Se il no al Ponte ci fa somigliare all' ultimo giapponese in una guerra che non c'è

Se il no al Ponte ci fa somigliare all’ ultimo giapponese in una guerra che non c’è

Rosaria Brancato

Se il no al Ponte ci fa somigliare all’ ultimo giapponese in una guerra che non c’è

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domenica 13 Novembre 2016 - 07:03

Sono stata no pontista per oltre 20 anni, non per passione ma per disincanto. Adesso, di fronte ad una Messina arida, povera, di fronte all'esodo di intere generazioni penso che dovremmo affrontare l'argomento in modo laico e fare alcune riflessioni.

Premessa: credere a quanto dice Renzi sul Ponte, in piena campagna referendaria, è come credere che Babbo Natale entri dal camino di casa e ci porti i doni sul serio.

Fino al 5 dicembre considero quelle dichiarazioni alla stregua della quattordicesima ai pensionati, del taglio alle tasse e alla cellulite, dell’abolizione definitiva dell’Imu e della sfortuna ed al fatto che se vince il sì saremo tutti belli, alti, giovani, biondi e con gli occhi azzurri.

Detto questo penso invece che, dopo 30 anni, sia il caso di affrontare in modo laico il tema del Ponte sullo Stretto.

Infatti è pur vero che Babbo Natale non esiste con la pancia, la barba bianca, la slitta, ma i doni sotto l’albero arrivano realmente

Sono stata una no pontista convinta, non tanto per passione quanto per disincanto. Più che la tutela degli uccelli migratori mi spaventava la posa della prima pietra. Ho sempre pensato che dopo la prima pietra, nella Messina delle incompiute, avrebbero messo la decima e la centesima pietra ma poi la cosa si sarebbe fermata lì per i secoli dei secoli lasciandoci la città come un cantiere aperto.

Amo la cartolina dello Stretto senza il Ponte, con il pilone che svetta a Torre Faro tra cielo e mare, ma amo ancora di più la mia terra e mi si spezza il cuore a vederla morire anno per anno.

Ho partecipato ai cortei no ponte degli anni ‘90 più da ambientalista che da cronista ed oltre 20 anni fa le mie migliori litigate le ho fatte con Enzo Garofalo, si pontista convinto da sempre. Temo le infiltrazioni mafiose oggi come allora, ma mi fa più terrore sapere che nei 30 anni di no al Ponte Messina ha perso 40 mila persone andate via per lavoro, per studio, per vivere o sopravvivere. In quasi 30 anni ho girato il mondo ed ho visto miriadi di ponti e terre felici e ricche di infrastrutture. Ogni volta che tornavo da questi viaggi Messina era sempre più irraggiungibile, sempre più isolata. Ogni volta un treno un meno, una nave in meno, una Metromare in meno, un disagio in più.

Rientrando da Roma, a fine settembre, a causa dello sciopero Alitalia sono stata costretta a prendere un treno che arriva a Villa San Giovanni in un orario normale per il resto del mondo ma non per le Ferrovie. Giunta a Villa, insieme a decine di messinesi, siamo scesi correndo dal vagone, con trolley, valigie, borsoni, inciampando sulle scale mobili della stazione, rischiando la vita lungo il percorso per non finire sotto auto e tir. Come una folla che scappa da un disastro siamo arrivati tutti senza fiato alla biglietteria della Caronte, abbiamo pagato 2.50 a persona e sempre correndo siamo saliti a bordo della nave,valigie, trolley, borsoni in mano, per poi arrancare sulle ripide scale. Abbiamo toccato suolo mezz’ora dopo,zig-zagando tra gas di scarico di camion e tir. Finalmente a casa.

E mi sono detta: ma davvero il problema di Messina è il Ponte?

O piuttosto con la scusa che siamo contrari al Ponte ci hanno fatto crogiolare nella nostra antistoricità e ci hanno fregato lasciandoci nel Pleistocene delle infrastrutture?

Nei giorni scorsi 16 associazioni hanno organizzato una conferenza stampa per ribadire la loro posizione favorevole all’opera. Dopo decenni di battaglie ci siamo ritrovati con un pugno di mosche in mano e con l’amaro in bocca nel vedere i nostri figli che vanno via. Così ho fatto alcune riflessioni che voglio condividere con i lettori di Tempostretto. Non ho la verità in tasca, ma del resto nessuno ce l’ha.

1)Dicevamo no al Ponte sì alle infrastrutture- 20 anni dopo non hanno fatto né l’uno né le altre. Non ci hanno fatto neanche le opere di compensazione. Entriamo nel terzo millennio con lo stato delle infrastrutture di stampo medievale.

2)Il mondo è pieno di Ponti che uniscono perché il nostro divide? Dal Giappone all’America dall’Inghilterra alla Francia i ponti uniscono e persino noi messinesi, in veste di turisti, non resistiamo alla tentazione delle foto di rito. Li costruiscono in un centesimo del tempo che noi abbiamo utilizzato per avversarli. Il ponte, come concetto e come opera è nato per unire, invece solo a Messina divide.

3)Il Ponte porta la mafia- Questa frase è la resa alla mafia. Dire che non dobbiamo fare il Ponte perché le cosche ci metterebbero le mani sopra equivale a considerarci impotenti di fronte alla mafia e a ritenere inutili 30 anni di lotta per la legalità. Se nel 2016 riteniamo che lo Stato, la giustizia, le forze dell’ordine, non possano far nulla allora tanto vale chiudere la Sicilia. Questo discorso vale per la mafia ma anche per la corruzione. E’ come non aprire un negozio per timore che ti chiedano il pizzo. Apri il negozio e quando viene il mafioso gli fai trovare i carabinieri. Questo ci hanno insegnato 30 anni di lotta alla mafia.

