Il 31 dicembre potrebbe essere l'ultimo giorno di lavoro per 12 dei 304 contrattisti presso il Comune di Messina. Cgil Cisl e Uil: "Chiediamo un urgente incontro al commissario Croce per definire una soluzione che possa consentire la prosecuzione dei contratti e per discutere in generale della vertenza dei precari del comune di Messina"
Sono 304 i contrattisti che prestano servizio presso il Comune di Messina e ricoprono diversi servizi essenziali, ma per 12 di loro il 31 dicembre 2012 potrebbe essere l’ultimo giorno di lavoro.
I Segretari Generali delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil fanno pressing sul Commissario Croce e chiedono un urgente incontro per discutere in generale sulla vertenza precari e chiedere la predisposizione della delibera di proroga dei contratti dei 12 lavoratori che rischiano dal primo gennaio del 2013, dopo anni di “onorato precariato”, di trovarsi con un pugno di mosche nelle mani.
“I dodici precari sono stati contrattualizzati per un quinquennio con le risorse a carico dell’ex fondo nazionale, cosiddetti ex cassaintegrati – dichiarano Clara Crocè Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai -. I lavoratori, dopo essere stati messi in mobilità, sono stati utilizzati come L.S.U. dal Comune, fino a quando a seguito dei decreti di finanziamento quinquennale della quota di contributo emessi dall’Assessorato Regionale al Lavoro, hanno sottoscritto i contratti a tempo determinato di durata pari al contributo . Alla scadenza del contratto 16 luglio 2012, il Comune di Messina ha prorogato l’attività lavorativa di questo personale , fino 31/12/2012”.
“I dodici precari, purtroppo, non sono destinatari del Fondo unico Regionale del Precariato istituito ai sensi dell’art. 71 della L.R. 28 dicembre 2004, n. 17, nonostante la Regione avesse promesso l’approvazione di una norma che agganciasse questi lavoratori alla legge regionale n.24 del 2010. Ma a tutt’oggi non è accaduto nulla – continuano Crocè, Emanuele e Calapai -, questi precari sono i figli di nessuno, per il Ministero del lavoro sono stabilizzati e quindi sono stati cancellati dalle liste mentre la regione non riconosce alcun contributo regionale per la stabilizzazione”.
“Chiediamo un urgente incontro al commissario Croce per definire una soluzione che possa consentire la prosecuzione dei contratti e per discutere in generale della vertenza dei precari del comune di Messina – concludono i dirigenti sindacali”.

Hanno avuto tutto il tempo per cercare un’altra occupazione, ma volevano il “posto fisso” (senza concorso, che bello!), come lo vogliono gli altri precari, per i quali l’unico sbocco possibile è la riserva del 40% nei concorsi pubblici (se e quando si faranno e con l’aria che tira…).
Si sono fidati degli psuedo sindacalisti, faccendieri e maneggioni.
Chi è causa del suo male pianga sè stesso.
Giuseppa Vallèra.