Dopo il sì di Renzi ricomincia la battaglia "secolare" tra i favorevoli e i contrari al Ponte

Dopo il sì di Renzi ricomincia la battaglia “secolare” tra i favorevoli e i contrari al Ponte

Rosaria Brancato

Dopo il sì di Renzi ricomincia la battaglia “secolare” tra i favorevoli e i contrari al Ponte

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mercoledì 28 Settembre 2016 - 22:01

Dopo le dichiarazioni del premier si è riacceso il dibattito tra i favorevoli ed i contrari al Ponte. E a Messina,mentre Accorinti si dice pronto a ricominciare la battaglia, i consiglieri di Forza Italia replicano minacciando nuovamente la sfiducia. E tra appelli per manifestare in piazza ed elenchi di incompiute è di nuovo scontro...

Dal 5 dicembre in poi, chiuse le urne del Referendum Costituzionale, sapremo se le dichiarazioni di Renzi a favore del Ponte rientrino tra gli spot per il sì oppure siano frutto di una riflessione ponderata. Visto il crescendo rossiniano degli annunci del premier è più probabile la prima ipotesi, ma nel frattempo si riapre il vecchio scontro tra favorevoli e contrari.

Le prime avvisaglie si erano registrate nei mesi scorsi quando il ministro Alfano, insieme al deputato messinese Enzo Garofalo ed agli esponenti Ncd della Sicilia hanno presentato un disegno di legge che riapre il capitolo Ponte sullo Stretto.

Ma le dichiarazioni di Renzi: “se siete pronti noi ci siamo” ai vertici della Impregilo,sia pure leggermente corrette 24 ore dopo a Rtl: “se il ponte diventa strumento per unire da Milano a Palermo e se questo percorso arriva dopo aver fatto la banda larga allora si può. Non ha una missione salvifica ma simbolica”.

Tanto basta per riaprire i cassetti i vecchi discorsi pro e contro e riaprire il fronte di battaglia.

Le reazioni a caldo le abbiamo già pubblicate, Garofalo annuncia che entro Natale i ddl sarà in Aula, mentre gli alleati,da Picciolo a Barbalace salutano con favore l’ipotesi e chiedono l’avvio di un confronto. Poi ci sono i sì con riserva, ovvero,fate prima e anche le infrastrutture,come CapitaleMessina.

Ma 24 ore dopo la battaglia,che sicuramente scandirà i tempi siciliani fino al 4 dicembre, è ricominciata.

Accorinti ha ripreso la maglietta NO PONTE, quella delle sue più grandi battaglie ed ha annunciato che darà filo da torcere a Renzi: “Messina si mobiliterà, abbiamo problemi gravissimi, spero che Renzi non stesse parlando sul serio”.

Il fronte affila le armi e la cosa più bizzarra è che il Pd, per decenni contrario al Ponte, adesso si trova ob torto collo schierato col premier.

L’occasione per sparare a zero contemporaneamente su Renzi e Crocetta è per il M5S troppo ghiotta: “100 mila posti di lavoro, un ponte nuovo nuovo per lo Stretto, pensioni maggiorate di 80 euro e tanti altri miracoli numerici da referendum sono già depositati nel cappello magico del presidente del Consiglio Renzi, avallato dal presidente della Regione Siciliana Crocetta che sostiene ‘non ci metteremo di traverso. Eppure occorrono 10 miliardi di euro per completare la rete viaria siciliana, ferma agli anni ’70; rete ferroviaria ferma all’anno zero, nessun investimento e tagli mostruosi.- scrivono i deputati siciliani,con la messinese Valentina Zafarana in testa-Il Ponte sullo Stretto è già costato oltre 600 milioni agli italiani. Come se non bastasse, Renzi, Crocetta e l’intero Pd dimenticano l’insostenibilità progettuale, tecnica, ambientale ed economica dell’Opera, supportata da diversi studi scientifici”.

Sull’inutilità del ponte, la parlamentare grillina Claudia Mannino annuncia una interrogazione alla Camera, nella quale sarà inserita la “fuffa” del patto per il Sud e delle promesse senza copertura finanziaria. Il comunicato dei 5Stelle si conclude con il lunghissimo elenco delle opere infrastrutturali disastrate,incompiute e malconce dell’isola,tra strade,ferrovie e autostrade.

Terra nostra parla di “ricatto in vista del referendum per raccogliere i consensi dell’elettorato di centro-destra da sempre favorevole al ponte” e ricorda che nel 2014 le incompiute erano 868, ben 176 in più rispetto al 2013.

