L'Aula Magna del rettorato torna a splendere

L’Aula Magna del rettorato torna a splendere

L’Aula Magna del rettorato torna a splendere

giovedì 11 Giugno 2009 - 08:54

L'università dell'era Tomasello ha anche un nuovo volto, quello di una restaurata Aula Magna che ieri pomeriggio ha riaperto le porte alla comunità accademica. I lavori curati dall'architetto Giorgio. «Questo posto e sarà il cuore dell'Università»

Oltre lo svecchiamento… il restauro. Quello dell’Aula Magna del Rettorato che, dopo circa un anno di lavori, nel pomeriggio di ieri ha riaperto le porte alla comunità accademica e alla città, presentandosi in tutto il proprio splendore grazie ai lavori di “restyling” curati dall’architetto Umberto Giorgio. Un appuntamento che ha potuto contare sul pubblico delle grandi occasioni, compresa la presenza di numerosi studenti.

A fare gli onori di casa Franco Tomasello che, prendendo spunto proprio dai lavori di restauro che hanno interessato la celebre e prestigiosa aula, la galleria dei busti e la l’ufficio-studio dello stesso rettore, ne ha approfittato per ricordare le tappe fondamentale della grande opera di restauro (e non solo in termini architettonici) che ha interessato e continua ad interessare l’Ateneo. Un percorso immaginario tra le strutture di proprietà dell’Università di cui in alcuni casi l’Ateneo ha ripreso possesso dopo anni di abbandono. Dati di fatto che spingono Tomasello a fare una ben precisa considerazione: «Continuando di questo passo, nel 2010 non pagheremo più un euro di locazione e affitti. Al momento del mio insediamento, l’Ateneo spendeva oltre il milione di euro per dare ai ragazzi la possibilità di seguire le lezioni in ambienti spesso e volentieri distanti tra loro e non ben attrezzati. Oggi è tutto molto diverso, e ciò soprattutto alla “titanica” impresa compiuta dal direttore amministrativo Giuseppe Cardile».

L’ex-istituto di Anatomia, a Gravitelli, diventerà un aulario, l’istituto di Patologia generale è stato recuperato, si procederà al restauro dell’Accademia dei Pericolanti e a brave avverrà il trasferimento della facoltà di Scienze Politiche, ormai da anni “accasata” nell’edificio adiacente l’Hotel Royal con il conseguente pagamento di onerosi affitti. Il rettore comunica inoltre importanti novità: «Abbiamo ottenuto due importanti finanziamenti dal Ministero per la bontà dei progetti che abbiamo presentato – sottolinea Tomasello – che ci daranno la possibilità di fornire ulteriori posti per gli studenti fuori sede: verrà realizzato un residence in uno degli edifici di villa Pace, l’altro in un “rudere” di proprietà dell’Università, nei pressi del Policlinico, che ospiterà 50 studenti». Tra tante note positive non manca però una nota stonata: «L’unico neo è rappresentato ancora dall’ex Biblioteca regionale che tuttavia, con il direttore Cardile, stiamo facendo il possibile per poter recuperare rendendo quell’ambiente nuovamente fruibile agli studenti».

Conclusa l’ampia premessa, Tomasello è tornato ad evidenziare l’importanza e, a tratti, anche la solennità dell’appuntamento: «L’Aula Magna del rettorato che oggi è tornata a splendere potrebbe essere definita come l’agorà, l’incrocio vitale, il cuore pulsante di un fervido scambio di idee nel rispetto delle libertà culturali». La parola è dunque passata al preside di Scienze Politiche Romano, il cui intervento ha sottolineato l’importanza dell’Università come luogo di ritrovo, per certi aspetti simile ad una grande casa; a seguire il direttore del Museo Regionale di Messina Gioacchino Barbera soffermatosi ad evidenziare la bellezza dell’intero apparato decorativo dell’Aula commissionato Giovanni Nicolini.

L’ultima parola è invece spettata all’architetto Giorgio incaricato dei lavori di restauro: quest’ultimo “accompagnato” da una presentazione video ha illustrato pezzo per pezzo gli interventi effettuati all’interno della sala.

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