4)Il Ponte devasta il paesaggio- Forse mi sono persa qualcosa ma non mi sembra che in alternativa al Ponte qualcuno in questo quarto di secolo abbia difeso il paesaggio e abbia reso Messina come Rimini, Barcellona di Spagna, le Baleari. Vedo solo una costa abbandonata ai liquami, al dissesto, alla sporcizia. Non ne abbiamo fatto né oasi né zona turistica. Da Maregrosso a Faro passando per la zona falcata, la passeggiata a mare e la Fiera non abbiamo brillato per valorizzazione delle risorse.

5)Il Ponte non porta sviluppo- Anche in questo caso mi sono persa qualcosa. Siamo terra arida e senza lavoro. Che opportunità abbiamo dato ai nostri figli dicendo no a migliaia di euro di risorse? Mentre altrove autostrade del mare e dei cieli, corridoi europei, porti, ferrovie, infrastrutture di ogni genere portano lavoro e sviluppo noi siamo gli ultimi giapponesi che non sanno che la guerra è finita.

Abbiamo detto no ai cantieri del ponte, ma non se ne sono aperti di nessun altro genere, abbiamo detto no ai lavori pubblici e non ce ne sono stati di altro genere, abbiamo detto di no ad un fiume di risorse, ai posti di lavoro. E siamo diventati deserto.

L’altro giorno mio figlio ha detto che è contrario al Ponte. Ha 21 anni, esattamente quanti io ne ho passati a dire no. In questi 21 anni la mia terra non è stata arricchita dal mio no. Lui dice no perché da giovani il tempo non sembra così veloce, pensi di possederlo e di guidarlo. Io, inizio a pensare che il Babbo Natale che ha annunciato Renzi non esiste ma ai nostri nipoti qualcosa sotto l’albero di più concreto di treni preistorici, autostrade colabrodo, traghetti che dismettono e un’Italia sempre più lontana, dovremmo metterlo prima o poi.

Se non questo Natale almeno uno dei prossimi 30.

Rosaria Brancato

72 commenti

  1. Articolo stupendo. Grazie a chi ha il coraggio di cambiare idea. chapeau

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  2. Articolo stupendo. Grazie a chi ha il coraggio di cambiare idea. chapeau

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  3. Io invece penso che PRIMA andrebbe potenziata ed efficientata la rete di trasporti che serve l’Area dello Stretto, alfine di rendere agevole (e non un impresa!) i collegamenti aereo-ferroviari da e per il continente. Non comprendo perché arrivare al Tito Minniti da Messina voglia dire rinunciare all’aliscafo (come era prima, nello scorso secolo). Infine, ritengo che col potenziamento della rete di trasporti si possano creare, REALMENTE, nuovi posti di lavoro. SENZA PONTE.

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  4. Io invece penso che PRIMA andrebbe potenziata ed efficientata la rete di trasporti che serve l’Area dello Stretto, alfine di rendere agevole (e non un impresa!) i collegamenti aereo-ferroviari da e per il continente. Non comprendo perché arrivare al Tito Minniti da Messina voglia dire rinunciare all’aliscafo (come era prima, nello scorso secolo). Infine, ritengo che col potenziamento della rete di trasporti si possano creare, REALMENTE, nuovi posti di lavoro. SENZA PONTE.

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  5. UNA SEMPLICE DOMANDA : PERCHE’ GLI IMPRENDITORI PRIVATI (ITALIANI E NON) NON HANNO MESSO MANO AL PORTAFOGLIO E DATO (LORO) I SOLDI NECESSARI A FINANZIARE OOPERATIVAMENTE LA REALIZZAZIONE CONCRETA DELL’IMPRESA, ASPETTANDO, INVECE, DE FACTO, CHE FOSSE (COME AL SOLITO) LO STATO ITALIANO A FARLO ???
    LEI SE LO E’ MAI CHIESTA ?

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  6. UNA SEMPLICE DOMANDA : PERCHE’ GLI IMPRENDITORI PRIVATI (ITALIANI E NON) NON HANNO MESSO MANO AL PORTAFOGLIO E DATO (LORO) I SOLDI NECESSARI A FINANZIARE OOPERATIVAMENTE LA REALIZZAZIONE CONCRETA DELL’IMPRESA, ASPETTANDO, INVECE, DE FACTO, CHE FOSSE (COME AL SOLITO) LO STATO ITALIANO A FARLO ???
    LEI SE LO E’ MAI CHIESTA ?

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  7. Edoardo Castiglia 13 Novembre 2016 08:22

    E’ il titolo del tema che è sbagliato. Il tema era ed è l’attraversamento stabile dello S. (oltre che la realizzazione di tutte le strutture ed infrastrutture mancanti, fatte male, male indirizzate e mal gestite). Lo dico da idealSIpontista sin da giovane quando ho visto i modellini sul tema e nell’occasione ho scelto il piu’ affascinante; lo dico da NOpontista allorquando nel 2002 ho scoperto il vuoto dietro l’ideale che avevo abbracciato, lo dico adesso: il tema è dotare il territorio di strutture ed infrastruture che siano funzionali e finalizzate allo sviluppo. Che vi sia ANCHE la possibilità di un attraversamento stabile dello stretto sarebbe senz’altro utile. il battersi tra NO e SI sul ponte invece offusca la vista e l’intelletto.

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  8. Edoardo Castiglia 13 Novembre 2016 08:22

    E’ il titolo del tema che è sbagliato. Il tema era ed è l’attraversamento stabile dello S. (oltre che la realizzazione di tutte le strutture ed infrastrutture mancanti, fatte male, male indirizzate e mal gestite). Lo dico da idealSIpontista sin da giovane quando ho visto i modellini sul tema e nell’occasione ho scelto il piu’ affascinante; lo dico da NOpontista allorquando nel 2002 ho scoperto il vuoto dietro l’ideale che avevo abbracciato, lo dico adesso: il tema è dotare il territorio di strutture ed infrastruture che siano funzionali e finalizzate allo sviluppo. Che vi sia ANCHE la possibilità di un attraversamento stabile dello stretto sarebbe senz’altro utile. il battersi tra NO e SI sul ponte invece offusca la vista e l’intelletto.