In casa Forza Italia le dichiarazioni di Renzi sono salutate con favore ma non si cambia idea sul referendum: “Prendiamo atto che Matteo Renzi si ricrede sull’importanza del Ponte- scrive Marco Falcone,capogruppo Ars azzurro- Quando Berlusconi propose la costruzione di questa grande infrastruttura voleva ridurre le distanze tra la Sicilia e il resto d’Italia. Purtroppo la sinistra ha sempre osteggiato il ponte, nella convinzione che l’intervento potesse rappresentare un merito del centrodestra. Oggi Renzi ha cambiato idea, speriamo che non sia solo una trovata a sostegno delle tesi del referendum, perché se così fosse, sarebbe per certo considerato un vuoto chiacchierone”.

A Messina i consiglieri di Forza Italia, che nelle prossime ore voteranno favorevolmente i bilanci ed il Piano di riequilibrio, rispolverano la solita manfrina della sfiducia, buona per tutte le stagioni ma lontana dalle intenzioni reali degli inquilini dell’Aula.

Silenzio al momento dai centristi (D’Alia è sempre stato contrario al Ponte), chi spara a zero è il segretario generale della Cgil Lillo Oceano: “Messina un anno fa è rimasta 21 giorni senz'acqua e dopo un anno al posto dell'acquedotto ha una tubazione provvisoria in plastica. Soffre di un gravissimo rischio idrogeologico, ci sono decine di scuole ed edifici pubblici a grave rischio sismico. Il Comune non riesce ad approvare i bilanci dello scorso anno. Non si garantiscono le mense scolastiche ed il trasporto degli alunni. Le strade sono invase dalla spazzatura. Sapere che il governo annuncia per l'ennesima volta la realizzazione del Ponte senza aver finora destinato le risorse necessarie per avere una ferrovia a doppio binario elettrificata, moderni porti, strade e autostrade degne di questo nome, sembra proprio una presa in giro. Sembra una moderna promessa di brioche quando ci manca il pane”.

Il consigliere comunale Maurizio Rella fa un appello: “Messina, ha detto più volte no con grandi manifestazioni nazionali di grande partecipazione popolare, un grande movimento popolare si è sviluppato È importante a questo punto che ripartano tutte le iniziative da parte dei movimenti protagonisti della battaglia "NO PONTE" .

Infine Alfio Lisi di Free Green Sicilia evidenzia che Delrio, di recente ha dichiarato “il Ponte non fa parte dei progetti del Governo”.

Il Comitato pendolari elenca le opere infrastrutturali in ritardo, incompiute o ancora mai avviate: “La Sicilia aspetta le infrastrutture che in questi ultimi 15 anni sono state annunciate nell’Accordo di programma Quadro del 2001 tra Lunardi e Cuffaro, nel Piano per il Sud , nel Decreto del Fare, nello Sblocca Italia e infine nel Patto per il Sud contenente il Patto per la Sicilia. Si è parlato di investimenti per oltre 10 miliardi per le sole infrastrutture ferroviarie che ad oggi non sono state ancora realizzate e vengono sempre riproposte.

Nel frattempo su 1378 km di ferrovia appena il 14% è a doppio binario e circa 600 km ancora non elettrificate”.

In realtà siamo solo all’inizio di un dibattito che accompagnerà le cronache quotidiane fino al 4 dicembre. Difficile che Renzi sul sì al Ponte incassi anche il sì del centro-destra al Referendum. Gli alleati del premier, Ncd e Udc si sono schierati da tempo per il sì e non sarebbero quindi questi “consensi nuovi”. Anche perché le parole non bastano,soprattutto quando si parla di Ponte in un Paese che di chiacchiere su questo tema ne ha sentite per mezzo secolo.

Rosaria BrancatoDal 5 dicembre in poi, chiuse le urne del Referendum Costituzionale, sapremo se le dichiarazioni di Renzi a favore del Ponte rientrino tra gli spot per il sì oppure siano frutto di una riflessione ponderata. Visto il crescendo rossiniano degli annunci del premier è più probabile la prima ipotesi, ma nel frattempo si riapre il vecchio scontro tra favorevoli e contrari.

Le prime avvisaglie si erano registrate nei mesi scorsi quando il ministro Alfano, insieme al deputato messinese Enzo Garofalo ed agli esponenti Ncd della Sicilia hanno presentato un disegno di legge che riapre il capitolo Ponte sullo Stretto.

