Authority, appelli a Crocetta per dire no all'accorpamento con Gioia Tauro. Anche stavolta in corner...

Authority, appelli a Crocetta per dire no all’accorpamento con Gioia Tauro. Anche stavolta in corner…

Rosaria Brancato

Authority, appelli a Crocetta per dire no all’accorpamento con Gioia Tauro. Anche stavolta in corner…

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martedì 29 Marzo 2016 - 22:05

A 24 ore dalla riunione Conferenza Stato-Regioni arrivano gli appelli al governatore Crocetta perchè si opponga all'accorpamento dell'Autorità portuale di Messina con Gioia Tauro. Eppure l'8 febbraio il Presidente aveva annunciato battaglia.

Crocetta ha festeggiato il suo compleanno, lo scorso 8 febbraio, in riva allo Stretto, annunciando fuoco e fiamme contro l’accorpamento dell’Autorità portuale di Messina con Gioia Tauro. Il governatore è intervenuto alla seduta consiliare aperta convocata appositamente per concordare le azioni da intraprendere per l’Authority (leggi qui). In corner, giacchè la frittata era stata fatta pochi giorni prima con il varo della riforma dei porti senza che nelle settimane precedenti si fosse sollevata una mosca per ribattere. In Aula presenti i deputati regionali Picciolo, Germanà, Laccoto e Panarello, assente la restante parte della deputazione regionale e i deputati nazionali. A sostenere Crocetta anche Accorinti che ha dichiarato che l’accorpamento con Gioia Tauro era solo il male minore. Il consiglio aveva nei giorni precedenti approvato un ordine del giorno di sostegno per portare avanti in ogni sede le ragioni di un’Autorità dello Stretto unica, soprattutto non sposata a Gioia Tauro. Il governatore quindi ha avuto il sì dell'Aula per la battaglia. Dopo la levata di scudi, peraltro tardiva, cadde però il silenzio sul problema.

Un mese e mezzo dopo, nuovamente in corner, si torna a parlare dell’accorpamento, perché la Conferenza Stato-Regioni, quella nella quale Crocetta si era impegnato a battere i pugni è stata rinviata a giovedì 31 marzo.

A risvegliare gli animi è stata Capitale Messina ricordando a tutti che appunto la Conferenza Stato-Regioni era stata rinviata, fatto questo passato inosservato fino a poche ore prima. Così, a 24 ore dalla riunione nella quale il governatore dovrebbe far valere le ragioni di una Regione a Statuto speciale che non è stata chiamata a partecipare alla seduta del Consiglio dei ministri nella quale si sono decise le nostre sorti, sono ricominciati gli appelli a Crocetta. Dall’8 febbraio a fine marzo la vicenda era stata evidentemente rimossa salvo poi riesplodere in tutta la sua urgenza poche ore prima della riunione romana.

A chiedere al governatore di far la voce grossa sono i consiglieri comunali del centro-destra (in teoria suoi oppositori alla Regione), mentre Capitale Messina lo ha già fatto e si registra anche la nota di L’Altra Messina. Probabilmente in giornata si registreranno gli altri appelli dei deputati del Pd e di centro-sinistra.

L’area di centro-destra, guidata dalla Forza Italia genovesiana in sintesi fa appello a Crocetta per fermare l’accorpamento con Gioia Tauro, tesi sostenuta anche dal gruppo Franza. I consiglieri ricordano al governatore l’ordine del giorno del 5 febbraio ma soprattutto le dichiarazioni rese da Crocetta l’8 febbraio in Aula: “Messina non può essere declassata, faremo valere le specificità di questa città”.

Già da tempo altre regioni, come la Campania e la Liguria hanno protestato per la riforma e ribadiranno le loro posizioni il 31 marzo. A questo punto alla Sicilia non resterebbe altro che levare gli scudi ufficialmente nella sede competente.

Anche L’Altra Messina paventa il pericolo che si cela dietro la riforma e quindi con l’accorpamento a Gioia Tauro: “rischiamo di perdere il sistema portuale, attualmente l'unico volano di rinascita del territorio in termini di lavoro e di economia. L'accorpamento condannerebbe Messina a ripianare con i suoi introiti di tasse portuali i debiti del porto calabrese incapace di produrre reddito e che per sopravvivere a ridotto a zero già le tasse di ancoraggio”.

