L'appello di un residente: "Qui il risanamento non è stato completato e fanno fatica a passare pompieri e ambulanze"
MESSINA – Una strada stretta e preda di parcheggi selvaggi. Tre casette e un muro di cinta antico. Un’operazione bloccata da alcuni contenziosi e da una struttura che non si può abbattere. Era il settembre 2022 e Tempostretto raccontava dei lavori fermi in via delle Mura. Un capitolo incompiuto del progetto risanamento di Messina, in corso d’opera. Un anno dopo un lettore, anche attraverso una serie di fotografie, racconta la situazione attuale.
Osserva il cittadino: “Da un anno conviviamo ancora con tre casette, e due sono abitate, mentre una dozzina sono state abbattute. In più rimane un muro di cinta daziaria, che probabilmente sarà sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza. Da qui una situazione di degrado e di pericolo. Il muro riduce la carreggiata e in caso d’emergenza i grossi mezzi, come quelli dei vigili del fuoco e le ambulanze, nemmeno riescono a passare, come ho documentato in alcuni video. L’emergenza è la sicurezza”.

















Sulla zona c’è un progetto di riqualificazione, a cura della Città metropolitana, che dovrebbe partire nel 2024. Vi abitano tante famiglie, tra complessi e piccole case, e la situazione, rileva il lettore, va affrontata con celerità: “Via delle Mura è una strada a doppio senso, in cui nonostante il divieto, sostano innumerevoli auto. Riguardo al valore storico del muro di cinta, insisto che debba prevalere la necessità di mettere in sicurezza e togliere dal degrado l’area, a favore del decoro della zona. Non è stato completato lo sbaraccamento e la strada è diventata zona di parcheggio privo di regole”.
L’appello al sindaco: “Prevalgano gli interessi collettivi”
Una soluzione, suggerisce più di un cittadino che vive lì, sarebbe quella di destinare il muro storico al Museo regionale di Messina, oppure di mantenerne solo una parte. Ma spetta alle istituzioni trovare una soluzione ragionevole e che diminuisca disagi e pericoli.
Commenta così un altro residente: “Il vincolo apposto a un muro non può ledere il sacrosanto diritto dei residenti alla sicurezza e alla viabilità della strada. Facciamo appello al sindaco Basile affinché intervenga per indire una conferenza dei servizi dopo un progetto che preveda il ridimensionamento del muraglione, magari con il trasferimento di una parte di esso al museo o altrove per ridare la giusta vivibilità della zona ai residenti. Gli interessi collettivi dei cittadini alla protezione civile e alla viabilità non possono essere ignorati dai pubblici poteri”.

In via delle Mura c’è una grande contraddizione. Bene, intanto che si sia provveduto alla demolizione delle baracche insistenti nell’area, ma non si può negare che tutta l’area sia stata oggetto di sfruttamento intensivo negli anni da parte di tutti. Non doveva costruirsi così tanto in una zona priva di strade. Non so chi ha dato le concessioni edilizie per i palazzi che sorgono a monte nelle vicinanze della pineta di Pompei. E’ certo che quell’unica strada, senza via di uscita, non poteva e non è mai stata idonea a smaltire il traffico di centinaia di famiglie. Poteva essere data la concessione edilizia in quelle condizioni ? Chissà… Secondo me si dovrebbe verificare a quali condizioni sono state rilasciate. A ciò si aggiunga che da qualche anno vi è un campetto di calcio che organizza incontri quasi tutti i giorni e, soprattutto, che nei locali attigui della parrocchia si svolgono le attività di un gruppo di scout. Quest’ultimo non sarebbe un problema se non fosse per la gran quantità di auto di genitori che accompagnano e vanno a riprendere i figli. Ma è normale ? prima gli fanno fare i boy scout e poi gli stessi ragazzi non sono in grado di tornarsene a casa da soli e hanno bisogno del papà o della mamma che li accompagna davanti al portone ? I La strada è piccola e in questi casi si blocca tutto.