Ma le dichiarazioni di Renzi: “se siete pronti noi ci siamo” ai vertici della Impregilo,sia pure leggermente corrette 24 ore dopo a Rtl: “se il ponte diventa strumento per unire da Milano a Palermo e se questo percorso arriva dopo aver fatto la banda larga allora si può. Non ha una missione salvifica ma simbolica”.

Tanto basta per riaprire i cassetti i vecchi discorsi pro e contro e riaprire il fronte di battaglia.

Le reazioni a caldo le abbiamo già pubblicate, Garofalo annuncia che entro Natale i ddl sarà in Aula, mentre gli alleati,da Picciolo a Barbalace salutano con favore l’ipotesi e chiedono l’avvio di un confronto. Poi ci sono i sì con riserva, ovvero,fate prima e anche le infrastrutture,come CapitaleMessina.

Ma 24 ore dopo la battaglia,che sicuramente scandirà i tempi siciliani fino al 4 dicembre, è ricominciata.

Accorinti ha ripreso la maglietta NO PONTE, quella delle sue più grandi battaglie ed ha annunciato che darà filo da torcere a Renzi: “Messina si mobiliterà, abbiamo problemi gravissimi, spero che Renzi non stesse parlando sul serio”.

Il fronte affila le armi e la cosa più bizzarra è che il Pd, per decenni contrario al Ponte, adesso si trova ob torto collo schierato col premier.

L’occasione per sparare a zero contemporaneamente su Renzi e Crocetta è per il M5S troppo ghiotta: “100 mila posti di lavoro, un ponte nuovo nuovo per lo Stretto, pensioni maggiorate di 80 euro e tanti altri miracoli numerici da referendum sono già depositati nel cappello magico del presidente del Consiglio Renzi, avallato dal presidente della Regione Siciliana Crocetta che sostiene ‘non ci metteremo di traverso. Eppure occorrono 10 miliardi di euro per completare la rete viaria siciliana, ferma agli anni ’70; rete ferroviaria ferma all’anno zero, nessun investimento e tagli mostruosi.- scrivono i deputati siciliani,con la messinese Valentina Zafarana in testa-Il Ponte sullo Stretto è già costato oltre 600 milioni agli italiani. Come se non bastasse, Renzi, Crocetta e l’intero Pd dimenticano l’insostenibilità progettuale, tecnica, ambientale ed economica dell’Opera, supportata da diversi studi scientifici”.

Sull’inutilità del ponte, la parlamentare grillina Claudia Mannino annuncia una interrogazione alla Camera, nella quale sarà inserita la “fuffa” del patto per il Sud e delle promesse senza copertura finanziaria. Il comunicato dei 5Stelle si conclude con il lunghissimo elenco delle opere infrastrutturali disastrate,incompiute e malconce dell’isola,tra strade,ferrovie e autostrade.

Terra nostra parla di “ricatto in vista del referendum per raccogliere i consensi dell’elettorato di centro-destra da sempre favorevole al ponte” e ricorda che nel 2014 le incompiute erano 868, ben 176 in più rispetto al 2013.

In casa Forza Italia le dichiarazioni di Renzi sono salutate con favore ma non si cambia idea sul referendum: “Prendiamo atto che Matteo Renzi si ricrede sull’importanza del Ponte- scrive Marco Falcone,capogruppo Ars azzurro- Quando Berlusconi propose la costruzione di questa grande infrastruttura voleva ridurre le distanze tra la Sicilia e il resto d’Italia. Purtroppo la sinistra ha sempre osteggiato il ponte, nella convinzione che l’intervento potesse rappresentare un merito del centrodestra. Oggi Renzi ha cambiato idea, speriamo che non sia solo una trovata a sostegno delle tesi del referendum, perché se così fosse, sarebbe per certo considerato un vuoto chiacchierone”.

A Messina i consiglieri di Forza Italia, che nelle prossime ore voteranno favorevolmente i bilanci ed il Piano di riequilibrio, rispolverano la solita manfrina della sfiducia, buona per tutte le stagioni ma lontana dalle intenzioni reali degli inquilini dell’Aula.

Silenzio al momento dai centristi (D’Alia è sempre stato contrario al Ponte), chi spara a zero è il segretario generale della Cgil Lillo Oceano: “Messina un anno fa è rimasta 21 giorni senz'acqua e dopo un anno al posto dell'acquedotto ha una tubazione provvisoria in plastica. Soffre di un gravissimo rischio idrogeologico, ci sono decine di scuole ed edifici pubblici a grave rischio sismico. Il Comune non riesce ad approvare i bilanci dello scorso anno. Non si garantiscono le mense scolastiche ed il trasporto degli alunni. Le strade sono invase dalla spazzatura. Sapere che il governo annuncia per l'ennesima volta la realizzazione del Ponte senza aver finora destinato le risorse necessarie per avere una ferrovia a doppio binario elettrificata, moderni porti, strade e autostrade degne di questo nome, sembra proprio una presa in giro. Sembra una moderna promessa di brioche quando ci manca il pane”.

Il consigliere comunale Maurizio Rella fa un appello: “Messina, ha detto più volte no con grandi manifestazioni nazionali di grande partecipazione popolare, un grande movimento popolare si è sviluppato È importante a questo punto che ripartano tutte le iniziative da parte dei movimenti protagonisti della battaglia "NO PONTE" .

Infine Alfio Lisi di Free Green Sicilia evidenzia che Delrio, di recente ha dichiarato “il Ponte non fa parte dei progetti del Governo”.

Il Comitato pendolari elenca le opere infrastrutturali in ritardo, incompiute o ancora mai avviate: “La Sicilia aspetta le infrastrutture che in questi ultimi 15 anni sono state annunciate nell’Accordo di programma Quadro del 2001 tra Lunardi e Cuffaro, nel Piano per il Sud , nel Decreto del Fare, nello Sblocca Italia e infine nel Patto per il Sud contenente il Patto per la Sicilia. Si è parlato di investimenti per oltre 10 miliardi per le sole infrastrutture ferroviarie che ad oggi non sono state ancora realizzate e vengono sempre riproposte.

Nel frattempo su 1378 km di ferrovia appena il 14% è a doppio binario e circa 600 km ancora non elettrificate”.

In realtà siamo solo all’inizio di un dibattito che accompagnerà le cronache quotidiane fino al 4 dicembre. Difficile che Renzi sul sì al Ponte incassi anche il sì del centro-destra al Referendum. Gli alleati del premier, Ncd e Udc si sono schierati da tempo per il sì e non sarebbero quindi questi “consensi nuovi”. Anche perché le parole non bastano,soprattutto quando si parla di Ponte in un Paese che di chiacchiere su questo tema ne ha sentite per mezzo secolo.

Rosaria Brancato

22 commenti

  1. mpm è uno —spot — elettorale, ma uno—-SFOTTO’— a tutte le persone, Ma se non abbiamo un soldo per attaccarcelo al collo, con quali soldi si deve fare il ponte? … i somitati del SI e del NO … ma quanto possono essere cosi’ creduloni!!! e il bello che vogliano trascinarci in queste futili discussioni distogliendoci dai problemi veri che ci attanagliano.

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  2. mpm è uno —spot — elettorale, ma uno—-SFOTTO’— a tutte le persone, Ma se non abbiamo un soldo per attaccarcelo al collo, con quali soldi si deve fare il ponte? … i somitati del SI e del NO … ma quanto possono essere cosi’ creduloni!!! e il bello che vogliano trascinarci in queste futili discussioni distogliendoci dai problemi veri che ci attanagliano.

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  3. Obtorto collo….non ob torto

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  5. Ma questi del comitato NO PONTE, quelli di Messina, dove erano questi s…ignori quando si doveva protestare in piazza per la mancanza di acqua a Messina (attenzione mancanza perchè l’emergenza è la regola…). Eravamo 300 (dovevamo essere 30.000…) a sfilare nella via Garibaldi e questi s…ignori pensano al ponte (che non si farà mai o magari si facesse). VENITE A PROTESTARE PER LE COSE SERIE….(u ponti! Chi mm’aviti beni…)

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  6. Ma questi del comitato NO PONTE, quelli di Messina, dove erano questi s…ignori quando si doveva protestare in piazza per la mancanza di acqua a Messina (attenzione mancanza perchè l’emergenza è la regola…). Eravamo 300 (dovevamo essere 30.000…) a sfilare nella via Garibaldi e questi s…ignori pensano al ponte (che non si farà mai o magari si facesse). VENITE A PROTESTARE PER LE COSE SERIE….(u ponti! Chi mm’aviti beni…)

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  7. Che strano popolo siamo. Abbiamo sempre bisogno di un Grande Uomo, di un Grande progetto, di una Grande opera.
    Di ordinaria amministrazione MAI. E sistematicamente affoghiamo nei guai di ogni giorno…

