In Italia il problema è di base: manca, nei cittadini, la sensibilità e la cultura ad un certo tipo di problematiche
-Aveva previsto tutto. Ci saremmo potuti salvare, invece non gli hanno creduto: bastardi!-.
Non gli -hanno- creduto. Ma perchè, chi gli aveva creduto? Noi, gli avevamo creduto? E voi, gli avevate creduto?
In realtà quando abbiamo letto, otto giorni fa, che Gioacchino Giuliani aveva scatenato il panico a Sulmona, affermando che un sisma -disastroso- era imminente, ci siamo fatti una gran bella risata.
E ce la siamo fatta, tutti, a ragion veduta: non è possibile, con gli strumenti tecnologici e le conoscenze che appartengono all’umanità, prevedere in alcun modo gli eventi sismici.
Da qualche anno sono in atto studi, embrionali e sperimentali, sul rapporto tra le emissioni dal sottosuolo del gas Radon e gli eventi sismici: studi che ancora non hanno alcun tipo di valenza scientifica che vengono sperimentati con cadenza quotidiana dagli esperti di geofisica di tutto il mondo.
Gioacchino Giuliani, tecnico che fa ricerca ai Laboratori nazionali del Gran Sasso, ci aveva fatto ridere per questo: convinto di aver elaborato un metodo in grado di prevedere l’arrivo degli eventi sismici, tra domenica 29 e lunedì 30 marzo aveva scatenato una vera e propria psicosi collettiva a Sulmona e dintorni.
La commissione Grandi Rischi della Protezione civile si era dovuta riunire in fretta e furia per rassicurare la popolazione che -non c’è alcun pericolo in corso-, che -la situazione è monitorata ora per ora- e che -non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un sisma-. Con un diavolo per capello, il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, si era scagliato contro -quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false-, chiedendo una punizione esemplare.
E infatti su Giuliani pende una denuncia per procurato allarme.
Già: allarme. Psicosi, panico: a Sulmona, la previsione (infondata, e poi smentita dai vatti) di Giuliani aveva creato davvero il delirio generale. Il Sindaco Fabio Federico ha raccontato così quei momenti difficili: -È stato terribile. Domenica ero a Roma, al congresso del Pdl. In mattinata, una scossa di magnitudo 4 aveva squassato la mia città, Sulmona. I vigili urbani mi hanno messo telefonicamente in contatto con questo signore (Giuliani, ndr.), che mi ha annunciato l’arrivo, da lì a poche ore, di un sisma devastante. Non sapevo che fare: far scattare il piano d’evacuazione o fare finta di niente?. A Sulmona intanto tutti già sapevano. Ed è stato il panico: gente in strada con i materassi, parroci che hanno svuotato le chiese, famiglie radunate nelle palestre. Poi è passata la domenica. E pure il lunedì. La terra ha tremato ancora. Ma piccole scosse. Niente al confronto del ‘Terremoto che non c’è’-.
Il terremoto vero, forte e disastroso s’è verificato con otto giorni di ‘ritardo’, ma Sulmona è stata sì impaurita, ma non devastata. Sono stati pochi i danni nella città del Sindaco Federico, mentre invece l’Aquila è stata scompigliata dalla testa ai piedi.
Ammesso, e non concesso, che il verificarsi dell’evento sismico Abruzzese non sia stato assolutamente casuale rispetto alla previsione di Giuliani, comunque il ricercatore avrebbe sbagliato la località di riferimento del sisma e, in modo particolare, la tempistica.
E adesso che senso ha dire che -aveva previsto tutto?-.
Che senso ha chiedere le dimissioni di Bertolaso?
Basterebbe parafrasare Giorgio Merlo, parlamentare del Partito Democratico, che ha dichiarato: -Gli unici che stonano continuano ad essere quelli che vogliono speculare anche in questa situazione drammatica. Mi riferisco a chi arriva al punto di chiedere le dimissioni del capo della Protezione civile Bertolaso. Una figura, come è noto, che resta un serio ed affidabile punto di riferimento nel nostro Paese per affrontare calamità di questa gravità. Chi ne chiede le dimissioni dovrebbe semplicemente vergognarsi-.
Per quale motivo Bertolaso dovrebbe dimettersi ?
Cosa avrebbe dovuto fare, il Capo della Protezione Civile, di fronte alla previsione di domenica scorsa di questo Gioacchino Giuliani?
Avrebbe forse dovuto evacuare una Regione intera a tempo indeterminato?
E chi se ne sarebbe andato? Come glielo avrebbero spiegato? E quanto tempo sarebbero stati fuori casa? Magari sarebbero tornati dopo una settimana esatta, cioè circa 18 ore prima del ‘vero’ terremoto che poi s’è verificato.
Cosa sarebbe accaduto, in quel caso?
Ci sarebbe stata una rivoluzione internazionale: -li avete evacuati per una settimana, e poi li fate tornare a casa poche ore prima del sisma?-, vi immaginate?
La realtà, unica e assoluta, è che non si possono prevedere i terremoti.
E che, di conseguenza, l’unico modo per salvarsi la pelle da calamità naturali di queste proporzioni è quello della prevenzione.
Prevenzione significa cultura, significa sensibilità popolare.
-Un terremoto così, in California, non avrebbe provocato nemmeno un morto- ha detto il presidente onorario della Commissione grandi rischi, Franco Barberi. -Purtroppo non è possibile prevedere terremoti. Non si può fare in Italia e in nessuna parte del mondo. Il problema del nostro Paese è la scarsa qualità delle costruzioni perchè la gran parte degli edifici non dà garanzie di sicurezza. L’unica nostra difesa è costruire con criteri moderni e antisismici e consolidare le vecchie costruzioni-.
Ma se siamo così stupidi da continuare a vivere in edifici vecchi, non rispondenti alle norme antisismiche, che senso ha poi prendercela con chissàchi, anzichè farci un esame di coscienza e arrabbiarci con noi stessi?
Noi invece no: pretendiamo le dimissioni di Bertolaso, pensando forse che, così, senza Bertolaso e con un altro al suo posto, saranno risolti tutti i problemi.
Pensando forse che, così, giustizia è fatta.
Il giorno in cui smetteremo di dover sempre colpevolizzare qualcuno, e impareremo ad affrontare con maggior serenità anche i momenti difficili, saremo davvero un Grande Paese. Un Paese che avrà la coscienza di avere la Protezione Civile migliore del Mondo e che la smetterà di vivere le drammatiche giornate di disgrazia inventandosi polemiche irrispettose nei confronti delle vittime e dei loro familiari.
Vittime, si badi bene, dovute alle calamità naturali che, consentitemi l’ultima postilla, ci sono oggi, ci saranno domani e ci sono sempre state nel passato.
Dedicato a chi pensa che sia -la natura che si ribella-. Ma si ribella a chi, a che cosa ?
Duemila anni fa non c’erano forse, calamità naturali?
E leggendo la bibbia solo ed esclusivamente come testo storico, e non religioso, non scopriamo che anche nei millenni precedenti c’erano e ci sono sempre state le calamità naturali ?
E i dinosauri non si estinsero per colpa di una calamità naturale ?
Forse nella loro testa pensavano che era la natura che si ribellava contro di loro, contro le loro attività.
Magari contro le loro emissioni di anidride carbonica tramite le flatulenze.
