A Messina vita dura anche per il migliore amico dell'uomo

A Messina vita dura anche per il migliore amico dell’uomo

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mercoledì 22 Ottobre 2008 - 20:46

Improrogabile l'istituzione di un canile sanitario, di un nuovo rifugio e di un pronto soccorso: Fronteggiare gli abbandoni ed il randagismo in aumento, investendo nella cultura animalista

Associazioni animaliste unite nelle richieste e nel disegnare la situazione che, negli ultimi anni, è stata drammatica. Randagismo purtroppo in aumento nella nostra città. Un animale abbandonato, oltre a costituire un autentico delitto, perché effettuato ai danni di un essere senziente, innocente ed intelligentissimo, rappresenta un danno per la società umana incalcolabile. Lo sforzo dei volontari è immane: migliorata la situazione a Forte Schiaffino, grazie al loro impegno. “Siamo passati da punte di mortalità molto elevata, specie tra i cuccioli- – commenta il presidente della Lega per la Difesa del Cane, Caterina Merenda – “ ad una mortalità effettiva del 7% ma rimane ancora tanto da fare. Molti cani hanno ora un loro box, con accesso controllato al recinto anche per quelli considerati più pericolosi, ma solo perché in realtà hanno subito le peggiori ed inenarrabili offese da parte dell’uomo, sempre il vero responsabile. Ospitiamo attualmente una popolazione canina di circa 460 individui. Riceviamo un euro al giorno per ciascun cane ma i bisogni sono tanti: dal cibo alle cure e alle medicine, dalla pulizia agli stipendi per il personale professionale e con pochi volontari disponibili: per effettuare eventuali migliorie, capirà che rimane davvero ben poco, anzi spesso il rischio è quello di rimetterci. Non è mio costume lamentarmi ma mi trovi un’altra città italiana che ospita un rifugio in un forte, tra l’altro fatiscente ed a rischio di crolli: bisogna pensare anche all’incolumità di chi ci lavora!- Solitamente i cani sono ospitati in zone magari periferiche ma pianeggianti, agevolmente raggiungibili da tutti, anche perché la funzione stessa di un canile rifugio dovrebbe essere quella di favorire il più possibile le visite, finalizzate sia alle adozioni che all’afflusso di volontari, cittadini e famiglie, non certo di scoraggiarle, come nel caso dell’arroccato forte messinese. “Dovrebbe essere costituita un’area di ritrovo continuo per visitatori, famiglie, bimbi, portatori di handicap, ai quali spiegare ed applicare i benefici della ‘pet therapy’. Promuovere e condurre dell”agility’, abituando la gente al contatto con gli animali, che è qualcosa che stiamo irrimediabilmente perdendo.- Della necessità che le Istituzioni locali investano sulla programmazione, parla anche il presidente dell’associazione Amici del Cane di Messina, Caterina Arcovito: “Tanto per cominciare, non è più ammissibile per Messina restare fuori persino dai pochi finanziamenti ricevibili, per non aver presentato un progetto che sono stati assegnati invece alle altre città siciliane, come accaduto relativamente al piano per il 2008! Non si deve ripetere, perché oltretutto non ci facciamo una gran figura altrove e le frustrazioni di ricaduta su noi stessi sono notevoli. I rapporti con l’Asl- – continua il presidente – non sono male: abbiamo avviato un piano di sterilizzazione e prevenzione che ha dato i suoi frutti. L’utilizzazione del microchip ha permesso di realizzare un primo riscontro anagrafico, scoraggiando fattivamente l’abbandono, che probabilmente sarebbe maggiore se non lo si fosse adottato, pur inaccettabilmente comunque elevatissimo. Conosciamo complessivamente la popolazione dei randagi nel territorio, tentiamo di curarli intervenendo sul posto e lasciandoli nel loro ambiente perché non possiamo fare altro. Noi stessi siamo un’associazione affidata alla buona volontà dei nostri collaboratori, tutti volontari ed itinerante, nel senso che non abbiamo una vera sede rifugio, poiché sia l’associazione che alcuni degli animali sono ospitati in casa nostra.- L’associazione, composta da 150 soci ma costituita solo da 6 volontari regolarmente attivi in città, organizza banchetti di adozioni a piazza Cairoli (lato monte), tutte le domeniche dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 18:00 alle 20:00. E’ presente con delegazioni nel territorio della provincia, a Barcellona, Milazzo, Spadafora e a Lipari, con alcuni volontari locali, molto impegnati sul territorio e con un sogno comune: la realizzazione di quel Canile Sanitario che funga da rifugio temporaneo per molti animali in difficoltà. “Dobbiamo diffondere la cultura dell’adozione e per farlo dobbiamo dotarci di una struttura come quella del canile sanitario- – conclude C. Arcovito – , nella quale gli animali abbandonati, feriti o malati giungano, sostino solo per il tempo necessario e poi vengano reintrodotti sul territorio o preferibilmente assegnati a nuovi padroni ed amici, mediante adozioni mirate. Una struttura agile, dotata di una sala per operare, un’altra sala per effettuare controlli ed atre salette per gli alloggi temporanei: non dovrebbe essere poi così difficile da realizzare, una volta individuati i locali, magari tra i molti pubblici inutilizzati e dotati della legittimità d’impatto ambientale, richiesta allo stesso progetto e che noi abbiamo pronto da un pezzo. Spero tanto che le Istituzioni possano ascoltarci.- La cultura del rispetto e del rapporto con gli animali è un elemento imprescindibile per Agata Pandolfino, presidente responsabile della Leal, Lega degli antivivisezionisti, di Messina. “Bisogna proprio creare una coscienza che è presente ancora solo a tratti e spesso latita- – sostiene il presidente. “Come Lega degli antivivisezionisti, agente a Messina dal ’92, sentiamo forte la priorità dell’investimento su progetti e borse di studio che privilegino i metodi alternativi all’uso della vivisezione e alcuni di questi progetti sono stati creati e portati avanti da noi stessi. Premiamo anche un ricercatore l’anno che porti avanti tali metodi alternativi. Abbiamo creato un piccolo rifugio privato che attualmente ospita 40 cani, ricevendo, per la verità, un piccolo finanziamento ma solo iniziale dal Comune. Ci autofinanziamo mediante le donazioni dei nostri 300 soci, l’organizzazione di mostre di pittura, fotografiche, di cene di beneficenza.- Metodi empirici che comunque servono per tirare avanti, sostenendo una parte del presente ma lasciando poco alla programmazione, senza aiuti più consistenti. Quando le chiedo qualcuno dei suoi desideri che possano essere attuati e da girare come richiesta alle Istituzioni locali mi risponde senza esitare: “La creazione di un Pronto soccorso veterinario, che possa agire 24 ore al giorno, con il supporto di un’ambulanza! In altre città c’è già, perché mai a Messina non deve esserci? Poi, magari, se posso chiederne due, di desideri da realizzare, sarebbe bello anche avere un cimitero per gli animali d’affezione.- ‘La civiltà di un popolo si vede dal rispetto che esso nutre per gli animali’, scriveva Gandhi. Uscire dalla gestione del quotidiano e dalla sua angoscia per entrare a grandi passi nella programmazione dovrebbe essere sempre un obiettivo, anche relativamente al nostro rapporto con gli animali, che dobbiamo ritrovare, perché da loro abbiamo solo da imparare. Tutti.

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