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  9. Bell’articolo, suscita pensieri contrastanti e voglia di cambiare idea su quel NO ormai quasi secolare. Ma continuo a non crederci. Lo stato dovrebbe fare qualcosa per migliorare il trasporto sullo stretto? lo stesso stato che continua a far arricchire i privati abbandonando qualsiasi forma di concorrenza con loro? passo lo stretto da anni pagando soldoni ed ogni volta mi chiedo perché le caronti vanno avanti ed indietro a ritmo forsennato mentre le FFSS sono ferme! Stato, compra 20 navi ed armale; darai lavoro a vita ad almeno 2000 famiglie messinesi e garantirai un attraversamento stabile con minimi tempi di attesa fai una bella strada dal porto a tramestieri ed hai tolto i TIR dalla città. avrai speso poco e rovinato nulla

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  10. Bell’articolo, suscita pensieri contrastanti e voglia di cambiare idea su quel NO ormai quasi secolare. Ma continuo a non crederci. Lo stato dovrebbe fare qualcosa per migliorare il trasporto sullo stretto? lo stesso stato che continua a far arricchire i privati abbandonando qualsiasi forma di concorrenza con loro? passo lo stretto da anni pagando soldoni ed ogni volta mi chiedo perché le caronti vanno avanti ed indietro a ritmo forsennato mentre le FFSS sono ferme! Stato, compra 20 navi ed armale; darai lavoro a vita ad almeno 2000 famiglie messinesi e garantirai un attraversamento stabile con minimi tempi di attesa fai una bella strada dal porto a tramestieri ed hai tolto i TIR dalla città. avrai speso poco e rovinato nulla

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  11. FINALMENTE UN’ALTRA CHE SI E’SVEGLIATA!!
    Mi domando, IO che sono favorevole al Ponte da sempre e che ho avuto la fortuna di visitare 34 Paesi nel mondo dove la realizzazione dei Ponti non viene messa in discussione, non fosse stata costretta a prendere il treno e la relativa TRANSUMANZA cui sono stati costretti, per decenni, pendolari, turisti vari e merci, avrebbe cambiato idea?
    Chi ancora oggi dice no al Ponte è una palla al piede per Messina e per tutto il Sud! La Turchia sta realizzando un sistema infrastrutturale gigantesco che, quando completato, ci farà sembrare terzo mondo. Hanno realizzato quattro Ponti, un tunnel e un’altro ponte dei record in progettazione, ELIMINANDO l’obsoleto uso del traghetto!
    BENVENUTA TRA I GIUSTI!

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  12. FINALMENTE UN’ALTRA CHE SI E’SVEGLIATA!!
    Mi domando, IO che sono favorevole al Ponte da sempre e che ho avuto la fortuna di visitare 34 Paesi nel mondo dove la realizzazione dei Ponti non viene messa in discussione, non fosse stata costretta a prendere il treno e la relativa TRANSUMANZA cui sono stati costretti, per decenni, pendolari, turisti vari e merci, avrebbe cambiato idea?
    Chi ancora oggi dice no al Ponte è una palla al piede per Messina e per tutto il Sud! La Turchia sta realizzando un sistema infrastrutturale gigantesco che, quando completato, ci farà sembrare terzo mondo. Hanno realizzato quattro Ponti, un tunnel e un’altro ponte dei record in progettazione, ELIMINANDO l’obsoleto uso del traghetto!
    BENVENUTA TRA I GIUSTI!

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  13. Ma lo stato preferisce mantenere vivo il Ponte per farne un manifesto utile soltanto a fare propaganda elettorale al potente di turno. Evidentemente la strategia paga dal momento che anche i più accessi nopontisti come te, cara Rosaria, alla fine cedono le armi, presi dallo sconforto. Ma attenti! Rosaria come tanti altri ha accettato l’idea del ponte non come soluzione migliore ma come male minore … e questa mentalità porta sempre più in basso. Prendiamo esempio dai maestri birrai di Messina. SI faccia qualcosa subito, ma soprattutto si faccia, se no messina è morta davvero.

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  14. Ma lo stato preferisce mantenere vivo il Ponte per farne un manifesto utile soltanto a fare propaganda elettorale al potente di turno. Evidentemente la strategia paga dal momento che anche i più accessi nopontisti come te, cara Rosaria, alla fine cedono le armi, presi dallo sconforto. Ma attenti! Rosaria come tanti altri ha accettato l’idea del ponte non come soluzione migliore ma come male minore … e questa mentalità porta sempre più in basso. Prendiamo esempio dai maestri birrai di Messina. SI faccia qualcosa subito, ma soprattutto si faccia, se no messina è morta davvero.

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  15. Lei si è mai chiesto perchè siamo cosi stupidi da pagare per tutte le opere infrastrutturali che realizzano al Nord Italia?

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  16. Lei si è mai chiesto perchè siamo cosi stupidi da pagare per tutte le opere infrastrutturali che realizzano al Nord Italia?

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  17. Perchè gli Aliscafi quando il mare è incazzato NON VIAGGIANO e non sono disponibili e affidabili 24h al giorno come il treno. Forse Lei non sa che con la realizzazione del Ponte era prevista la “Metropolitana dello Stretto” che avrebbe collegato, di continuo Messina fino all’aeroporto!

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  18. Il ponte è business.Il movimento terra altrettanto.Le consulenze e gli appalti lo stesso.I progetti le varianti, le controvarianti.Un flusso immane di soldi che alimentano il malaffare prima ancora di cominciare a lavorare. Ce lo diciamo con schiettezza?Con un decimo dell investimento previsto riusciremmo a garantite trasporti pubblici nello stretto per 20 anni con una frequenza di ogni 15 minuti. Mezzi veloci e non. C è bisogno che lo dico io?i politici non lo sanno.? Non ci arrivano?In tutto il mondo si realizza con celerità qualsiasi opera nell interesse della collettività. A Messina pi fari un mossu i svinculu divintammu ridiculi. E a prima scossa i terremotu lo chiuderanno definitivamente..e ittammu un mari i soddi pi niente.

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  19. Perchè gli Aliscafi quando il mare è incazzato NON VIAGGIANO e non sono disponibili e affidabili 24h al giorno come il treno. Forse Lei non sa che con la realizzazione del Ponte era prevista la “Metropolitana dello Stretto” che avrebbe collegato, di continuo Messina fino all’aeroporto!

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  20. Il ponte è business.Il movimento terra altrettanto.Le consulenze e gli appalti lo stesso.I progetti le varianti, le controvarianti.Un flusso immane di soldi che alimentano il malaffare prima ancora di cominciare a lavorare. Ce lo diciamo con schiettezza?Con un decimo dell investimento previsto riusciremmo a garantite trasporti pubblici nello stretto per 20 anni con una frequenza di ogni 15 minuti. Mezzi veloci e non. C è bisogno che lo dico io?i politici non lo sanno.? Non ci arrivano?In tutto il mondo si realizza con celerità qualsiasi opera nell interesse della collettività. A Messina pi fari un mossu i svinculu divintammu ridiculi. E a prima scossa i terremotu lo chiuderanno definitivamente..e ittammu un mari i soddi pi niente.

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  21. Articolo ineccepibile e lungimirante.. Il nopontismo integralista è stato per anni la rovina della Sicilia.. Il mondo nel frattempo si è attrezzato con tutte le vie di comunicazione possibili ed immaginabili, e noi a guardare, l’Europa viaggia a velocità tripla, e noi con i treni a vapore!! Interessante l’esperienza che hai provato nel l’attraversamento dello stretto in treno ! Da fare provare a chiunque sostenga che il ponte non serve.. Ogni giorno però.

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  22. Articolo ineccepibile e lungimirante.. Il nopontismo integralista è stato per anni la rovina della Sicilia.. Il mondo nel frattempo si è attrezzato con tutte le vie di comunicazione possibili ed immaginabili, e noi a guardare, l’Europa viaggia a velocità tripla, e noi con i treni a vapore!! Interessante l’esperienza che hai provato nel l’attraversamento dello stretto in treno ! Da fare provare a chiunque sostenga che il ponte non serve.. Ogni giorno però.

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  23. Commento inutile, vecchio, trito e ritrito !!! È tutto già finanziato da Anas ed RFI, con questo ragionamento, siamo al punto in cui siamo, per colpa di gente cieca e sorda come lei !! Senza collegamento stabile RFI non caccia una lira per i treni in sicilia, che servirebbero solo a qualche nostalgico, per farsi un giro sulle ferrovie borboniche.. I ponti a questo servono, ad unire, a collegare, a far sì che gli scambi commerciali possano incrementare. Tutto il mondo l’ha capito, meno che le menti “semplici” di alcuni siciliani !!!

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  24. Commento inutile, vecchio, trito e ritrito !!! È tutto già finanziato da Anas ed RFI, con questo ragionamento, siamo al punto in cui siamo, per colpa di gente cieca e sorda come lei !! Senza collegamento stabile RFI non caccia una lira per i treni in sicilia, che servirebbero solo a qualche nostalgico, per farsi un giro sulle ferrovie borboniche.. I ponti a questo servono, ad unire, a collegare, a far sì che gli scambi commerciali possano incrementare. Tutto il mondo l’ha capito, meno che le menti “semplici” di alcuni siciliani !!!

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  25. Perché ?? Noi non siamo Italia ??? Se lo stato (insieme ad RFI) spende 94 miliardi per l’alta velocità in Italia, chi lo dovrebbe finanziare il ponte ?!?! Tav in Val di Susa, variante di valico, tav MI VE, tav NA BA, terzo valico del giovi, nuovo tunnel del Brennero, solo per dirne alcune, chi le paga, i privati ? Svegliaaaaaa!!! Il ponte è un nostro diritto, ed in qualsiasi altra nazione al mondo sarebbe già stato fatto !!!

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  26. Perché ?? Noi non siamo Italia ??? Se lo stato (insieme ad RFI) spende 94 miliardi per l’alta velocità in Italia, chi lo dovrebbe finanziare il ponte ?!?! Tav in Val di Susa, variante di valico, tav MI VE, tav NA BA, terzo valico del giovi, nuovo tunnel del Brennero, solo per dirne alcune, chi le paga, i privati ? Svegliaaaaaa!!! Il ponte è un nostro diritto, ed in qualsiasi altra nazione al mondo sarebbe già stato fatto !!!

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  27. A proposito di infiltrazioni mafiose e/o corruzione: la Sig.ra Brancato si è accorta dell’arresto di due manager della Salini spa (cordata Impregilo), proprio quelli responsabili della realizzazione del Ponte?

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  28. A proposito di infiltrazioni mafiose e/o corruzione: la Sig.ra Brancato si è accorta dell’arresto di due manager della Salini spa (cordata Impregilo), proprio quelli responsabili della realizzazione del Ponte?

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  29. Ho pensato meglio di no,ripiego su un saggio di un editore che tu conosci,Francesco Purpura della Trinacria,MITI E LEGGENDE,adesso nella libreria di mia figlia per prolungare il filo educativo con i miei nipotini padani. Lo Stretto è tra i miti dell’Umanità,ricordarti che Madre Natura può perdere la pazienza,come Giove con la giovane e irrequieta ninfa CARIDDI,figlia di Nettuno,che per punizione scaraventò dove vorremmo costruire il ponte,perché potesse soddisfare la sua insaziabile golosità ingoiando il mare dello Stretto,che poi vomitava,creando pericolosissimi vortici. Ci proponi la suggestione del PONTE come un cantiere-terremoto infinito per non far partire qualche giovane ingegnere che si occuperà soltanto di espropri. NO PONTE grazie

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  30. Ho pensato meglio di no,ripiego su un saggio di un editore che tu conosci,Francesco Purpura della Trinacria,MITI E LEGGENDE,adesso nella libreria di mia figlia per prolungare il filo educativo con i miei nipotini padani. Lo Stretto è tra i miti dell’Umanità,ricordarti che Madre Natura può perdere la pazienza,come Giove con la giovane e irrequieta ninfa CARIDDI,figlia di Nettuno,che per punizione scaraventò dove vorremmo costruire il ponte,perché potesse soddisfare la sua insaziabile golosità ingoiando il mare dello Stretto,che poi vomitava,creando pericolosissimi vortici. Ci proponi la suggestione del PONTE come un cantiere-terremoto infinito per non far partire qualche giovane ingegnere che si occuperà soltanto di espropri. NO PONTE grazie

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  31. 1) Cara ROSARIA l’editoriale stuzzica ad intervenire, stavo per farlo sciorinando numeri per impressionarti, impaurirti, quelli del ponte dello stretto di Akashi, interessato durante la costruzione da un sisma 6,8 Richter, quando già erano state issate le 2 torri alte 300 metri, che non subirono danneggiamenti estremi ma la torre sud si spostò di 120 cm. Ricordarti che lo Stretto è il fulcro di tre placche continentali, ognuna con un proprio movimento che le porta a scontrarsi, infatti spingono la lingua terminale di quella africana a conficcarsi sotto quella continentale, da qui i terremoti di cui siamo testimoni inerti. Ricordarti che i giapponesi non hanno MAI chiarito perché cancellarono dal progetto iniziale il traffico ferroviario.

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  32. 1) Cara ROSARIA l’editoriale stuzzica ad intervenire, stavo per farlo sciorinando numeri per impressionarti, impaurirti, quelli del ponte dello stretto di Akashi, interessato durante la costruzione da un sisma 6,8 Richter, quando già erano state issate le 2 torri alte 300 metri, che non subirono danneggiamenti estremi ma la torre sud si spostò di 120 cm. Ricordarti che lo Stretto è il fulcro di tre placche continentali, ognuna con un proprio movimento che le porta a scontrarsi, infatti spingono la lingua terminale di quella africana a conficcarsi sotto quella continentale, da qui i terremoti di cui siamo testimoni inerti. Ricordarti che i giapponesi non hanno MAI chiarito perché cancellarono dal progetto iniziale il traffico ferroviario.

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  33. vorrei dire un’ultima cosa. Tutti stiamo dissertando da anni sul tema, che effettivamente è appassionante e penso che ambo le parti abbiano una consistente parte di ragione. Ma recentemente sono stato all’estero per un tour normandia, belgio olanda. Quasi tutti mi chiedevano la provenienza ed io rispondevo “Sicilia” (anche se abito al nord da tanto tempo); tanti si aprivano in un grande sorriso decantando posti come palermo, taormina, piazza armerina le egadi siracusa, segesta la valle dei templi. ma poi il sorriso si trasformava in un triste monito “Non ci tornerò perché non capisco la disorganizzazione, la spazzatura, la confusione, il traffico, la sporcizia, i musei chiusi, ecc. ecc” E TUTTO QUESTO COL PONTE NON C’ENTRA NULLA!

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  34. vorrei dire un’ultima cosa. Tutti stiamo dissertando da anni sul tema, che effettivamente è appassionante e penso che ambo le parti abbiano una consistente parte di ragione. Ma recentemente sono stato all’estero per un tour normandia, belgio olanda. Quasi tutti mi chiedevano la provenienza ed io rispondevo “Sicilia” (anche se abito al nord da tanto tempo); tanti si aprivano in un grande sorriso decantando posti come palermo, taormina, piazza armerina le egadi siracusa, segesta la valle dei templi. ma poi il sorriso si trasformava in un triste monito “Non ci tornerò perché non capisco la disorganizzazione, la spazzatura, la confusione, il traffico, la sporcizia, i musei chiusi, ecc. ecc” E TUTTO QUESTO COL PONTE NON C’ENTRA NULLA!

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  35. Povera Messina,il ponte era l’unica possibilitá concreta di sviluppo.Il mondo si evolve,ovunque si costruiscono ponti che sono infrastrutture che evidentemente servono a qualcosa.Nello stretto,invece,ancora i ferry boats che vanno avanti e indietro come 100 anni fa! E con costi anche carissimi per traghettare e percorrere 3 soli km, se si pensa che per attraversare il ponte sul fiume Tago,a Lisbona in portogallo,si spende meno di 6 euro in un solo senso di percorrenza.Allo stesso modo un bus turistico paga un prezzo infinitamente più basso rispetto a quanto paga un bus per traghettare nello stretto.No ponte,no tutto e la cittá muore.

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  36. Povera Messina,il ponte era l’unica possibilitá concreta di sviluppo.Il mondo si evolve,ovunque si costruiscono ponti che sono infrastrutture che evidentemente servono a qualcosa.Nello stretto,invece,ancora i ferry boats che vanno avanti e indietro come 100 anni fa! E con costi anche carissimi per traghettare e percorrere 3 soli km, se si pensa che per attraversare il ponte sul fiume Tago,a Lisbona in portogallo,si spende meno di 6 euro in un solo senso di percorrenza.Allo stesso modo un bus turistico paga un prezzo infinitamente più basso rispetto a quanto paga un bus per traghettare nello stretto.No ponte,no tutto e la cittá muore.

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  37. Chi avesse voglia e”pazienza”potrebbe rintracciare e raccogliere i quasi cinquecento commenti che ho “consegnato” agli archivi di TempoStretto, per dimostrare l’assoluta “indispensabilità”della realizzazione del Ponte, quale unica realistica occasione di salvezza per la ns.amata città. Mi inchino alla onestà intellettuale di Rosaria,alla sua umiltà,segno di autentica intelligenza. Non altrettanto si può dire del ns.Sindaco e di fan come Mariedit,rimasti gli ultimi giapponesi.Per il bene della comunità sarebbe ora”mandarli a casa”ed eleggere idealmente a Sindaco della città finalmente una donna: Rosaria Brancato.

