli ulteriori tagli all’ospedale di Sant’Agata vengono confermati, se pur ridotti rispetto alla versione di luglio scorso.

Parliamone col senatore che ha detto che il ponte è più importante degli ospedali e quindi i fondi vanno utilizzati solo per quello