Nella ‘Giornata di Primavera’ non manca qualche nuvola

Nella ‘Giornata di Primavera’ non manca qualche nuvola

Nella ‘Giornata di Primavera’ non manca qualche nuvola

mercoledì 01 Aprile 2009 - 07:06

Di seguito le fotografie inviateci da un lettore in giro per la città ad ammirare le bellezze artistiche dello Stretto e non solo quelle…

Anche quest’anno grande successo di per la ‘Giornata di Primavera’ organizzata dal Fai (Fondo per l’ambiente italiano), fondazione non a scopo di lucro nata in Italia nel 1975 per il restauro e il recupero del patrimonio artistico e culturale delle nostre città. Una diciassettesima edizione, quella svoltasi domenica scorsa in oltre 450 città italiane, a cui la città dello Stretto non ha certo dimenticato di prendere parte. Per l’occasione ad essere stata aperta al pubblico, la cripta del Duomo la cui bellezza, dopo lunghi lavori di restauro, è stata finalmente ammirata dalle numerose famiglie messinesi che vi hanno fatto visita.

Una giornata all’insegna dell’arte e della cultura di cui la città è ricca e da cui, come ribadito in più occasioni dall’assessore alla cultura Giovanni Ardizzone e dal sindaco Giuseppe Buzzanca, Messina deve ripartire puntando alla propria valorizzazione e a quella dei “tesori” che possiede. Tesori che, ancor di più in occasioni come quellae della giornata di primavera, l’amministrazione di sarebbe forse dovuta preoccupare di tirare a lucido e che invece sono apparsi e continuano ad apparire un po’opachi.

La segnalazione arriva da un attento cittadino che, in giro per le strade della città intento ad ammirare la bellezze di piazze e monumenti libero dai ritmi frenetici della settimana, non ha mancato di notare e di immortalare una serie di particolari stonati. Il primo posto spetta senza dubbio ai rifiuti semi-galleggianti nell’area circostanza proprio la cripta della cattedrale che, come detto, ha attirato il maggior numero di visitatori: un pallone, bottiglie, pezzi di carta, resti in plastica, hanno stabilito lì la propria dimora rischiando ormai di mimetizzarsi alla vegetazione che cresce spontanea, diventando anch’essi “pezzi di cultura” da salvaguardare.

Procedendo avanti di qualche metro lo scrupoloso “segnalatore” non dimentica certo di fotografare la scritta presente su uno dei muri di via San Giacomo, le macchine posteggiate in un’area riservata esclusivamente al transito pedonale i cui paletti che ne delimitano l’accesso tramite una catena sono piegati nei due sensi opposti. Un variegato assortimento di “cimeli” che in città sono tutt’altro che rari e che, almeno in occasione della ‘Giornata di Primavera’, non avrebbero dovuto di certo fare mostra di sé.

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