Con la spada di Damocle di dover scontare 10 anni di carcere, viene assolto definitivamente dopo l'arrsto nel 2009
Quindici anni di processo, svariate udienze, ben due “rimpalli” in Corte di Cassazione e dopo una prima condanna per traffico di droga, un uomo è stato assolto e scagionato completamente. Un risultato soddisfacente per i difensori dell’uomo, gli avvocato Carlo e Claudio Faranda. I legali non nascondono però l’amarezza per i tanti anni trascorsi prima del verdetto assolutorio.
Domenico Ierinò, 61 anni anni, di Siderno, era stato arrestato il 14 gennaio 2009 nell’operazione antidroga Carmen. Certo della sua innocenza, si era costituito spontaneamente. Era accusato di associazione dedita allo spaccio di stupefacenti, spaccio di hashish e detenzione di banconote false.
Il 27 aprile 2011 il Tribunale di Messina lo ha condannato a 13 anni e 2 mesi per i tre reati, partendo dalla condanna per il reato associativo più grave di 10 anni. Altre tre le condanne tra le persone coinvolte nella stessa inchiesta. In secondo grado la condanna è stata ridotta a 12 anni e 2 mesi mentre il coimputato Salvatore Marchese, difeso dall’avvocato Carlo Faranda (in foto), è stato assolto.

Il professor Claudio Faranda nel 2012 ha proposto ricorso per Cassazione e la Suprema Corte ha annullato la sentenza della Corte d’Appello di Messina, sanzionando una motivazione apparente e non basata su alcun autonomo ragionamento. Aggiungeva la Corte di Cassazione che per la condanna associativa, specie se basata su un ipotetico gruppo di 3 persone, non erano assolutamente sufficienti.
Il nuovo giudizio dinanzi alla Corte di Appello di Reggio Calabria si è concluso con una nuova conferma delle condanne ma, in Cassazione, nel 2017, la sentenza è stata annullata di nuovo e il giudizio è tornato alla Corte d’appello reggina per un secondo processo, nel 2024. Per due volte, cioè, la Suprema Corte ha censurato i giudici, che per due volte non hanno tenuto conto dei rilievi della Cassazione. Nel frattempo gli anni passano…
All’udienza del 19 marzo scorso l’avvocato Carlo Faranda ha chiesto l’assoluzione di Ierinò per l’associazione per il traffico di stupefacenti. Anche il sostituto procuratore generale ha appoggiato la richiesta difensiva e la diversa sezione della Corte d’Appello di Reggio Calabria lo ha assolto, eliminando dopo tanto tempo, finalmente, la spada di Damocle di 10 anni di carcere da sopra la sua testa.

Complimenti allo studio legale Faranda