"A rischio la riserva di Capo Peloro": "no al ponte" dalla Città metropolitana

“A rischio la riserva di Capo Peloro”: “no al ponte” dalla Città metropolitana

Marco Olivieri

“A rischio la riserva di Capo Peloro”: “no al ponte” dalla Città metropolitana

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lunedì 15 Aprile 2024 - 13:13

Il documento presentato dal sindaco di Messina Basile: ecco le osservazioni dei tecnici

MESSINA – La città e il ponte sullo Stretto: che ne sarà di Messina? Da parte sua, il sindaco della Città metropolitana e del Comune, Federico Basile, ha presentato al ministero per la Transizione ecologica – direzione generale Valutazioni ambientali le osservazioni predisposte dai tecnici. Un punto di partenza per esprimere il punto di vista di Messina in sede di Conferenza dei servizi martedì 16 a Roma. E in una fase in cui il tema caldo è quello degli espropri.

Il documento è stato approntato dai dipartimenti Ambiente, Servizi tecnici e Urbanistica del Comune e dalla Direzione ambiente della Città metropolitana di Messina. In particolare, il ponte comportebbe, secondo i tecnici della Città metropolitana, la fine della Riserva naturale di Capo Peloro o comunque una serie compromissione di tutto l’ecosistema. Per questo motivo, a firmare il parere “non favorevole al progetto definitivo dell’opera di collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria” è il responsabile dell’Ufficio piani di gestione e tutela di aree protette geometra Salvatore Galletta, la direttrice della Riserva geologa Maria Letizia Molino e il dirigente ingegnere Giovanni Lentini.

Di seguito le motivazioni della bocciatura.

Riserva naturale Capo Peloro

La Città metropolitana è l’ente gestore della riserva naturale orientata “Laguna Capo Peloro”, che è “un’area protetta per le sue peculiarità naturalistiche e ambientali, designata come sito d’importanza comunitaria“. Di conseguenza, i tecnici si soffermano sulla costruzione del ponte. In particolare, “parte dell’opera ricade nella zona B della riserva e all’interno del sito Natura 2000 Zona a protezione speciale Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e Area marina dello Stretto di Messina“.

Nel documento, si rileva che “l’attività di cantiere tra il canale Margi e la sponda dello Stretto accentuerà l’effetto d’isolamento tra i due bacini lacustri Ganzirri e Faro, producendo un reale isolamento ecologico”. Altri problemi sono legati al “sistema di fondazione delle pile del viadotto Pantano che sovrasta il canale Margi” e a una “conseguente interruzione della funzione idraulica del canale e a una netta rottura dell’equilibrio idrodinamico dell’intero ecosistema lacustre”.

Si registra pure il rischio della “liquefazione” di alcuni terreni anche nella “più ampia fascia costiera intensamente urbanizzata a Faro e Ganzirri”. In più, il viadotto “Pantano” rappresenterebbe una “barriera per gli spostamenti quotidiani degli uccelli tra un bacino e l’altro, con rischio di collisione. L’ombra delle infrastrutture provocherebbe alterazioni del microclima del bacino idrico, canali inclusi, con ulteriore impoverimento trofico”. Si mette in pericolo, insomma, una delle tre rotte migratorie più importanti d’Europa.

“I due laghi soggetti a esondazione”

Inoltre, si legge nel documento dei tecnici metropolitani: “Particolare attenzione va considerata ai cambiamenti climatici a scala globale”. Con la fusione dei ghiacci polari, “nella piana costiera di Capo Peloro, dove sarà fondata una delle torri del ponte”, si prevede “una trasgressione del mare con cambiamenti radicali del paesaggio costiero”. E, sotto effetto del peso della torre, con conseguenze sulla piana costiera, ci sarà “un’amplificazione dei cambiamenti ambientali dell’areale di Capo Peloro degli insediamenti abitativi di Ganzirri e Faro. I due laghi saranno soggetti a esondazione”.

“La fine dell’attuale ecosistema e della fauna acquatica con il ponte”

In generale, si registrerà “un’alterazione del delicato equilibrio dell’ecosistema lagunare”, con danni “irreversibili” per le comunità biotiche del lago “Faro”. E ancora: “Un intervento destinato a isolare reciprocamente i due canali, con la rottura dell’equilibrio idrologico e con l’interruzione dello scambio delle acque di falda avrebbe, come effetto permanente, l’alterazione e la fine dell’attuale ecosistema e della fauna acquatica”. Da qui un’interruzione della “molluschicoltura” praticata dalla popolazione, “con danni socio-economici sulla comunità locale”.

