Come se traghettare da una sponda all’altra fosse semplice…
E cosi si aggiunge un ulteriore tassello all’odissea che ogni giorno devono compiere i pendolari che sono costretti a passare lo stretto per lavoro o per studio. Sì, perchè da oggi è stata resa operativa la scelta della -Caronte&Tourist- di installare dei tornelli per accedere agli imbarcaderi. Così per salire sui traghetti, bisogna acquistare una scheda magnetica -ricaricabile- del modico prezzo di 5 euro (in cauzione) e fare la fila… per introdurla nei tornelli!
Non si capisce bene quale sia l’utilità di questa soluzione, visto che fino ad oggi era andata piu che bene con i ragazzi che -spizzicavano- il ticket all’ingresso della nave. Ma la cosa più assurda è che anche chi imbarca a Villa san Giovanni, all’arrivo a Messina deve, per poter uscire dalla rada, passare dai tornelli con il biglietto! Questo per sopperire alla mancanza di un controllo dello stesso tipo a Villa San Giovanni.
E stamattina ci sono stati momenti di difficoltà dovuti alle inevitabili file createsi alla biglietteria, dove si sono incrociate le migliaia di persone che dovevano acquistare la nuova scheda e la gente che scendeva dalla nave, costretta a fare la fila per poter uscire dalla rada. Cosi, dopo i disagi creati dall’avere una nave ogni 40 minuti (del servizio Rfi non ne parliamo neanche piu), dei mezzi pubblici di collegamento con Reggio inesistenti e tanti altri, che rendono il passare lo Stretto poco meno di un’odissea, arrivano anche i tornelli…
E se fossero quelli del San Filippo, ormai inutili?