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  38. Chi avesse voglia e”pazienza”potrebbe rintracciare e raccogliere i quasi cinquecento commenti che ho “consegnato” agli archivi di TempoStretto, per dimostrare l’assoluta “indispensabilità”della realizzazione del Ponte, quale unica realistica occasione di salvezza per la ns.amata città. Mi inchino alla onestà intellettuale di Rosaria,alla sua umiltà,segno di autentica intelligenza. Non altrettanto si può dire del ns.Sindaco e di fan come Mariedit,rimasti gli ultimi giapponesi.Per il bene della comunità sarebbe ora”mandarli a casa”ed eleggere idealmente a Sindaco della città finalmente una donna: Rosaria Brancato.

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  39. Oltre che malinconia, noto un certo sarcasmo nelle parole dette, quello che poteva essere e non è stato, etc.. Fra le altre però mi colpisce la riflessione sulle incompiute. La Nostra sembra essere la regina per quanto riguarda le opere incomplete o terminate dopo anni (è inutile elencarle, le conosciamo tutti) e comunque non so se la realizzazione del ” ponte” possa essere la soluzione ai problemi di una città che langue, certo è, comunque, che da contrario “all’ opera”, sono dell’idea che ogni politico (davanti alla storia) ha una responsabilità di governo. E se fino ad oggi nessuno lo ha fatto,chissà, forse un motivo ci sarà.

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  40. Oltre che malinconia, noto un certo sarcasmo nelle parole dette, quello che poteva essere e non è stato, etc.. Fra le altre però mi colpisce la riflessione sulle incompiute. La Nostra sembra essere la regina per quanto riguarda le opere incomplete o terminate dopo anni (è inutile elencarle, le conosciamo tutti) e comunque non so se la realizzazione del ” ponte” possa essere la soluzione ai problemi di una città che langue, certo è, comunque, che da contrario “all’ opera”, sono dell’idea che ogni politico (davanti alla storia) ha una responsabilità di governo. E se fino ad oggi nessuno lo ha fatto,chissà, forse un motivo ci sarà.

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  41. Infatti i Giapponesi delle faglie se ne fregano essendo una terra fortemente ballerina e realizzano opere infrastrutturali grandiose. L’Akashi non ha subito danni con l’epicentro sotto le torri e i giapponesi non si sono scomposti, da progetto era lungo 1900 metri dopo il terremoto 1991 metri, molto semplice!
    Per quanto riguarda la ferrovia il Governo Giapponese decise nel 1985 di non realizzare binari sul ponte Akashi, non per problemi tecnico-costruttivi, ma semplicemente perché quella direttrice ferroviaria era ridondante e fu eliminata dal piano regolatore.

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  42. Infatti i Giapponesi delle faglie se ne fregano essendo una terra fortemente ballerina e realizzano opere infrastrutturali grandiose. L’Akashi non ha subito danni con l’epicentro sotto le torri e i giapponesi non si sono scomposti, da progetto era lungo 1900 metri dopo il terremoto 1991 metri, molto semplice!
    Per quanto riguarda la ferrovia il Governo Giapponese decise nel 1985 di non realizzare binari sul ponte Akashi, non per problemi tecnico-costruttivi, ma semplicemente perché quella direttrice ferroviaria era ridondante e fu eliminata dal piano regolatore.

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  43. Che cosa è stato smentito? Che nell’area dello stretto non esiste nessuna faglia? Chiediglielo ai 100000 morti del 1908!

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  44. Che cosa è stato smentito? Che nell’area dello stretto non esiste nessuna faglia? Chiediglielo ai 100000 morti del 1908!

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  45. Infatti con la centrale nucleare di Fukushima si è visto come sono capaci i giapponesi

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  46. Infatti con la centrale nucleare di Fukushima si è visto come sono capaci i giapponesi

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  47. Perchè spendere 8 miliardi di euro (tanto per cominciare) se consentendo la concorrenza nello Stretto fra compagnie di navigazione i tempi di percorrenza ed i costi per gli utenti si ridurrebbero sensibilmente? Ma come si sa di compagnia ce n’è una sola! E nessun governo, mai, ha intimato le FS a cambiare politica. E la nostra classe dirigente? Ci sarebbe di che investigare, per un giornale che faccia il suo mestiere

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  48. Perchè spendere 8 miliardi di euro (tanto per cominciare) se consentendo la concorrenza nello Stretto fra compagnie di navigazione i tempi di percorrenza ed i costi per gli utenti si ridurrebbero sensibilmente? Ma come si sa di compagnia ce n’è una sola! E nessun governo, mai, ha intimato le FS a cambiare politica. E la nostra classe dirigente? Ci sarebbe di che investigare, per un giornale che faccia il suo mestiere

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  49. sergio indelicato 13 Novembre 2016 18:58

    Solo i cretini non cambiano idea ma ritengo necessario fare alcune riflessioni sul tema.Prima di tutto se qualcuno mi descrive un solo rigo dell’economia moderna in cui si evince che le infrastrutture portano benessere e non viceversa sarei subito grato. Sulla ricaduta economica sarebbe bene rendere noto che il beneficio sulla mobilità ricadrebbe esclusivamente sul gommato e non altro in quanto per la morfologia della Calabria rendere i binari atti all’alta velocità costerebbe quanto fare il ponte. La ricaduta sul lavoro; ma quanti dei ns. lavoratori edili sono in grado di lavorare quelle altezze e su lavori così specializzati.In ultimo suggerirei di fare, come faccio ogni settimana da 30 anni, un giro per le strade della Sicilia e poi…..

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  50. sergio indelicato 13 Novembre 2016 18:58

    Solo i cretini non cambiano idea ma ritengo necessario fare alcune riflessioni sul tema.Prima di tutto se qualcuno mi descrive un solo rigo dell’economia moderna in cui si evince che le infrastrutture portano benessere e non viceversa sarei subito grato. Sulla ricaduta economica sarebbe bene rendere noto che il beneficio sulla mobilità ricadrebbe esclusivamente sul gommato e non altro in quanto per la morfologia della Calabria rendere i binari atti all’alta velocità costerebbe quanto fare il ponte. La ricaduta sul lavoro; ma quanti dei ns. lavoratori edili sono in grado di lavorare quelle altezze e su lavori così specializzati.In ultimo suggerirei di fare, come faccio ogni settimana da 30 anni, un giro per le strade della Sicilia e poi…..

