"L'Università di Messina blocchi l'accordo con l’Ateneo israeliano, complice di Netanyahu"

“L’Università di Messina blocchi l’accordo con l’Ateneo israeliano, complice di Netanyahu”

Redazione

“L’Università di Messina blocchi l’accordo con l’Ateneo israeliano, complice di Netanyahu”

mercoledì 24 Settembre 2025 - 07:52

Dopo l'appello di 264 docenti UniMe, il coordinamento per la Palestina rinnova la richiesta. Manifestazione davanti al Rettorato il 2 settembre. Si tratta della Hebrew University of Jerusalem

MESSINA – “Nei mesi scorsi 264 docenti hanno sottoscritto un appello in cui chiedevano all’Ateneo l’interruzione di ogni forma di collaborazione con Israele e la Hebrew University of Jerusalem. Una richiesta avanzata in diverse occasioni anche dalla componente studentesca: la Palestina deve essere la prima questione all’ordine del giorno del Senato dell’Università di Messina e di tutte le università che ancora oggi intrattengono rapporti con Israele”. Il coordinamento “Messina per la Palestina” ha quindi scritto una lettera alla rettrice Spatari e al Senato accademico perché l’Ateneo prenda “una posizione chiara e netta contro ogni forma di complicità col governo criminale di Israele e rescinda immediatamente ogni forma di collaborazione con le sue istituzioni accademiche israeliane”.

A sostegno di questa rivendicazione il coordinamento ha organizzato una manifestazione che si terrà venerdì 26 settembre alle 9 di fronte al Rettorato.

Continua il coordinamento: “L’Università di Messina ha stretto nel 2021 un accordo quadro con la Hebrew University of Jerusalem che prevede interscambi di docenti e materiale di ricerca. La Hebrew University è parte integrante dell’apparato coloniale e militare israeliano: costruita su terre palestinesi confiscate illegalmente, ha storicamente beneficiato dell’espulsione forzata delle famiglie arabe da Gerusalemme Est. Collabora stabilmente con l’Idf, forze di difesa israeliane, e con industrie belliche nello sviluppo di tecnologie usate nella repressione nei territori occupati. È nota poi la sospensione della docente Nadera Shalhoub-Kevorkian per le sue posizioni critiche versol’occupazione e il genocidio”.

E ancora: “In questo quadro, è impossibile considerare la collaborazione con tale ateneo come un semplice scambio culturale: è una scelta politica. Le imponenti manifestazioni che il 22 settembre hanno attraversato il Paese hanno espresso la forza di un movimento che chiede a tutta la classe dirigente del Paese, governo in testa, di contrastare in tutti i modi il genocidio in corso in Palestina e di Isolare Israele sul piano politico, commerciale, culturale e scientifico”.

Articoli correlati

3 commenti

  1. giorgio lapadula 24 Settembre 2025 12:58

    Ma chi fa queste richieste da guerra medioevale? cosa c’entra la cultura con la guerra? Il popolo israeliano non deve essere colpevolizzato per scelte dei suoi governanti. Questo è oscurantismo altro che progressismo.

    7
    7
  2. Un paese che fa della guerra una cultura va isolato. Il popolo palestinese deve essere sterminato per colpa di una organizzazione criminale?

    4
    4
  3. l’Università di Messina non perda tempo a sospendere qualsiasi tipo di accordo con l’Università di un paese che sta compiendo un genocidio di stampo nazista!

    1
    1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED