Messina e la lacrimazione del "Bambinello Gesù"

Messina e la lacrimazione del “Bambinello Gesù”

Claudio Staiti

Messina e la lacrimazione del “Bambinello Gesù”

Tag:

lunedì 20 Febbraio 2012 - 11:17

Giovedì 23 verrà esposto presso la Chiesa del Carmine, poi la S.S. Messa, l’offerta del cero votivo da parte del Presidente del Consiglio Comunale di Messina, Giuseppe Previti e il ritorno in processione del Bambinello Gesù nella Chiesa di Gesù e Maria delle Trombe che lo custodisce.

Ricorrono Giovedì 23 Febbraio ben 300 anni da quando avvenne il prodigio di un piccolo Gesù Bambino di cera che, a Messina nel 1712, a diverse riprese anche in anni successivi, versò lacrime. Quel pianto suscitò nella città e altrove una grande commozione: paragonabile alla commozione che suscitò, nell’agosto del 1953, il prodigio della Madonna delle Lacrime di Siracusa.

Dopo un regolare Processo Canonico, ordinato da S.E. Mons. Giuseppe Migliaccio, Arcivescovo del tempo (nel corso del quale furono ascoltati un gran numero di testimoni oculari), fu emanata una positiva sentenza del Tribunale Ecclesiastico, che, all’unanimità, riconobbe le predette lacrime vere e miracolose. Il miracolo delle lacrime di Gesù Bambino suscitò in Messina un grande risveglio di fede e un notevole rinnovamento della vita cristiana.

Successivamente, dal 1721 al 1860, il Senato di Messina, ogni anno, la mattina del 23 Febbraio, anniversario del miracoloso portento, tenne fede all’impegno, portandosi a visitare la Chiesa di San Gioacchino, offrendo un cero di venti libre. Il terremoto del 1908 distrusse la Chiesa di San Gioacchino, ma la custodia col S. Bambino rimase incolume e consegnata a Mons. Letterio D’Arrigo, Arcivescovo del tempo, che continuò, anche nella Cattedrale baraccata, a ricordare l’annuale ricorrenza e a celebrare solennemente, dal 23 al 25 febbraio 1912, il secondo centenario.

Fu lo stesso “Arcivescovo del terremoto” a volere che questa preziosa teca venisse custodita nella nuova chiesa di Gesù e Maria delle Trombe, situata a Messina in via San Giovanni Bosco (vicino alla Cattedrale Archimandritale del SS. Salvatore). Questa antica tradizione del “Bambinello di Padre Fabris” che ha lacrimato, continua ancora oggi grazie all’attuale rettore della chiesa, il carmelitano p. Andrea Buccheri, nonché parroco di “S. Maria del Carmine”, che, nella continuità, è impegnato a suscitare nel cuore dei messinesi questo antico culto.

Giovedì 23, nella ricorrenza dello straordinario evento, questo Bambinello (di appena 23 cm), custodito in una teca in metallo e vetro all’epoca realizzata dal noto orafo messinese Francesco Juvara (fratello maggiore del più famoso Filippo) verrà esposto all’attenzione dei fedeli presso la Chiesa del Carmine sin dalla mattina quando alle ore 10,00 si terrà un incontro con i giovani. Alle ore 18,00 si terrà la S.S. Messa presieduta dal Vicario Generale Mons. Carmelo Lupò e consegna del cero votivo da parte del Presidente del Consiglio Comunale di Messina, Giuseppe Previti. Seguirà, intorno alle 19,00, il ritorno in processione del Bambinello Gesù nella Chiesa di Gesù e Maria delle Trombe.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007