Nuovi arrivi al centro.Trasferiti 12 minori, ma la Prefettura "bacchetta" il Comune

Nuovi arrivi al centro.Trasferiti 12 minori, ma la Prefettura “bacchetta” il Comune

Eleonora Corace

Nuovi arrivi al centro.Trasferiti 12 minori, ma la Prefettura “bacchetta” il Comune

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giovedì 12 Dicembre 2013 - 00:27

La Prefettura sollecita il dipartimento dei Servizi Sociali del Comune al fine di trovare al più presto una collocazione ai minori presenti nella tendopoli limitrofa al PalaNebiolo. Dodici minori sono stati trasferiti nel tardo pomeriggio di Mercoledì, ma resta il problema degli altri. Intanto, in serata, due pullman hanno accompagnato un nuovo gruppo di migranti al centro. Pare che in questo non ci siano minorenni.

Dodici Minori sono stati trasferiti nel tardo pomeriggio di Mercoledì, dal campo profughi dell’Annunziata, in luoghi dignitosi ed idonei alle esigenze e cure dovute alla loro età. Clelia Marano, esperta ai servizi sociali del Comune di Messina, informa che la collocazione è stata trovata in sinergia con l’associazione AI.BI che dichiara: "Hanno lasciato il PalaNebiolo e sono stati trasferiti nella casa d’accoglienza che Ai.Bi. ha aperto a tempo di record a Messina, grazie alla modalità dei sostegni senza distanza. Dei minorenni, qualcuno arriva dall’Egitto, la maggior parte sono profughi siriani". La stessa Marano ha presieduto personalmente alle operazioni di prelievo e trasferimento degli adolescenti – di una fascia d’età compresa tra i 13 e i 15 anni, alcuni dei quali ancora palesemente sotto traumatizzati – nelle comunità di accoglienza, dove, spiega l’esperta: “sono stati accolti con pizza e dolci e hanno potuto fare subito una doccia calda”. Resta il problema della collocazione degli altri minori ancora presenti nel campo profughi. L’assessore ai Servizi Sociali Antonino Mantineo questa mattina parlava di un incontro con il dipartimento preposto per discutere soluzioni per un numero pari a 40 adolescenti.

A questo proposito, con una nota ufficiale, la Prefettura “bacchetta” Palazzo Zanca. Il Prefetto Stefano Trotta, infatti, lamenta la mancata “attivazione dei servizi sociali del Comune”. Trotta ha inviato, infatti, una nota al Sindaco di Messina per richiamare la sua attenzione sul contenuto di una comunicazione che la Questura ha indirizzato il 9 dicembre ai Servizi Sociali del Comune di Messina, per gli adempimenti di competenza relativi alla individuazione di una stabile sistemazione presso idonee strutture per accoglienza in favore dei 38 minori non accompagnati. Atteso che a tutt’oggi non risulta la pronta attivazione dei Servizi sociali del Comune, ha invitato il Sindaco a voler impartire ai competenti Uffici immediate disposizioni perché possa essere assicurata ai minori in questione la necessaria accoglienza nelle strutture abilitate, richiamando la puntuale competenza e l’esclusiva responsabilità dell’Amministrazione Comunale per la tutela dei minori in questione”.La Prefettura ha chiesto, inoltre, alla Croce Rossa di offrire assistenza, soprattutto ai minori, all’interno del centro, nelle “more della concreta e fattiva attività assistenziale spettante al Comune di Messina”.

Insomma, se Palazzo Zanca, insieme alle associazioni che hanno partecipato ai diversi tavoli tematici, invocava tramite un documento congiunto rivolto principalmente alla Prefettura- oltre che al Ministero degli Interni – maggiore attenzione nel trattamento soprattutto dei soggetti minori e nel rispetto dei loro diritti garantiti per legge, la Prefettura rimanda, in qualche modo, le esortazioni al mittente. Il tema dell’accoglienza ai migranti non maggiorenni tiene banco dunque, dopo la buona notizia di martedì, che ha visto il riconoscimento della minore età per dieci adolescenti dinegati. accolti a Messina con gli altri migranti giunti dall’8 ottobere. Il giudice tutelare a cui era stato affidato il caso ne ha riconosciuto la minore età. Gli adolescenti saranno, dunque, trasferiti in strutture idonee e godranno dei diritti riconosciuti per legge ai minorenni. Finisce così, per quattro di loro, l’inferno del Cara di Mineo, dove sono stati trasferiti il 30 novembre insieme all’ultimo gruppo di migranti portato via dal PalaNebiolo. Una procedura che ha fatto gridare allo scandalo il circolo Arci thomas Sankara , che per primo, in quanto ente di tutela, si è appellato all’ufficio immigrazione e al tribunale per il riconoscimento dovuto della minore età dei ragazzi.

Per una dozzina di minori che vanno via, però, altri migranti arrivano nella tendopoli. Poco dopo il trasferimento dei minori, infatti, due pullman sono saliti al centro di Conca d’Oro, consegnando nuovamente un numero di migranti superiore al centinaio – probabilmente 140 persone, tra le quali non è attualmente segnalata la presenza di minori. Un nuovo arrivo abbastanza scontato visto che solo ad Augusta nella singola giornata di Martedì 10 Dicembre, sono sbarcati, solo ieri, oltre 700 migranti recuperati dalle unità navali della Marina, mentre si trovavano al largo delle coste di Lampedusa. (Eleonora Corace)

Un commento

  1. Servizi sociali?
    Ma Trotta li legge i giornali?
    Non sa che questi servizi a Messina NON ESISTONO?
    O forse li si vuole fare resuscitare per gli stranieri?
    Tanto, i Messinesi sono abituati ad essere trattati a calci nel sedere!!!!!!!!!

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