Appello di Mantineo alla città per l'affidamento dei minori. Interviene la Prefettura sul "caso Trapani"

Appello di Mantineo alla città per l’affidamento dei minori. Interviene la Prefettura sul “caso Trapani”

Eleonora Corace

Appello di Mantineo alla città per l’affidamento dei minori. Interviene la Prefettura sul “caso Trapani”

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mercoledì 15 Gennaio 2014 - 00:30

La Prefettura di Messina dichiara che sabato scorso sono partiti 37 migranti di cui 17 trasferiti al Cara di Trapani. Intanto l'Assessore Mantineo fa un appello alla città: "apriamo le nostre case per accogliere i minori non accompagnati".

Tassello dopo tassello, si tenta di ricostruire il viaggio e soprattutto la destinazione del gruppo che lo scorso fine settimana ha lasciato il campo profughi del PalaNebiolo.Il Professore dell’Università di Palermo, Fulvio Vassallo Paleologo, ha denunciato, che nessun gruppo di migranti è arrivato al Cara di Trapani, mentre, parallelamente, a un gruppo di una quarantina di gambiani è stato convalidato il trattenimento nel CIE – Centro Identificazione Espulsione – di Milo. A questo rettifica la Prefettura di Messina, tramite la dottoressa Minutoli, che dichiara: “Abbiamo verificato che sabato scorso sono partiti 37 profughi di cui 17 sono stati trasferiti a Salinagrande, il Cara- Centro accoglienza richiedenti asilo – di Trapani, mentre i restanti 20 sono nella struttura di Castellamare. Ci teniamo che venga specificato che i migranti ospiti al PalaNebiolo, in quanto richiedenti asilo, non vengono trasferiti nei Cie, se poi nello stesso arco di tempo un altro gruppo di persone è stato trasferito nel centro di identificazione ed espulsione di Milo, non possiamo escluderlo, ma non appartengono alle persone provenienti da Messina”. A Trapani si attendono i colloqui dei legali con i migranti in questione, per fare maggiore chiarezza sulla loro storia.

Nel frattempo partono i primi minori che hanno trovato alloggio e assistenza tramite il Centro Affidi del Comune di Messina. Dieci di loro, finora alloggiati presso l’Istituto Spirito Santo – che ha offerto ospitalità a 18 adolescenti di nazionalità egiziana – saranno trasferiti a Palermo. A questo proposito interviene l’assessore con delega ai servizi sociali Antonino Mantineo, che rivolge un appello all’intera città. Proprio per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, Mantineo esorta ogni famiglia, ogni coppia o comunità cittadina a offrire la propria disponibilità contattando la dottoressa De Salvo del Centro Affidi del Dipartimento dei Servizi Sociali, situato al primo piano di Palazzo Satellite. Fino a questo momento, sono una decina le famiglie messinesi che hanno concretamente accolto sotto la loro protezione e nella loro casa un adolescente giunto sulle sponde della Sicilia solo, dopo un viaggio drammatico attraverso il Mediterraneo.

“La città di Messina da sempre ha dimostrato grande sensibilità nell'ottica di una fattiva sinergia e collaborazione, per attuare un cambiamento che sia alternativo al sistema di povertà, alle ineguaglianze ed alle ingiustizie, non solo locali, ma anche globali – ha dichiarato l’assessore Mantineo – io ritengo che questa città abbia il potenziale per rendere fattiva una modalità di vera accoglienza come quella della disponibilità all’affido di un minore non accompagnato, tenendo sempre presente che per noi i bambini e gli adolescenti sono tutti uguali, qualsiasi sia la loro provenienza”.

I minori non accompagnati sono quelli che si che si trovano in Italia privi dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili della loro assistenza o rappresentanza. I diritti che sono riconosciti loro sono pari a quelli validi per tutti i minori e vertono soprattutto sull’istruzione e l’assistenza sanitaria. Tutti i minori stranieri, infatti, anche se privi di permesso di soggiorno, hanno il diritto di essere iscritti a scuola (di ogni ordine e grado, non solo quella dell’obbligo). L'iscrizione dei minori stranieri avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori italiani, e può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno. I minori stranieri privi di permesso di soggiorno non possono iscriversi al S.S.N., ma hanno comunque diritto alle cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali.

Ai minori stranieri non accompagnati si applicano le norme previste dalla legge italiana in materia di assistenza e protezione dei minori:il collocamento in luogo sicuro del minore che si trovi in stato di abbandono: spetta all’Ente locale (in genere il Comune) la competenza a provvedervi, l’apertura della tutela per il minore i cui genitori non siano oggettivamente in condizioni di esercitare la potestà genitoriale; , l’affidamento del minore, temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, a una famiglia o a una comunità. I parametri adottati per valutare idonea una richiesta di affido di un minore non accompagnato – uguali a quelli previsti dalla legge italiana in generale – si possono trovare nel sito del Ministero degli Interni.

Per chi fosse interessato c’è da tenere presente che l’affidamento implica una custodia temporanea, che non coincide, dunque, con l’adozione. Uno dei presupposti richiesti consiste nel mantenere i rapporti con la famiglia d’origine del minore, anche quando le distanze rendono questa operazione molto più difficoltosa. Mantineo ha ricordato, inoltre, che possono fare richiesta di affido non soltanto le coppie sposate,ma anche quelle cosiddette “di fatto” ed anche le singole persone. (Eleonora Corace)

3 commenti

  1. imprenditore messinese 15 Gennaio 2014 05:06

    Insomma le Prefettura ha smentito il professore universitario di palermo Vassallo, ma le notizie prima di essere pubblicate, vengono verificate?

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  2. Li hanno smarriti insomma? Tutto questo è davvero eloquente.

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  3. SONO GIA’ TUTI AI SEMAFORI A CHIEDERE SOLDI…BRAVI A TUTTI… A CHI LI HA PORTATI ED A CHI PERMETTE CIO’

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