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  8. Che strano popolo siamo. Abbiamo sempre bisogno di un Grande Uomo, di un Grande progetto, di una Grande opera.
    Di ordinaria amministrazione MAI. E sistematicamente affoghiamo nei guai di ogni giorno…

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  9. Formidabili, i Messinesi. Invece di andare ad accendere ceri alla Madonna della Lettera affinché faccia sì che si realizzi la (lo ammetto, remota, anzi remotissima) possibilità che il Ponte si faccia, cercano tutti gli argomenti possibili per dimostrare che non si farà mai. Più autolesionisti di così! Esemplare il caso dei Pendolari dello Stretto, per i quali – lo capirebbe pure un bambino – il Ponte sarebbe il toccasana dei loro problemi. Ebbe, si battono per far realizzare “le infrastrutture che in questi ultimi 15 anni sono state annunciate nell’Accordo di programma” (che non servono a risolvere i loro problemi) e neanche una parola a favore del Ponte e della relativa metropolitana. Geniale!

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  10. Formidabili, i Messinesi. Invece di andare ad accendere ceri alla Madonna della Lettera affinché faccia sì che si realizzi la (lo ammetto, remota, anzi remotissima) possibilità che il Ponte si faccia, cercano tutti gli argomenti possibili per dimostrare che non si farà mai. Più autolesionisti di così! Esemplare il caso dei Pendolari dello Stretto, per i quali – lo capirebbe pure un bambino – il Ponte sarebbe il toccasana dei loro problemi. Ebbe, si battono per far realizzare “le infrastrutture che in questi ultimi 15 anni sono state annunciate nell’Accordo di programma” (che non servono a risolvere i loro problemi) e neanche una parola a favore del Ponte e della relativa metropolitana. Geniale!

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  11. I problemi di Messina NON LI DEVE RISOLVERE IL GOVERNO c…o! Questi problemi dovevano essere risolti da quellidiprima, diora e li dovrebbero risolvere (ahimè)quellididomani. Sarebbe ora che il “bischero” mandi tutti a casa (ma Messina non è fra…i suoi obbiettivi). Per i Messinesi del comitato NO PONTE: venite a protestare per le cose serie cioè per l’acqua, per la spazzatura etc etc. LASCIATE STARE LE BUFFONATE…!!

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  12. I problemi di Messina NON LI DEVE RISOLVERE IL GOVERNO c…o! Questi problemi dovevano essere risolti da quellidiprima, diora e li dovrebbero risolvere (ahimè)quellididomani. Sarebbe ora che il “bischero” mandi tutti a casa (ma Messina non è fra…i suoi obbiettivi). Per i Messinesi del comitato NO PONTE: venite a protestare per le cose serie cioè per l’acqua, per la spazzatura etc etc. LASCIATE STARE LE BUFFONATE…!!

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  13. Seprimanonsirealizzanoleoperecomplementarièmaterialmente impossibileaprire un gigantesco cantiere edile. Ammortizzatori sociali per i poveri che con le loro manifestazioni rallenteranno i lavori, un megaparcheggio con ascensori che salgono le macchine,autobus con orario svizzero,terreno che non frana,acqua corrente senza orario,edifici pubblici e privati ristrutturati per resistere ad un terremoto di media entità e mille altre cose che ci aiutano a superare il caos di un cantiere il cui costo di esercizio potrebbe aggirarsi intorno a un milione al giorno ragion per cui prima di iniziare bisogna prima approntare tutti quei lavori che in qualche modo potrebbero facilitare. Se poi il ponte non si farà pazienza avremo il lusso di una vera città

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  14. Seprimanonsirealizzanoleoperecomplementarièmaterialmente impossibileaprire un gigantesco cantiere edile. Ammortizzatori sociali per i poveri che con le loro manifestazioni rallenteranno i lavori, un megaparcheggio con ascensori che salgono le macchine,autobus con orario svizzero,terreno che non frana,acqua corrente senza orario,edifici pubblici e privati ristrutturati per resistere ad un terremoto di media entità e mille altre cose che ci aiutano a superare il caos di un cantiere il cui costo di esercizio potrebbe aggirarsi intorno a un milione al giorno ragion per cui prima di iniziare bisogna prima approntare tutti quei lavori che in qualche modo potrebbero facilitare. Se poi il ponte non si farà pazienza avremo il lusso di una vera città

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  15. MessineseAttenta 29 Settembre 2016 10:32

    Andate nelle case di riposo e richiamate in servizio i NO PONTE.

