A Messina la lotta all'evasione fiscale è in salita. Cicala: "Siamo concentrati sui tributi"

A Messina la lotta all’evasione fiscale è in salita. Cicala: “Siamo concentrati sui tributi”

Marco Olivieri

A Messina la lotta all’evasione fiscale è in salita. Cicala: “Siamo concentrati sui tributi”

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sabato 11 Novembre 2023 - 16:30

L'assessore commenta i dati dell'Ufficio studi Cgia: "Non abbiamo il personale qualificato per fare le segnalazioni all'Agenzia delle entrate"

MESSINA – Il recupero non è per niente facile. Per Messina la lotta all’evasione fiscale è una strada in salita. Per quanto riguarda le segnalazioni all’Agenzia delle entrate, da parte del Comune, l’assessore Roberto Cicala ricorda gli sforzi nel campo dei tributi e l’impossibilità in questa fase nel dedicarsi ad altro. E annuncia la riduzione della bolletta sui rifiuti nel 2024. Lo spunto per il commento è offerto dai dati dell’Ufficio studi Cgia di Mestre, Associazione artigiani e piccole imprese: “Nel 2022 il Comune più “virtuoso” è stato Genova che ha ricevuto un contributo per la sua attività di contrasto all’evasione erariale pari a 863.459 euro. Sono cifre che, ovviamente, stridono se confrontate con i 1.892 euro recuperati a Messina (in classifica 34esima, n.d.r.), i 1.458 euro a Palermo, i 651 euro a Napoli o i 301 euro ad Agrigento. Senza contare che, ad esempio, il Comune di Caltanissetta, di Catania, di Taranto, di Cosenza, di Caserta e di Foggia non sono stati in grado di contribuire al recupero di nemmeno un euro”.

Continua la Cgia: “Nel 2022, in Italia sono stati recuperati 6 milioni di euro, praticamente lo 0,007 per cento dei 90 miliardi di euro che ogni anno i trasgressori del fisco trattengono indebitamente. Nel 2023, infatti, lo Stato centrale ha erogato la metà, poco più di 3 milioni di euro, alle amministrazioni comunali, quale contributo per la loro partecipazione all’attività di accertamento fiscale relativa al 2022. La legge prevede che tale riconoscimento sia pari al 50 per cento dell’imposta recuperata dall’Agenzia delle entrate, a seguito delle segnalazioni qualificate ricevute proprio dai Comuni”.

Osserva l’assessore competente Roberto Cicala: “A Messina ancora dobbiamo costruire le fondamenta. Il contributo all’Agenzia delle entrate, attraverso le segnalazioni qualificate per la lotta ad alcuni tributi statali come Irpef, Ires, Iva e le imposte registro/ipotecarie, è una attività complessa e molto impegnativa da svolgere da parte dei Comuni. Questo perché le segnalazioni qualificate fatte dalle amministrazioni comunali al fisco devono essere puntuali, circostanziate e contenere i dati identificativi del soggetto a cui sono contestati gli ipotetici comportamenti evasivi ed elusivi. Non è sufficiente, quindi, indicare un potenziale evasore, esibendo motivazioni generiche”.

“Servirebbe personale formato e qualificato”

Continua l’assessore con delega ai tributi: “Inoltre, per redigere l’istruttoria che verrà poi inviata all’Agenzia delle Entrate, è necessario che i Comuni dispongano di personale formato e qualificato a svolgere questa attività investigativa. Abilità, queste ultime, come ricorda lo stesso Cgia, che un dipendente comunale acquisisce solo attraverso la partecipazione a un’attività formativa mirata e continuativa, che dovrebbe essere tenuta proprio dall’amministrazione finanziaria. Insomma, con piante organiche ridotte all’osso e del tutto impreparate ad affrontare queste tematiche, per molti sindaci ricorrere a questa misura è pressoché impossibile”.

“Siamo concentrati sulla lotta all’evasione tributaria: riduzione del 30 per cento sulla bolletta dei rifiuti nel 2024”

Rileva Cicala: “Oggi il Comune di Messina è dedicato costantamente alla lotta evasione tributaria di Imu, Tari, suolo pubblico, imposta di soggiorno, pubblicità e idrico, fornendo collaborazione ad Amam. Il personale è sottodimensionato ma ci avvaliamo di strumenti digitali e moderni che permettono incrocio di dati e indagini puntuali e sempre più esatte. Dopo lo studio Tax-gap Imu, ormai completo e a regime, con cui il Comune ha accertato per gli anni non prescritti quasi 100 milioni, adesso le principali risorse di personale sono dedicate allo studio Tax-gap Tari, dove si stanno svolgendo le fasi di raccolta dei dati mancanti alla lista Tari. E, al termine, già nei primi mesi dell’anno 2024, si arriverà a una riduzione stimata del 30% della bolletta dei rifiuti. Si proseguirà subito dopo con lo studio Tax-gap Cup (Canone unico patrimoniale) e Tax-gap imposta di soggiorno”.

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