"Ambiente, da emergenza a risorsa, per la qualità della vita e per l'economia". Buone indicazioni dall'incontro di Sel.

“Ambiente, da emergenza a risorsa, per la qualità della vita e per l’economia”. Buone indicazioni dall’incontro di Sel.

“Ambiente, da emergenza a risorsa, per la qualità della vita e per l’economia”. Buone indicazioni dall’incontro di Sel.

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domenica 11 Settembre 2011 - 07:18

Durante la quarta giornata della festa regionale di Sel si è parlato di rifuti, raccolta differenziata e politiche ambientali ed energetiche.

E’ continuata ieri la seconda festa regionale di Sinistra, Ecologia e Libertà, alla Villa Mazzini di Messina.
Questa volta il programma della quarta giornata è stato all’insegna dei temi dell’ambiente, dell’ecologia e della gestione dei rifiuti.
Al dibattito della giornata sul tema “Ambiente Bene Comune” hanno infatti partecipato il presidente regionale di Legambiente Mimmo Fontana, insieme agli esponenti di Sel Paolo Cento della segreteria nazionale e Salvo Troncale responsabile regionale alle politiche ambientali. Il tutto con la presenza del Presidente dell’editrice Tempo Stretto Pippo Trimarchi, che ha introdotto i temi della discussione e moderato gli interventi.
Prima dell’avvio dell’incontro è stata illustrata un’interessante iniziativa culturale di Sel: la mostra “Arte del Rifiuto”. Le opere sono state esposte durante tutta la festa regionale e hanno espresso la volontà degli artisti di ripensare il rapporto con gli oggetti e i rifiuti.
Successivamente i volontari della Fabbrica di Nichi di Messina hanno presentato una video-inchiesta sulla Raccolta Differenziata nella nostra città e sulla informazione intorno ad essa.
Nonostante le richieste di una città più pulita e più attenta verso l’ambiente, i cittadini spesso sono disinformati e diffidenti e non sanno che a Messina si può fare una corretta e utile raccolta differenziata.
Come ha affermato anche Pippo Trimarchi, se, con le isole ecologiche e altri strumenti, si sta lavorando per incrementare la raccolta differenziata è necessario che i messinesi lo sappiano e conoscano le modalità di funzionamento dei servizi, comunque ancora lontani dal raggiungere adeguati livelli di offerta. “Purtroppo le istituzioni in questo senso hanno mancato e spesso hanno dato cattive informazioni, confondendo i cittadini.”
E desta preoccupazione e perplessità che proprio i nostri amministratori, fanno poco o nulla per questo settore di fronte a dati statistici a dir poco sconfortanti: 5% di raccolta differenziata nel Comune di Messina; 7% in tutta la Sicilia.
Anche Mimmo Fontana ha osservato in tal senso che il problema è stato la mancanza di una volontà esplicita di puntare definitivamente sulla raccolta differenziata da parte delle istituzioni regionali. “Invece esse continuano”, ha affermato, “a seguire alternativamente i soliti modelli di discarica o peggio degli inceneritori”, come avviene ad esempio a Napoli, simbolo di un’emergenza rifiuti che dura da anni, alimentando sprechi e clientele.
Questi ultimi modelli non solo provocano un danno ambientale, ma costituiscono soprattutto una spesa senza ricavi, come invece può essere quella del riciclo dei materiali
“Si è deciso di fare della spazzatura un costo, un peso da allontanare che ricade inesorabilmente sui bilanci pubblici. In realtà la spazzatura è qualcosa da avvicinare” ha affermato l’esponente di Legambiente. In definitiva è una grande risorsa che può costituire una ricchezza per i Comuni.
“In questo momento di crisi c’è l’occasione”, ha aggiunto Paolo Cento, già sottosegretario all’Economia dell’ultimo governo Prodi, “di invertire la rotta e di fare del modello della raccolta differenziata un volano per una buona occupazione e una ricchezza per il paese”, portando gli esempi virtuosi di comuni siciliani che già riciclano anche più del 60% dei propri rifiuti.
“Non fare la raccolta è un danno economico, che pesa fortemente sui bilanci comunali”, ha aggiunto Pippo Trimarchi che ha denunciato anche il continuo abbandono di materiali inerti lungo le spiagge messinesi.
“Raggiungere la meta dei rifiuti zero è possibile”, ha affermato inoltre Salvo Troncale. “Bisognerebbe concentrare la produzione su oggetti il più possibile riciclabili, estendere la raccolta porta a porta e trattare infine la parte residuale con impianti a freddo”.
Paolo Cento ha, poi, espresso con forza la necessità di trovare un’unità politica intorno ai temi dell’ecologia da parte dei partiti di sinistra e delle associazioni ambientaliste. “Il parametro della qualità della vita non può essere legato soltanto ad una crescita infinita del P.I.L., ma ad un sistema economico e sociale in cui le priorità ambientali abbiano un ruolo centrale”. D’altra parte – ha aggiunto Cento – “se in altri paesi, come la Germania, si sta, ad esempio, puntando all’obiettivo di sostituire entro il 2050 il nucleare con fonti di energia alternativa, la strada è segnata e l’Italia, se non fa subito le scelte giuste, rischia di pagare un altissimo tributo anche in termini economici per il mancato rispetto dei parametri imposti dall’accordo di Kyoto”.
Ritornando alle prospettive politiche, gli ultimi referendum hanno fornito l’evidenza, ha detto Mimmo Fontana, che esiste una maggioranza culturale nel paese che però è minoranza politica nelle sedi istituzionali. Secondo l’esponente di Legambiente, bisogna che si risolva al più presto questo paradosso.
Nel corso dell’incontro sono state poste molte domande e lanciate alcune riflessioni anche da un pubblico particolarmente interessato ai temi ambientali.
Si è parlato per questo anche dei gruppi d’acquisto solare e solidale, che sempre di più, in molte parti d’Italia riuniscono cittadini interessati e consapevoli dell’ottima opportunità rappresentata dagli impianti fotovoltaici .
Il segnale è che le politiche ambientali devono ripartire dai cittadini e ritornare in loro possesso. La realtà invece ci mostra che esse sono preda di grossi interessi, di corruzione e affari criminali.
Pippo Trimarchi ha voluto concludere l’incontro citando Karol Wojtyla, nel ricordare che i destini dell’uomo sono legati a quelli dell’ambiente e tecnologia ed etica devono rendere possibile un modello di sviluppo meno aggressivo e un uso corretto delle risorse naturali.

Alla fine del dibattito la giornata del sabato sera è proseguita con il concerto di Roberta Gulisano e altri spettacoli in programma.

Oggi Domenica 11 Settembre la 2° festa regionale di Sel si concluderà con un vasto programma di intrattenimento, arte e dibattiti.
Dalle 17.00 i clown del “Circobaleno”; Alle 17.30 Mostra fotografica di Enrico Di Giacomo “Volti del Chapas” e dibattio “America latina: l’estremo Occidente?” con il docente Daniele Pompejano, il giornalista Antonio Mazzeo ed Elio Morabito di Sel.
Poi a seguire il dibattito su “Infrastrutture in Sicilia: a che punto siamo?”. Introduce Salvatore Chiofalo di Sel, con Pier Carmelo Russo (ass. reg. al trasporto e infrastrutture), Claudio Fava (Segreteria nazionale di Sel) e la giornalista del Tg3 Lidia Tilotta.
In conclusione l’appuntamento con il rock contest “Express Yourself” e l’estrazione premi della festa.

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