Quando Pinuccio Puglisi propose la riduzione delle tariffe Caronte e l'Aula disse no

Quando Pinuccio Puglisi propose la riduzione delle tariffe Caronte e l’Aula disse no

Rosaria Brancato

Quando Pinuccio Puglisi propose la riduzione delle tariffe Caronte e l’Aula disse no

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martedì 02 Settembre 2014 - 06:26

L'ex assessore Pinuccio Puglisi, come una sorta di Accorinti ante litteram, nel '99 presentò da consigliere comunale, un ordine del giorno per ridurre il pedaggio Caronte Tourist per i residenti. Ma il consiglio comunale dell'epoca gli bocciò la proposta.

Con Accorinti sindaco, e in piena stagione di anti-politica la cosiddetta battaglia anti-tir è una bandiera che tutti sventolano. Certo, ognuno usa una sfumatura diversa, mette una virgola in più o in meno, ma tutti i consiglieri comunali e tutte le forze politiche hanno imparato che dire no ai tir è “cosa buona e giusta, fa audience e cattura elettorato”.

Ma quindici anni fa, precisamente nel mandato elettorale 1998-2003 chi avesse osato accennare ad un suggerimento per alleviare i disagi che Messina pativa, finiva con l’essere sonoramente battuto dalla maggioranza dell’Aula. E non stiamo parlando di “via i tir dalla città”, ma di molto meno.

Dando uno sguardo agli archivi l’ordine del giorno presentato da Pinuccio Puglisi per chiedere tariffe agevolate per traghettare destinate ai residenti è stato BOCCIATO dal Consiglio comunale dell’epoca.

L’ex assessore comunale al commercio, all’epoca consigliere comunale del Ppi aveva proposto di abbassare le tariffe per attraversare lo Stretto con Caronte Tourist ma solo per i residenti. Agli inizi del 2000 peraltro il pedaggio non era così elevato come adesso ma la proposta di Puglisi era un modo per ripristinare un’agevolazione che negli anni passati era in vigore.

“Premesso che la Città di Messina subisce quotidianamente e con allarmante soggezione, l’assalto di migliaia di auto, pullman, autotreni, autoarticolati,ecc. da e per il Continente- si legge nell’ordine del giorno-Premesso che a causa di ciò ne consegue: un alto tasso d’inquinamento acustico ed atmosferico; un aumento indiscriminato del traffico con gravi problemi alla circolazione; un’erosione costante del manto stradale; un impiego massiccio della Polizia Municipale con uomini e mezzi, che vengono distolti da altri compiti; il verificarsi d’incidenti anche mortali.

A tutto ciò si aggiunga che il cittadino messinese per recarsi in continente, deve anche pagare un pedaggio, peraltro consistente, alla stregua d’ogni altro cittadino italiano o turista, contrariamente a quanto avviene in altre situazioni analoghe (si veda il trasporto per la Sardegna o le isole Eolie). Considerato l’alto tributo che la città di Messina paga senza beneficio alcuno. Tutto ciò premesso e considerato impegna il Sindaco affinchè, attraverso formale richiesta all’amministratore delegato dei traghetti privati e pubblici e privati una congrua riduzione della tassa di pedaggio a favore dei residenti messinesi così come avveniva in un recente passato”.

Primo firmatario Pinuccio Puglisi, seguivano le firme di alcuni colleghi del Ppi,come Pippo Previti, Franco Providenti, Angelo De Salvo, Rosa Santoro ma a sostenerlo anche un gruppetto di Forza Italia, come Elvira Amata, Giuseppe Capurro, Ignazio Romano, Antonino Giliberto, i Ds come Pio Amadeo, e per l’allora Ccd Mario Rizzo e Giuseppe Terranova, e ancora Carlo Abbate, Sdi.

La proposta di Puglisi, una sorta di Accorinti ante litteram era molto semplice, ridurre le tariffe solo ed esclusivamente ai residenti.

Eppure l’Aula, nel 1999, la bocciò sonoramente. Avrebbe anche potuto approvarla e lasciare che fosse l’allora sindaco Leonardi a decidere se chiedere o meno la riduzione del pedaggio. Invece una pattuglia guidata dall’allora consigliere del Ppi Tani Isaja, ma che trovò proseliti anche tra chi quell’ordine del giorno lo aveva firmato, soprattutto in Forza Italia, e l’appoggio di Cdu e An ( tranne Ennio Antoci), riuscì ad affondare l’ordine del giorno. Dalla parte di Puglisi e di parte del Ppi restarono i Ds, all’epoca erano Filippo Tommasini, Gaetano Giunta, Pio Amadeo e Giuseppe Mangiapane e alcuni dei firmatari della proposta. Evidentemente a quel Consiglio comunale composto da 45 eletti non interessava affatto mettere in discussione non diciamo la schiavitù al traffico pesante, ma persino la riduzione delle tariffe. Che a quei consiglieri, evidentemente, stavano benone (e non vogliamo neanche malignare sul perché, ma un’idea ce l’abbiamo).

Pippo Previti poi tentò di fare qualcosa di analogo negli anni successivi anche per la Provincia, presidente Buzzanca, ma con analoghi risultati negativi. Insomma, alla classe politica dell’epoca le tariffe della Caronte-Tourist andavano a genio.

Da quel 1999 sull’argomento cadde il silenzio. Negli anni successivi iniziò la telenovela di Tremestieri e del pedaggio agevolato per i residenti non se ne parlò più.

Da allora ne è passata acqua sotto i ponti e molte cose son cambiate, ma la tariffa per i residenti è rimasta la stessa ed anzi, con l’euro, è diventata roba da infarto.

Quasi 15 anni dopo in Consiglio comunale si sono ritrovati Elvira Amata che da azzurra si è spostata a sinistra nei Dr e si è ritrovata nel gruppo con Carlo Abbate mentre Pio Amadeo è Megafono, Giovanna Crifò che all’epoca era An oggi è Forza Italia post Pdl, Mario Rizzo, che a differenza dell’Amata, che è stata assessore con Buzzanca, non ha saltato un turno in Aula è con l’Udc (in questo caso non è stato Rizzo a cambiare partito quanto il partito a cambiare nome più volte).

Adesso a ricordare che per un messinese andare a Villa anche per una pizza è più conveniente andarci a nuoto o farsi paracadutare piuttosto che sborsare 45 euro (nascondendo i passeggeri nel bagagliaio) è il sindaco Accorinti, con esiti pressoché simili a quelli di Puglisi nel ’99. Non sappiamo se questo Consiglio comunale vorrà mai ripresentare un ordine del giorno come quello di Puglisi, visto che tutti, a parole, si dichiarano schierati dalla parte dei cittadini, quel che sappiamo è che stavolta, qualora dovesse avere il sì dell’Aula, il sindaco lo farebbe suo. Ed una proposta che viene da entrambe le Istituzioni del Palazzo, Consiglio e giunta, ha comunque il suo peso.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Ai Consiglieri tutti, quelli dell’epoca e quelli di oggi, il problema non interessa, perchè tutti xxxxxxxxxxxx.

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  2. Ai Consiglieri tutti, quelli dell’epoca e quelli di oggi, il problema non interessa, perchè tutti xxxxxxxxxxxx.

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  3. E’ possibile che quei “signori” che si sono opposti all’applicazione di tariffe agevolate per i residenti usufruissero del “Biglietto Gratuito per Autorità”?

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  4. E’ possibile che quei “signori” che si sono opposti all’applicazione di tariffe agevolate per i residenti usufruissero del “Biglietto Gratuito per Autorità”?

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