Bilancio di previsione 2016, diffidato il Consiglio comunale. Il copione è pronto a ripetersi

Bilancio di previsione 2016, diffidato il Consiglio comunale. Il copione è pronto a ripetersi

Danila La Torre

Bilancio di previsione 2016, diffidato il Consiglio comunale. Il copione è pronto a ripetersi

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giovedì 03 Novembre 2016 - 14:29

Come annunciato nei giorni scorsi, è arrivata la diffida del commissario ad acta. I consiglieri si preparano alla votazione del documento di programmazione, che anche questa volta sarà più un fatto politico che tecnico, con la riproposizione di uno schema già visto

Il Consiglio comunale avrà trenta giorni di tempo per approvare il bilancio di previsione 2016 . Come annunciato nei giorni scorsi, il commissario ad acta, Antonio Garofalo – che stamattina si aggirava nei corridoi di Palazzo Zanca insieme ai revisori Basile e Zingales – ha formalmente diffidato i consiglieri, dettando i tempi per l’adozione del documento di programmazione.

Il countdown inizierà a scattare dalla prima seduta in programma del Consiglio comunale, ovvero quella di martedì 8 novembre.

Lunedì scorso, il previsionale ha fatto la sua apparizione in commissione, ma si è trattato di un primo confronto tra i consiglieri e l’assessore al bilancio Luca Eller.

I rappresentanti del Civico Consesso saranno chiamati ad esprimersi anche sulla scorta delle relazione redatta dal Collegio dei revisori dei conti. Basile e Zingales hanno reso parere favorevole, ma non hanno mancato di evidenziare criticità e anomalie (vedi qui), prima tra tutte la mancata previsione delle misure indicate nel Piano di Riequilibrio Pluriennale. Resta poi, anche per il 2016, il nodo dei servizi a domanda individuale e quella copertura minima del 36% da parte dell’utenza prevista dalla legge che il Comune di Messina continua a non rispettare e che ha già comportato per l’ente una sanzione di oltre 2 milioni di euro.

Nei prossimi giorni, i consiglieri dovranno fare luce su questi ed altri aspetti evidenziati dai revisori dei conti nella loro relazione, anche se ormai la votazione del bilancio è diventato più un fatto politico che tecnico, con uno schema visto e rivisto: il centro-destra sempre pronto a sostenere gli atti finanziari presentati dalla giunta "per senso di responsabilità"; il Pd che fa opposizione, votando no a prescindere; Cambiamo Messina dal Basso che dice sì per “fede”; Sicilia Futura che da un alto attacca le politiche finanziarie dell’amministrazione Accorinti, dall’altra garantisce i numeri in Aula; Ncd che non ha una linea chiara né unitaria, con la Faranda che ha da tempo ha assunto una posizione molto critica e Crisafi raramente in Aula a supportare la capogruppo; e l’Udc che sfugge alle proprie responsabilità disertando i lavori d’aula. Insomma, il solito copione, che si ripeterà anche per il previsionale 2016.

Danila La Torre

2 commenti

  1. non cè nenti i pigghiari. Messina cloaca era e tale resta nei secoli dei secoli e cosi sia.

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  2. non cè nenti i pigghiari. Messina cloaca era e tale resta nei secoli dei secoli e cosi sia.

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