L’Orsa e le Ferrovie. Verso la mobilitazione generale dei lavoratori

L’Orsa e le Ferrovie. Verso la mobilitazione generale dei lavoratori

L’Orsa e le Ferrovie. Verso la mobilitazione generale dei lavoratori

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venerdì 28 Febbraio 2014 - 09:22

Il sindacato rinnova il proprio quadro direttivo provinciale del settore ferrovie, eleggendo il nuovo responsabile sindacale. Mentre la Regione accelera sulla stipula del contratto di servizio con Trenitalia il territorio messinese si alterna tra la speranza del ripristino del servizio di Metroferrovia e la certezza del continuo abbandono di Fs dall’area dello Stretto

Affrontare i temi del trasporto ferroviario e lanciare la mobilitazione dei ferrovieri messinesi dell’Orsa prevista il prossimo 14 marzo. Questi gli argomenti al centro dell’incontro sindacale nel corso del quale è stato rinnovato il quadro direttivo del settore. Il nuovo responsabile di Orsa Ferrovie Messina è Riccardo Caristi, 40 anni, dipendente Trenitalia impegnato da anni nel sindacato dei ferrovieri.

“Siamo al culmine di una fase decennale di profonda crisi del trasporto ferroviario siciliano – dichiara Giuseppe Terranova, segretario generale dell’Orsa Ferrovie Sicilia – pertanto occorre accelerare la firma del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia che attendiamo da troppi anni e che oggi appare più vicina. Sembra infatti confermata la disponibilità di 111 milioni di euro da parte del Ministero delle Infrastrutture destinati al trasporto ferroviario siciliano. La stipula del contratto di servizio è un atto non più rimandabile – continua Terranova – anche se certamente speravamo in maggiori risorse, visto che queste cifre sono appena sufficienti a garantire i circa 10,8 milioni di chilometri treno annui che attualmente effettua Trenitalia e che si traducono in poco più di 400 treni al giorno circolanti sulla rete siciliana".

L’Orsa esprime invece maggiore entusiasmo per la notizia del bando predisposto dalla Regione per l’acquisto di nuovi treni per un ammontare di 50 milioni di euro.

"Se qualche timida speranza si intravede sul versante Metroferrovia, le acque dello Stretto per il Gruppo Fs si fanno agitate – dichiara Mariano Massaro, segretario generale Orsa Sicilia – con la mobilitazione generale di tutto il comparto che l'OrSa si appresta a mettere in atto il prossimo 14 marzo. Le ultime voci sulla vendita di Bluferries, il continuo disimpegno della flotta pubblica di Rfi dallo Stretto e la chiusura di importanti centri direzionali legati all'infrastruttura di Rete ferroviaria hanno creato un'emorragia occupazionale che ha provocato nella sola provincia messinese nell'ultimo decennio una contrazione del 65% della forza lavoro tra ferroviario e indotto – conclude Massaro – . Pertanto per l'ennesima volta il sindacato autonomo chiama a raccolta tutte le forze politiche e l'amministrazione cittadina per fare fronte comune contro l'arroganza del Gruppo Fs e proclama una forte mobilitazione di tutti i lavoratori messinesi delle ferrovie e delle ditte in appalto dell'indotto".

Un commento

  1. Senza Ponte non ci saranno più treni in Sicilia, salvo l’assistenza della Regione Siciliana. Lo Stato paga 38,8 milioni all’anno per garantire il transito di tre treni passeggeri al giorno (con 39 passeggeri a treno di media, secondo i dati dell’Autorità Portuale di Messina) + 21 milioni all’anno per la Metromare. Quando sfilavate contro il Ponte ferroviario non vi rendevate conto che vi stavate battendo per la chiusura di RFI in Sicilia e per la morte economica della nostra Regione? Francantonio Genovese, Franza e i proprietari delle ville di Faro vi ringraziano.

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