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  16. MessineseAttenta 29 Settembre 2016 10:32

    Andate nelle case di riposo e richiamate in servizio i NO PONTE.

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  17. Insomma basta! E’ l’ora di smetterla di prenderci in giro! Il ponte è quanto mai opportuno! Anche perché gli anni passano e, ponte o no, le cose a Messina non cambiano…! In ogni caso, dire solo “no” è demagogia. Retaggio, forse, di movimenti politici ciechi e ottusi. Del resto, i “no ponte”, negli anni, oltre che indossare qualche maglietta, cosa hanno fatto per migliorare Messina? L’attraversamento dello stretto è stato, è e rimarrà affare per pochi intimi, alla faccia della gente che si spacca la schiena per fare quadrare i conti. Senza contare gli oppositori occulti del nord che vedono nel ponte una strategica via verso il sud, di quel turismo che già comincia a mancar loro con il completamento (yuppie!) della SA-RC.
    SVEGLIA MESSINA!!

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  18. Insomma basta! E’ l’ora di smetterla di prenderci in giro! Il ponte è quanto mai opportuno! Anche perché gli anni passano e, ponte o no, le cose a Messina non cambiano…! In ogni caso, dire solo “no” è demagogia. Retaggio, forse, di movimenti politici ciechi e ottusi. Del resto, i “no ponte”, negli anni, oltre che indossare qualche maglietta, cosa hanno fatto per migliorare Messina? L’attraversamento dello stretto è stato, è e rimarrà affare per pochi intimi, alla faccia della gente che si spacca la schiena per fare quadrare i conti. Senza contare gli oppositori occulti del nord che vedono nel ponte una strategica via verso il sud, di quel turismo che già comincia a mancar loro con il completamento (yuppie!) della SA-RC.
    SVEGLIA MESSINA!!

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  19. Complimenti, c’è un Genio sulle rive dello Stretto. Suggerisci a Renzi di procedere così per tutte le grandi opere che si stanno realizzando in giro per l’Italia. Devono interrompere il Terzo Valico, il Mose, il Quadrilatero, i lavori di completamento del GRA, perché prima vanno obbligati a sistemare Genova, Alessandria, Venezia, Roma e così via. Com’è che non ci aveva pensato nessuno fino a ora?

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  20. Complimenti, c’è un Genio sulle rive dello Stretto. Suggerisci a Renzi di procedere così per tutte le grandi opere che si stanno realizzando in giro per l’Italia. Devono interrompere il Terzo Valico, il Mose, il Quadrilatero, i lavori di completamento del GRA, perché prima vanno obbligati a sistemare Genova, Alessandria, Venezia, Roma e così via. Com’è che non ci aveva pensato nessuno fino a ora?

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  21. Il commento di Davide è una fotocopia delle richieste degli ultimi 50 anni.Il ponte non lo hanno fatto, probabilmente non lo faranno..come il resto. I messinesi benestanti sono per il mantenimento della situazione attuale, loro stanno bene.
    Il ponte è la speranza dei giovani messinesi costretti ad emigrare, delle decine di migliaia di disoccupati, la speranza di un cambiamento positivo e di crescita per la città.
    Non si è fatto il ponte e non si è fatto nulla a Messina…invece Catania e Palermo per la mancata realizzazione del ponte hanno avuto forti agevolazioni per realizzare l’autostrada del mare con collegamenti con Napoli, Civitavecchia, Genova ect.
    RFI nel frattempo disarma…La crescita dello Stretto.. passa per il ponte.

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  22. Il commento di Davide è una fotocopia delle richieste degli ultimi 50 anni.Il ponte non lo hanno fatto, probabilmente non lo faranno..come il resto. I messinesi benestanti sono per il mantenimento della situazione attuale, loro stanno bene.
    Il ponte è la speranza dei giovani messinesi costretti ad emigrare, delle decine di migliaia di disoccupati, la speranza di un cambiamento positivo e di crescita per la città.
    Non si è fatto il ponte e non si è fatto nulla a Messina…invece Catania e Palermo per la mancata realizzazione del ponte hanno avuto forti agevolazioni per realizzare l’autostrada del mare con collegamenti con Napoli, Civitavecchia, Genova ect.
    RFI nel frattempo disarma…La crescita dello Stretto.. passa per il ponte.

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