Il fronte del no a Gioia Tauro chiede al Presidente della Regione Sicilia di far valere il suo ruolo, da Statuto speciale, che lo equipara in questi casi al Ministro (ma che finora non è mai stato fatto valere in nessuna occasione) ed in ogni caso di opporsi nella sede della Conferenza Stato Regioni al matrimonio.

La palla passa quindi solo ed esclusivamente al governatore, unico titolato, in quella sede, a battere i pugni sul tavolo.

Lo farà? Le sorti di Crocetta sono da tempo indissolubilmente nelle mani di Renzi che detiene sia i cordoni della borsa (compresi i 500 milioni di euro destinati a far quadrare l’asfittico bilancio della Regione varato un mese fa) sia la tempistica della durata del mandato. Se il governatore è ancora a Palermo è perché Renzi ha deciso che deve restare. Sarà il Presidente del Consiglio a dettare i tempi e i modi, mentre nel Pd e nel centro-sinistra è iniziata la corsa alla successione. Sarà pronto quindi il governatore a battersi fino alla fine per scongiurare l’accorpamento di Messina con Gioia Tauro? Sono queste le variabili da non dare per scontate in vista della riunione di domani a Roma. Un appuntamento al quale ancora una volta ci siamo fatti trovare impreparati, in corner.

Rosaria Brancato

12 commenti

  1. kuigibeninati 30 Marzo 2016 09:26

    Si continua a “giocare” sulla questione accorpamento, senza entrare nel merito della questione “garanzie” per lo sviluppo futuro delle attività portuali di Messina e Milazzo. Nessuno chiarisce cosa si vuole, quali progetti si vuole realizzare, per lo sviluppo di queste aree portuali. Mi viene il dubbio che gli interessi da tutelare siano ben altri che non l’unificazione delle autorità di gestione con questa o quella provincia e che alla fine interessi mantenere l’autonomia solo per mantenere lo status-quo e gestire direttamente gli affarucci locali!

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  2. kuigibeninati 30 Marzo 2016 09:26

    Si continua a “giocare” sulla questione accorpamento, senza entrare nel merito della questione “garanzie” per lo sviluppo futuro delle attività portuali di Messina e Milazzo. Nessuno chiarisce cosa si vuole, quali progetti si vuole realizzare, per lo sviluppo di queste aree portuali. Mi viene il dubbio che gli interessi da tutelare siano ben altri che non l’unificazione delle autorità di gestione con questa o quella provincia e che alla fine interessi mantenere l’autonomia solo per mantenere lo status-quo e gestire direttamente gli affarucci locali!

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  3. Dettaglio non trascurabile. Pare che, per averla vinta sul governo nazionale di Renzi e di Del Rio, bisogna “sfoderare gli attributi”. Staremo a vedere.

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  4. Dettaglio non trascurabile. Pare che, per averla vinta sul governo nazionale di Renzi e di Del Rio, bisogna “sfoderare gli attributi”. Staremo a vedere.

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  5. RENZI e il PD,insieme a NCD di ALFANO,hanno deciso di riorganizzare i PORTI in 15 Autorità di Sistema Portuale, i cui centri decisionali strategici hanno sedi nelle realtà maggiori,ovvero nei porti definiti CORE dalla Comunità Europea. I CORE sono GENOVA, LA SPEZIA, LIVORNO, CIVITAVECCHIA, NAPOLI, CAGLIARI, PALERMO, CATANIA, BARI, TARANTO, ANCONA , RAVENNA, VENEZIA, TRIESTE e infine GIOIA TAURO con Crotone, Corigliano Calabro, Taureana di Palmi, Villa San Giovanni, Reggio Calabria, Milazzo, Tremestieri e Messina. I porti CORE debbono rispettare una serie di stringenti criteri EU, infatti inizialmente erano 11, c’era GIOIA ma non PALERMO,esclusa per errore, AUGUSTA fu inclusa dopo il regolamento EU e poi sostituita(chissà perché) da CATANIA

