Messina accoglie altri 29 profughi, mentre la Guardia di Finanza intercetta i 18 trafficanti di uomini che avevano fatto salire su un peschereccio i 226 profughi giunti sulle coste calabre due sere fa. E Letta dà il via alla missione militare-umanitaria Mare Nostrum.
Sono giunti nella serata di ieri i 29 ragazzi, per la maggior parte eritrei, provenienti da Pozzallo, tutti uomini sotto i 30 anni e con lo status di rifugiati politici.
Sono stati accompagnati al Pala Nebiolo su di un autobus e, anche per loro, i volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile hanno subito allestito brandine, lenzuola e tutto l’occorrente necessario per la miglior accoglienza.
“Abbiamo lavorato fino a notte fonda”, confermano.
Molti dei nuovi arrivati conoscevano già gli altri ospiti della palestra messa a disposizione dall’Università di Messina. Storie, le loro, che si erano intersecate nel passato e che, adesso, si ricongiungeranno nel presente. Del futuro, invece, tutto incerto.
Tante infatti le ipotesi, ma nessuna conferma.
Di certo gli ultimi arrivati non dovranno sottostare alla sorta di coprifuoco delle 20.00.
Se avessero voluto, infatti, sarebbero potuti uscire anche a seguito dell’arrivo di ieri sera.
Invece, dopo aver mangiato, hanno preferito riposarsi e godere della “comodità” di una brandina, seppur senza materasso.
Nel frattempo, nella mattinata di oggi, a pochi km di distanza dalle coste di Reggio, la Guardia di Finanza ha intercettato i 18 trafficanti di morte che avevano scaricato su un peschereccio i 226 profughi giunti nel capoluogo calabro due sere fa (vedi articolo correlato).
Un’operazione, la loro, che adesso andrà ad ricollegarsi a quelle della Missione militare-umanitaria Mare Nostrum.
Dopo il vertice convocato ieri sera a Palazzo Chigi, infatti, il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha dato ufficialmente il via alla nuova operazione che, come sottolineato dal Ministro della Difesa Mario Mauro, incrementerà il livello sicurezza delle vite umane ed il controllo dei flussi migratori nel Canale di Sicilia.
Veronica Crocitti
@VCrocitti
