Alla ripresa del campionato la gara finisce 26-24 per le campane, ma le siciliane mettono in crisi le campionesse in carica
Non c’è due senza tre. E così è stato: anche questa volta le campionesse italiane in carica del Salerno hanno avuto la meglio sulle siciliane della Messana che, come nelle precedenti occasioni, hanno messo in crisi le forti avversarie. Una gara equilibrata che le salernitane hanno vinto grazie alle prodezze dell’ex di turno Miladinovic e del duo Pavlik e Cernowsca, che nei momenti cruciali si sono prese la responsabilità di concludere a rete.
Primo tempo con le messinesi sempre avanti nel punteggio (massimo vantaggio di tre reti) e con le padroni di casa che non si sono comunque disunite e grazie alle parate dell’azzurra Pustner non solo sono riuscite a rimanere in gara, ma addirittura a passare in vantaggio e andare al riposo con due reti di margine (13 a 11).
Ripresa ancora in equilibrio con Ceklic e Kovacevic in grande spolvero e sempre pronte a ribattere colpo su colpo alle salernitane sostenute dal solito grande e caloroso pubblico. Qualche decisione discutibile mandava in tilt entrambe le panchine con i due direttori di gara (Tanasescu e Zappaterreno) che sono riusciti a tenere a stento la calma in campo. Finale arroventato con la compagine del presidente Spadaro sempre a stretto contatto di gomito, ma a quel punto saliva in cattedra la fuoriclasse Pavlik brava a trovare due reti importanti e un rigore a pochi minuti dalla conclusione trasformato da Miladinovic chiudevano di fatto la contesa.
Un 26 a 24 che probabilmente non rende -giustizia- alla prova generosa offerta dalla Messana che seppur in emergenza (è scesa in campo per onor di firma la promettente Sofia Cherone e con capitan Sanò costretta ad abbandonare il campo per una distorsione sul finire del primo tempo) e con due quasi debuttanti in campo come Adriana Luciano e Rosaria Triolo è riuscita a mettere nuovamente paura al Salerno che prosegue con fatica la marcia di avvicinamento verso la capolista Sassari.
Salvo Cardaci (tecnico della Messana): -Ci abbiamo provato e anche questa volta siamo riusciti ad imbrigliare la manovra del Salerno che in ogni caso, grazie alle notevoli qualità tecniche, è riuscita a vincere la partita e conquistare la posta in palio-. Il suo nervosismo nel finale come lo spiega? -Venivo da una settimana molto particolare con la Kovacevic a letto con la febbre per diversi giorni, la Ceklic con problemi muscolari e come se non bastasse Sofia Cherone, una delle mie giocatrici più positive che non si allenava da martedì scorso per una forte contusione. Ha provato a scendere in campo ugualmente, ma ovviamente ha giocato molto al di sotto delle sue possibilità. Nel primo tempo, come se non bastasse, ho perso per infortunio anche il mio capitano e allora mi sono innervosito. Se poi si vuol fare riferimento alla prova dei due direttori di gara preferisco non esprimermi, come faccio di solito, e sarà il commissario di campo presente a Salerno a fare le proprie valutazioni nelle sedi opportune-.
