Le statistiche rilevano come, in seguito alle restrizioni previste dall’ex ministro della salute Sirchia, la vendita delle cosiddette “bionde- abbia registrato un interessante decremento, eppure in Sicilia è ancora allarme sigarette.
Secondo l’Istat, infatti, nella nostra regione vi sarebbero ancora un milione di fumatori e, a destare forte preoccupazione, è l’abbassamento dell’età della prima sigaretta: il 10,3% dei ragazzi siciliani inizia a fumare tra gli 11 e i 15 anni. Il 66% dei bambini dell’isola è esposto al fumo passivo di tabacco, rispetto al 53% a livello nazionale.
Nel Paese, gli ex fumatori sono il 22,4%, mentre in Sicilia la percentuale di chi ha detto addio alla sigaretta e minore (18%). Di contro, nella regione non fuma il 58,7%, a fronte del 53,2 della media nazionale.
Dei fumatori siciliani, il 15,9% fuma fino a 5 sigarette al giorno (media italiana 19,5), il 27,5 ne fuma tra 6 e 10 (nel Paese 30,2), ma quando si passa ai grandi fumatori la percentuale si ribalta: il 46,9% dei siciliani ne fuma tra 11 e 20, contro il 41,9 del resto del Paese e a fumarne oltre 20 sigarette al giorno è l’8,7% (media italiana 7,4). Nel 55% delle case dei siciliani non si fuma, mentre il restante 45% fuma in qualsiasi locale della casa o solo in alcuni luoghi. Rispetto alla media nazionale (58%) i siciliani rispettano meno il divieto di fumare nei luoghi di lavoro (47%).
Altra nota dolente è quella relativa al fumo passivo, del quale ancora non si riesce a recepire la pericolosità. Infatti, si stima che ogni anno, in Italia, l’esposizione post-natale al fumo passivo materno sia causa di quasi il 20% dei casi totali delle morti in culla e di infezioni respiratorie acute nei primi due anni di vita e quasi il 10% dei casi di asma.
Eppure, smettere di fumare si può…
