Confcommercio Calabria, nel questionario per gli imprenditori siluri al Reddito di cittadinanza?

Confcommercio Calabria, nel questionario per gli imprenditori siluri al Reddito di cittadinanza?

Redazione

Confcommercio Calabria, nel questionario per gli imprenditori siluri al Reddito di cittadinanza?

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sabato 04 Giugno 2022 - 07:05

Ferrara (M5s): «I nostri giovani non sono parassiti, ma vogliono anche una retribuzione equa: se l'offerta è dignitosa, non la rifiutano di certo»

Dieci quesiti per gli imprenditori calabresi: a porli è Confcommercio Calabria, in un sondaggio che, rileva l’europarlamentare del M5s Laura Ferrara, «ha l’obiettivo di “portare alla luce lo stato attuale dei livelli occupazionali nel terziario calabrese. In particolare, far emergere il gap esistente tra domanda e offerta di lavoro”».

Allusione al Reddito di cittadinanza?

Tra i dieci, l’attenzione della parlamentare europea pentastellata è catturata dal quesito che a suo avviso include un’«allusione vagamente tendenziosa e strumentale al Reddito di cittadinanza: “Quali difficoltà trova nel reperire personale?” questo l’elenco delle risposte messe a disposizione:
“Indisponibilità a lasciare il reddito di cittadinanza”; indisponibilità a orari/giorni proposti; Retribuzione giudicata troppo bassa; mancanza competenze di base; scarso interesse per la mansione proposta”».

«Trovo questa iniziativa di Confcommercio Calabria molto interessante, non sono tuttavia convinta che un approccio così generalizzato possa far emergere realmente il gap fra domanda e offerta di lavoro soprattutto perché ritengo che un rifiuto di un posto di lavoro, in linea teorica, dovrebbe basarsi quasi esclusivamente su un’offerta poco conveniente, quindi sulla non equità fra retribuzione e mansioni richieste.

«Enorme questione salariale, non si cavalchi una sterile polemica»

Certamente il questionario in oggetto può essere un primo passo e offrire un punto di vista unilaterale: quello dei datori di lavoro, ma è vero che in questo momento in Italia il dibattito è alimentato in primis dal mondo delle imprese che lamentano le tante difficoltà a reperire manodopera.
Mi auguro che Confcommercio Calabria non voglia cavalcare l’onda della polemica sterile contro il reddito di cittadinanza e, anzi, allo stesso tempo si ponga due domande su quello che è avvenuto ai salari negli ultimi anni. In Italia abbiamo una questione salariale enorme da affrontare e anche urgentemente».

I giovani? Macché parassiti. Vogliono una retribuzione equa

Laura Ferrara

Secondo la parlamentare europea del Movimento Cinquestelle, innanzitutto «i giovani non sono parassiti, hanno voglia di lavorare ma hanno anche voglia di essere retribuiti nel modo giusto come ci detta la Costituzione. Se le offerte sono congrue e dignitose i giovani corrono.

Inoltre, suggerisco di aggiungere un ulteriore quesito al sondaggio relativo, questo, alle modalità di ricerca delle risorse umane da parte degli imprenditori. Se le offerte di lavoro arrivano ai beneficiari del reddito di cittadinanza tramite centri per l’impiego, al terzo rifiuto il sostegno viene revocato, quindi – osserva la Ferrara – il percettore “parassita” viene incentivato ad accettarlo, un lavoro che prevede un regolare contratto. Mi rendo conto che il tema dei centri per l’impiego in Calabria sia ostico e anche su questo da parte della sezione regionale di Confcommercio mi aspetto parta una sonora strigliata indirizzata alla Regione Calabria».

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