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  6. RENZI e il PD,insieme a NCD di ALFANO,hanno deciso di riorganizzare i PORTI in 15 Autorità di Sistema Portuale, i cui centri decisionali strategici hanno sedi nelle realtà maggiori,ovvero nei porti definiti CORE dalla Comunità Europea. I CORE sono GENOVA, LA SPEZIA, LIVORNO, CIVITAVECCHIA, NAPOLI, CAGLIARI, PALERMO, CATANIA, BARI, TARANTO, ANCONA , RAVENNA, VENEZIA, TRIESTE e infine GIOIA TAURO con Crotone, Corigliano Calabro, Taureana di Palmi, Villa San Giovanni, Reggio Calabria, Milazzo, Tremestieri e Messina. I porti CORE debbono rispettare una serie di stringenti criteri EU, infatti inizialmente erano 11, c’era GIOIA ma non PALERMO,esclusa per errore, AUGUSTA fu inclusa dopo il regolamento EU e poi sostituita(chissà perché) da CATANIA

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  7. Fornisco sia il link delle 15 Autorità per vedere gli accorpamenti http://www.themeditelegraph.com/it/transport/ports/2016/01/21/ecco-nuove-autorita-portuali-italiane-elenco-completo-sZXXcZg7KceWSqgDBWItFP/index.html e poi il link di INFORMARE, un blog internazionale, dove potete confrontare dei porti della rete CORE TEN-T i volumi di traffico 2011-2013 presi a riferimento dalla EU. MESSINA non c’è, come pure CATANIA, a dire il vero negli 11 iniziali non c’era nemmeno NAPOLI, in Sicilia solo AUGUSTA, poi si disse che PALERMO fu esclusa per mero errore tecnico. http://www.informare.it/news/gennews/2015/20150456-Quali-porti-italiani-inclusi-core-TEN-T-dati-recenti.asp. RENZI fa il miracolo, trasforma i porti in CORE guardando i Sindaci.

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  8. Fornisco sia il link delle 15 Autorità per vedere gli accorpamenti http://www.themeditelegraph.com/it/transport/ports/2016/01/21/ecco-nuove-autorita-portuali-italiane-elenco-completo-sZXXcZg7KceWSqgDBWItFP/index.html e poi il link di INFORMARE, un blog internazionale, dove potete confrontare dei porti della rete CORE TEN-T i volumi di traffico 2011-2013 presi a riferimento dalla EU. MESSINA non c’è, come pure CATANIA, a dire il vero negli 11 iniziali non c’era nemmeno NAPOLI, in Sicilia solo AUGUSTA, poi si disse che PALERMO fu esclusa per mero errore tecnico. http://www.informare.it/news/gennews/2015/20150456-Quali-porti-italiani-inclusi-core-TEN-T-dati-recenti.asp. RENZI fa il miracolo, trasforma i porti in CORE guardando i Sindaci.

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  9. Ritengo, a mio modesto avviso che, i porti di Catania e/o Augusta sono in concorrenza con il porto di Messina, al contrario del porto di Gioia Tauro. Ma una costa è più che chiara : prima Gioia Tauro andava bene a TUTTI, dopo che l’Ing. Vincenzo Franza ha detto NO a Gioia T. tutti (o quasi) contro Gioia Tauro. Non ultimi il nuovi politi di Forza Italia, capitanati all’On. Genovese dicono NO, a questo punto è chiaro che ahimè l’On. Genovese Socio dei Sigg. Franza ha interessi e che interessi ….

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  10. Ritengo, a mio modesto avviso che, i porti di Catania e/o Augusta sono in concorrenza con il porto di Messina, al contrario del porto di Gioia Tauro. Ma una costa è più che chiara : prima Gioia Tauro andava bene a TUTTI, dopo che l’Ing. Vincenzo Franza ha detto NO a Gioia T. tutti (o quasi) contro Gioia Tauro. Non ultimi il nuovi politi di Forza Italia, capitanati all’On. Genovese dicono NO, a questo punto è chiaro che ahimè l’On. Genovese Socio dei Sigg. Franza ha interessi e che interessi ….

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  11. Con politici insignificanti vi resta solo la disperazione. Gli attributi sono ben altra cosa….

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  12. Con politici insignificanti vi resta solo la disperazione. Gli attributi sono ben altra cosa….

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