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  51. Sarò cretino
    Sarò vecchio
    Sarò tutto ciò che in tanti ‘furbi e svegli’ hanno scritto nei commenti precedenti

    Ma sono e sarò contrario al ponte, opera inutile.

    Gentilmente, chiunque parli di ‘sviluppi economici’ del territorio, mi rispondete mettendo un link ad una pubblicazione che ne riporti la significatività? Ah già, non esiste. E se esiste è fatta su stime di crescita del 3% di PIL annuo, roba che non si registra dagli anni 60.

    Tutti gli expat Siciliani che vivono in giro hanno sviluppato competenze straordinarie, per quale motivo dovrebbero tornare in Sicilia? perchè c’è un pezzo di ferro che collega due pezzi di deserto?

    Ma fatela finita

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  52. Sarò cretino
    Sarò vecchio
    Sarò tutto ciò che in tanti ‘furbi e svegli’ hanno scritto nei commenti precedenti

    Ma sono e sarò contrario al ponte, opera inutile.

    Gentilmente, chiunque parli di ‘sviluppi economici’ del territorio, mi rispondete mettendo un link ad una pubblicazione che ne riporti la significatività? Ah già, non esiste. E se esiste è fatta su stime di crescita del 3% di PIL annuo, roba che non si registra dagli anni 60.

    Tutti gli expat Siciliani che vivono in giro hanno sviluppato competenze straordinarie, per quale motivo dovrebbero tornare in Sicilia? perchè c’è un pezzo di ferro che collega due pezzi di deserto?

    Ma fatela finita

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  53. Rispondo volentieri ad A.Calabrò ed ai tanti lettori, vittime più o meno ignare di una “scientifica” falsa propaganda falsa elaborata e “pagata” da una potente lobby NoPonte.

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  55. … tranne che nei giorni di scirocco o dopo scosse di terremoto, naturalmente.

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  57. Probabilmente lei ha semplicemente la mente offuscata !! Definire un pezzo di ferro un gioiello dell’ingegneria mondiale, la dice lunga su quanto vale il suo commento.. Due pezzi di deserto, un territorio con oltre 7 milioni di abitanti ?? mah !!! Se lei è siciliano o calabrese, probabilmente ha seri problemi. Se è originario di altre parti, allora non merita neanche risposta!! Per inciso, esiste uno studio di fattibilità economica ed impatto occupazionale, da parte dell’università Bocconi, che non ha propriamente interessi diretti sul l’opera, se lo vada a cercare, lo legga, si evolva, studi.. E magari rilegga le sue assurde dichiarazioni!!!

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  58. Probabilmente lei ha semplicemente la mente offuscata !! Definire un pezzo di ferro un gioiello dell’ingegneria mondiale, la dice lunga su quanto vale il suo commento.. Due pezzi di deserto, un territorio con oltre 7 milioni di abitanti ?? mah !!! Se lei è siciliano o calabrese, probabilmente ha seri problemi. Se è originario di altre parti, allora non merita neanche risposta!! Per inciso, esiste uno studio di fattibilità economica ed impatto occupazionale, da parte dell’università Bocconi, che non ha propriamente interessi diretti sul l’opera, se lo vada a cercare, lo legga, si evolva, studi.. E magari rilegga le sue assurde dichiarazioni!!!

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  59. Dal suo commento si capisce già quanto è preparato sull’argomento! Salini è Impregilo, non fa parte di una “cordata”. Poi mi spiega cosa c’entra l’arresto di due manager, presunti responsabili in altre situazioni, con il ponte !!! L’utilizzo scientifico di informazione deviante, atta solo a screditare il progetto ponte, è un esercizio abbastanza squallido !

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  60. Dal suo commento si capisce già quanto è preparato sull’argomento! Salini è Impregilo, non fa parte di una “cordata”. Poi mi spiega cosa c’entra l’arresto di due manager, presunti responsabili in altre situazioni, con il ponte !!! L’utilizzo scientifico di informazione deviante, atta solo a screditare il progetto ponte, è un esercizio abbastanza squallido !

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  61. Lei è distratto, o legge male, o semplicemente tanto superficiale da essere totalmente offuscato!! Innanzitutto se avesse avuto la lungimiranza di leggere il progetto, avrebbe appreso che il problema più grosso da affrontare nell’area dello stretto, non sono i terremoti, (i ponti sospesi di grande luce non hanno questo problema), ma il vento. Problema ampiamente risolto, dai proff. Zasso e Diana, responsabili della galleria del vento del politecnico di Milano, che hanno collaborato al progetto. In secondo, il costo del ponte è di 4 miliardi e non 8, soldi che la comunità europea finanzia SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per queste opere.. Ripeto, solo ed esclusivamente per i corridoi di collegamento per le reti TEN-T, di cui il ponte fa parte !!!

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  62. Lei è distratto, o legge male, o semplicemente tanto superficiale da essere totalmente offuscato!! Innanzitutto se avesse avuto la lungimiranza di leggere il progetto, avrebbe appreso che il problema più grosso da affrontare nell’area dello stretto, non sono i terremoti, (i ponti sospesi di grande luce non hanno questo problema), ma il vento. Problema ampiamente risolto, dai proff. Zasso e Diana, responsabili della galleria del vento del politecnico di Milano, che hanno collaborato al progetto. In secondo, il costo del ponte è di 4 miliardi e non 8, soldi che la comunità europea finanzia SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per queste opere.. Ripeto, solo ed esclusivamente per i corridoi di collegamento per le reti TEN-T, di cui il ponte fa parte !!!

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  63. Per concludere, continuare a parlare di traghettamento, quando sappiamo che l’AV non può arrivare in Sicilia senza collegamento stabile, è da pazzi ! FS ha ridotto al minimo le corse perché ogni anno ci rimette un sacco di soldi, e per un siciliano attraversare lo stretto in treno rappresenta un’esperienza a dir poco allucinante!! Il mondo va avanti, i traghetti appartengono al passato remoto!!

