Dai babilonesi alla samba, passando per lenticchie e oggetti che volano dai balconi. E in Fiera maxi evento con cinque sale a tema. Auguri a tutti!
Se il XXI secolo, nell’immaginario collettivo, è stato sempre considerato come la “materializzazione” del futuro e del progresso fatto di metropolitane volanti, treni capaci di viaggiare sull’acqua, navicelle spaziali utilizzate al posto delle “preistoriche” automobili, chissà cosa mai ci saremmo aspettati dal 2010, a distanza di ben dieci dalla fatidica soglia del 2000, quella per intenderci, del tanto temuto “millenium bug”. Ebbene, eccoci qui: nessun potere speciale, nessuna rivoluzione epocale, nessun robot come migliore amico o come cameriere. Solo qualche computer che quotidianamente ci “ruba” un po’ della nostra “vita reale”.
Partiamo proprio per questo da una veloce “rispolverata” storica sulle origini del Capodanno. Onore e merito alla civiltà Babilonese che oltre 4000 anni fa ha dato il via alla millenaria tradizione dei festeggiamenti dell’ultimo giorno dell’anno. Furono infatti proprio i Babilonesi, intorno all’anno 2000 A.C, a voler salutare “in grande” il nuovo inizio in corrispondenza con la prima Luna Nuova (mese di marzo). E da quel momento via ad una tradizione tramandata fino all’epoca degli antichi romani, che con il succedersi dei vari imperatori, decisero di “sincronizzare” con il sole la data che segna l’arrivo del nuovo anno. Ma fu Giulio Cesare a creare quello che ancora oggi è conosciuto come il “calendario Giuliano”, che stabiliva che l’anno nuovo iniziava il primo gennaio.
In alcune parti del mondo antico, l’avvento del nuovo anno veniva raffigurato dalla nascita di un bambino: usanza nata in Grecia nel 600 A.C. e ripresa anche in Egitto. Il piccolo simboleggiava il ripetuto avvento di Dioniso, dio del vino. Usualmente si credeva che il primo giorno del nuovo anno incidesse sul resto dei mesi. Per questo veniva festeggiato, allora come oggi, con la famiglia ma anche con gli amici in allegria e spensieratezza.
L’uomo nel nuovo millennio cerca così i modi più divertenti possibili per celebrare un “rito” secolare. A volte i più insoliti. E allora ecco quello che succederà presto in tutto il mondo: non futuristiche tradizioni. Ai primi posti si piazzano sempre lenticchie e cotechino, botti e fuochi d’artificio, l’usanza un po’ in declino ma sempre in voga del lancio degli oggetti dal balcone, ma soprattutto balli e canti fino a che le gambe ci reggeranno per accogliere in compagnia il sorgere della prima alba del nuovo anno: il 2010. Piazze, discoteche, case e chi ne ha più ne metta.
NOTTI PAZZE
Parigi: si dorme in una chiesa sconsacrata: E’ quello che propone il Saint Merry Hotel. Ricavato dall’ex presbiterio della Saint Merry Church in un luogo nascosto in una stradina pedonale del quartiere Marais di Parigi. Undici stanze divise su cinque piani e senza ascensore: ma c’è la suite!
Baila la samba e rumba la cassa: Rio de Janeiro. Tutti a Copacabana, in spiaggia, tra fuochi d’artificio, musica, ballo e gli immancabili movimenti corporei brasiliani.
Notte “salata” in Bolivia: Metti che ti va di andare in Bolivia. E che non soffri di pressione alta. L’Hotel Playa Blanca è il posto giusto per voi. Una struttura realizzata interamente con il sale, ubicato proprio nel deserto di sale di Uyuni, la salina più grande e più alta del mondo. Salato, ma non economicamente: 60 dollari per una doppia.
Capodanno “di corsa”: 10 chilometri per le vie cittadine indossando maglietta e pantaloncini da maratoneti. Tutto questo succede a Barcellona per la -Cursa dels Nassos-
Bunker e prigioni: Dalla Svizzera alle Germania, un capodanno “dietro le sbarre”. Nessun confort per i clienti del Null Stern, a poca distanza da Zurigo: letti a due piazze per sette persone, doccia a sorteggio con acqua calda limitata e bagno da condividere. Si tratta di un ex bunker per la protezione civile, trasformato in “hotel”. Unico spiraglio con il mondo esterno un vecchio televisore in un angolo. Non va meglio nel carcere Kaiserslautern, oggi Hotel Alcatraz: sbarre alle finestre, sportellini alle porte e su richiesta pigiama a righe.
Capodanno da iceberg : Vedi Lapponia svedese, Jukkasjärvi, nei pressi di Kiruna. Tutto ghiaccio, ovunque. E se “perdete la pazienza”, per voi un safari in motoslitta fino alle distese dove in inverno pascolano le alci.
RITI PROPIZIATORI E TRADIZIONI Si parte con il cibo. Non possono mancare nelle vostre case o nei locali in cui sarete ospiti, le lenticchie, che nell’epoca romana simboleggiavano l’abbondanza, oggi il denaro: più ne mangeremo e più soldi il nuovo anno ci porterà. Tenetene un po’ anche nei vostri portafogli. Immancabili cotechino o zampone, affinché stimolino fortuna e ricchezza. Secondo molti anche l’uva e frutta secca sono “sinonimo” di buono stato di salute, economico e non.
Poi ci sono i rituali. Fare entrare un prete nella vostra abitazione dopo la mezzanotte o un uomo alto con i capelli neri può generare ottimi benefici per il nuovo anno. Mentre contro gli spiriti maligni potrete appendere del vischio sulle porte oppure aprire la finestra di una stanza buia prima del “gong”: accoglierete gli spiriti del bene. Con i soldi non fate i tirchi almeno in questa occasione: concedete un prestito, vi verrà centuplicato. Ma non lasciate completamente le tasche asciutte. Anche qualche centesimo per voi sarà di buon auspicio. Occhio al già citato lancio degli oggetti dal balcone. Controllate che non ci sia nessuno per strade per non cominciare il 2010 con qualche denuncia sulle spalle. Stessa cosa per i fuochi d’artificio e botti di ogni genere: cautela, è giusto festeggiare ma senza rischiare la propria pelle. Provate a rischiare nella vita…
MESSINA Nessun evento di piazza date le difficoltà economiche del Comune e la volontà di rispettare il lutto di coloro che hanno perso propri familiari nella tragedia dell’1 ottobre. Per chi vuole comunque andare a divertirsi, ci sono tantissimi locali che propongono serate “classiche” e altre particolari con effetti “speciali”. Alcuni locali, adibiti per l’occasione, propongono un offerta variegata per genere musicale o età di “appartenenza”. L’unico evento patrocinato da un ente è quello che si svolgerà in Fiera, dove con un biglietto unico da 25 euro si potrà accedere a cinque sale diverse dove si potrà ballare a ritmi diversi con musiche a tema. Per l’occasione, per tutta la notte, gratuiti i collegamenti Atm. C’è ovviamente chi potrà scegliere di trascorrere il primo giorno dell’anno in un veglione, con il classico cenone accompagnato poi dalla disco. Ma c’è anche chi sceglierà di stare in giro con gli amici, a Taormina o in un altro centro della Provincia, a casa a giocare a carte, solo con la propria ragazza o con la famiglia. C’è chi è già partito per una capitale europea, per un’altra regione italiana. L’importante è essere felici e godersi questo giorno. In fondo dura solo un giorno. O meglio una notte.
Emanuele Rigano