In più, le previste scogliere artificiali e i due pontili nella fase di cantiere distruggeranno la duna embrionale costiera e un lungo tratto del “beach-rock”, “formazione geologica-conglomeratica di importante valore ecologico”.

Da qui il parere negativo dei tecnici.

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11 commenti

  1. Finalmente il risveglio. Ah, ci aveste pensato prima!

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  2. Ma questi me li chiamate tecnici? Non hanno idea di cosa siano le parole futuro economia e infrastrutture, il ponte diventerebbe un simbolo per la Sicilia, incapaci

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  3. Per carita’, massimo rispetto per i tecnici del Comune che hanno redatto il parere in scienza, coscienza, e con le migliori intenzioni. Mi chiedo pero’ dove fossero e che pareri abbiano dato gli stessi uffici quando ripetute colate di cemento si sono riversate sulla stessa area rendendo molto arduo oggi identificarla come riserva naturale. Mi aspetterei nello stesso parere almeno una raccomandazione per la ri-naturalizazione di Capo Peloro. C’e’ una bella direttiva comunitaria che prevede il ripristino sul 20% del territorio terrestre e marino dell’Unione europea (UE) entro il 2030, arrivando a coprire tutti gli ecosistemi degradati entro il 2050. Ai movimenti chiederei perche’ non si intestano questa battaglia: no al Ponte ma le case vanno abbattute comunque, anzi di piu’! Dai… con cortei e tutto…

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  4. LA FAMOSA RISERVA DEI RATTI …. ma pi favuri

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  5. Basile Presidente della Città Metropolitana può spiegare a Basile Sindaco di Messina che il ponte non si può fare?

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  6. Ricordiamoci che l’On. Salvini è un leghista e come tale la sua natura è contro il Sud. Quindi non crediamoci sulle belle parole che riserva sul ponte e dei suoi benefici per il Sud, in particolar modo per la Sicilia e la Calabria. La sua è solamente una battaglia da portare avanti per ottenere la distruzzione e i disagi dei suddetti territori. Lo sa benissimo, lui, a che cosa si andrà incontro con lo sviluppo dell’opera. Difendiamoci dai suoi artigli e che butti giù la maschera. E chi dice di essere favorevole al ponte si faccia una ragione e un ricredo di quale sia veramente l’utilità che porterà veramente a Messina. Non ci sarà un’altra gomma del ponte.

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    1. Il problema è che, oltre a Salvini, sono quelli del sud che distruggono il Sud ed hanno venduto il Sud pur di avere una poltrona, anche se da Salvini.
      Salvini, da solo, senza i leghisti del sud (un vero ossimoro) non ci avrebbe fatto un baffo, lui e il suo ponte!
      Quanto alla riserva naturale, lo Stretto lo è! E se già ci si lamenta di quella alterazione del territorio, che tuttavia non distrugge l’ecosistema, perché non saltiamo tutti dalla sedia quando si parla di ponte? Inclusi gli ipocriti leghisti, naturalmente.

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  7. ai messinesi non è mai importato niente di messina altrimenti non saremmo arrivati a ciò

    buddaci

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  8. Ma quale riserva, forse chiamarla immondizia è più appropriato.
    Ma

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  9. E questi da dove spuntano??? pensano veramente che per congelare un territorio con una “Riserva” basta fargli attorno uno steccato di legno, per altro molto mal tenuto, e quattro cartelli?!? sufficienti solo per mettere su un ufficio (provinciale) completamente inutile!!!! andate a chiedere cosa ha prodotto in termini di servizio sia alla città che sopratutto alla tanto decantata natura!!!!
    Io non so se il ponte si farà o meno, ma sono certo che il destino di questa Città non può continuare ad essere delegato a vecchie e inutili rendite di posizione che continuano a dire sempre e incondizionatamente no a tutto, tranne……….. agli amici!!!!!
    Ma cambierà, sono certo che cambierà.
    Ad maiora Messina!!

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  10. REFERENDUM DEMOCRATICO SUL PONTE NELLO STRETTO : A MESSINA E VILLA S.GIOVANNI
    SONO I PROPRIETARI DEL TERRITORIO A DOVERSI ESPRIMERE AL RIGUARDO.
    NO DI CERTO QUELLI INTERESSATI SOLO ” A FARE ” ……………….DANNI A CASA DI ALTRI…….PER INTERESSI PERSONALISSIMI

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