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  64. Per concludere, continuare a parlare di traghettamento, quando sappiamo che l’AV non può arrivare in Sicilia senza collegamento stabile, è da pazzi ! FS ha ridotto al minimo le corse perché ogni anno ci rimette un sacco di soldi, e per un siciliano attraversare lo stretto in treno rappresenta un’esperienza a dir poco allucinante!! Il mondo va avanti, i traghetti appartengono al passato remoto!!

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  65. Effettivamente si sentiva la mancanza di un commento “illuminante” come il suo !! Ma a lei qualcuno ha riferito che il finanziamento previsto per il ponte arriva dall’Europa e può essere utilizzato solo per quello ? (Corridoi per le reti TEN-T).. Interessante poi l’idea dei trasporti pubblici nello stretto.. E i treni ??? I treni AV se non lo sa, non sono scomponibili, rinunciare al ponte, significa non avere mai AV e soprattutto AC ferroviaria, cioè dire, rinunciare a migliaia di posti di lavoro, e la possibilità di diventare una piattaforma importante per lo sdoganamento dei containers provenienti da Suez!!! Come dire, rinunciare al futuro per i ns figli, e rassegnarsi alla mediocrità dei perdenti!!

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  66. Effettivamente si sentiva la mancanza di un commento “illuminante” come il suo !! Ma a lei qualcuno ha riferito che il finanziamento previsto per il ponte arriva dall’Europa e può essere utilizzato solo per quello ? (Corridoi per le reti TEN-T).. Interessante poi l’idea dei trasporti pubblici nello stretto.. E i treni ??? I treni AV se non lo sa, non sono scomponibili, rinunciare al ponte, significa non avere mai AV e soprattutto AC ferroviaria, cioè dire, rinunciare a migliaia di posti di lavoro, e la possibilità di diventare una piattaforma importante per lo sdoganamento dei containers provenienti da Suez!!! Come dire, rinunciare al futuro per i ns figli, e rassegnarsi alla mediocrità dei perdenti!!

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  67. Rispondo a hermann solo perché il suo commento dà sostegno alla mia “teoria” del Ponte= tabù.Il tabù come è noto ai sociologi ed ai psicologici è per sua natura refrattario ai valori della ragione e del buon senso.Procura il”sangue agli occhi”e “semu ruvinati”. Infatti nella frase di hermann(non me ne voglia)ci son più incongruenze logiche e forzature dialettiche( falsità) di quante sono le parole.NESSUNO HA SOSTENUTO CHE NON ESISTE NESSUNA FAGLIA.Si è piuttosto dimostrato scientificamente che pur se FAGLIA dovesse provocare un terremoto superiore all’ottavo grado,le città di Me e R.C.”crollerebbero” e rimarrebbe solo.. il Ponte( X i soccorsi della P.C)Chiediamo ai 100mila morti della faglia?Non scomodiamo perfavor i morti:a faglia c’è,c’è

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  68. Rispondo a hermann solo perché il suo commento dà sostegno alla mia “teoria” del Ponte= tabù.Il tabù come è noto ai sociologi ed ai psicologici è per sua natura refrattario ai valori della ragione e del buon senso.Procura il”sangue agli occhi”e “semu ruvinati”. Infatti nella frase di hermann(non me ne voglia)ci son più incongruenze logiche e forzature dialettiche( falsità) di quante sono le parole.NESSUNO HA SOSTENUTO CHE NON ESISTE NESSUNA FAGLIA.Si è piuttosto dimostrato scientificamente che pur se FAGLIA dovesse provocare un terremoto superiore all’ottavo grado,le città di Me e R.C.”crollerebbero” e rimarrebbe solo.. il Ponte( X i soccorsi della P.C)Chiediamo ai 100mila morti della faglia?Non scomodiamo perfavor i morti:a faglia c’è,c’è

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  69. Sono qui ad attendere le pubblicazioni per la dimostrazione della sostenibilità economico-finanziaria del progetto

    Se mi cita “L’analisi costi benefici del progetto ponte dello stretto” la avverto che è basata su ipotesi meno che realistiche, sovrastimando gli effetti dei benefici (è stato dichiarato da loro, non da me)

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  70. Sono qui ad attendere le pubblicazioni per la dimostrazione della sostenibilità economico-finanziaria del progetto

    Se mi cita “L’analisi costi benefici del progetto ponte dello stretto” la avverto che è basata su ipotesi meno che realistiche, sovrastimando gli effetti dei benefici (è stato dichiarato da loro, non da me)

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  71. Il puntiglio e la ostentata informazione sulle cose della città e del…mondo di Mariedit, merita una immediata confutazione-smentita.La minaccia,preoccupazione”paura” del sisma e dello “Stretto ..fulcro di tre placche continentali” è stata autorevolmente è definitivamente smentita e distolta nelle piu accreditate sedi scientifiche internazionali.Sulla vicenda che dei giapponesi che non hanno MAI chiarito.. anche questo non risponde a verità:”il Governo Giapponese decise nel 1985 di non realizzare binari sul ponte Akashi,non per problemi tecnico-costruttivi,ma semplicemente perché quella direttrice ferroviaria era ridondante e fu eliminata dal piano regolatore”.

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  72. Il puntiglio e la ostentata informazione sulle cose della città e del…mondo di Mariedit, merita una immediata confutazione-smentita.La minaccia,preoccupazione”paura” del sisma e dello “Stretto ..fulcro di tre placche continentali” è stata autorevolmente è definitivamente smentita e distolta nelle piu accreditate sedi scientifiche internazionali.Sulla vicenda che dei giapponesi che non hanno MAI chiarito.. anche questo non risponde a verità:”il Governo Giapponese decise nel 1985 di non realizzare binari sul ponte Akashi,non per problemi tecnico-costruttivi,ma semplicemente perché quella direttrice ferroviaria era ridondante e fu eliminata dal piano regolatore”.

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