Sabato di politica: Musumeci in tour, Romano al Lux, De Luca occupa la Rai

Sabato di politica: Musumeci in tour, Romano al Lux, De Luca occupa la Rai

Rosaria Brancato

Sabato di politica: Musumeci in tour, Romano al Lux, De Luca occupa la Rai

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sabato 06 Ottobre 2012 - 17:12

Le visite a Messina di Nello Musumeci, Giovanni Pistorio e l'incontro di Fortunato Romano. A Palermo e Catania invece Cateno De Luca ha occupato per protesta la Rai: "Ai candidati minori viene dato lo spazio appena del 10%"

Nel taccuino elettorale di questo fine settimana si registrano la visita messinese del candidato del centro-destra Nello Musumeci, l’intervento del segretario regionale del PdSMpa Giovanni Pistorio in occasione dell'incontro organizzato da Fortunato Romano e l’occupazione simbolica della Rai di Palermo da parte di Cateno De Luca, che nel frattempo ha annunciato altre azioni di protesta.

Iniziamo con Musumeci che è tornato in riva allo Stretto per una serie di incontri a raffica, dal rettore Tomasello con i prorettori, poi all’ospedale Piemonte, al Don Orione ed alla mensa di Sant’Antonio.

Pochissime parole da parte del candidato del centro-destra alla Presidenza sulla polemica con Crocetta a proposito delle sue intenzioni a favore dei termovalorizzatori “dice così forse perché preoccupato degli ultimi sondaggi a mio favore”, mentre sul fronte astensionismo al voto e tagli ai costi della politica il discorso è molto più ampio.

“Vorrei dire ai siciliani che non vogliono andare a votare: mentre la casa brucia non dovete scappare, non fate i disertori- dichiara Musumeci– Mi fido dei siciliani, so che capiranno l’importanza del voto in questo momento”. Quanto ai tagli dei costi della politica sono doverosi e devono riguardare tutti, sia i deputati che gli assessori nonché le spese dei gruppi parlamentari.

“Quanto accaduto è una vergogna- continua- nei prossimi 3, 4 anni dovremo chiedere sacrifici ai siciliani, allora dobbiamo dare l’esempio. Certo, se vinco non so neanche quanto troverò nelle casse della Regione, non so neanche se l’1 novembre gli uffici saranno chiusi vista la situazione disastrosa”. Nell’agenda di Musumeci alle 13 era prevista la visita alle baracche di via Taormina, poi cancellata non si comprende bene per quale motivo, anche perché è stato lo stesso esponente de La Destra a dichiarare (nonostante l’appuntamento in agenda) “non andrò a visitare le baracche, perché ritengo un’ offesa farlo con i fac-simile, andrò dopo le elezioni con proposte concrete. Il riordino dell’Iacp ad esempio”. Tra i tagli Musumeci inserisce anche quello dell’Ente Porto. Il candidato del centro-destra vede di buon occhio l’ipotesi che chi è causa del dissesto del Comune amministrato (o altro ente locale) non sia più candidabile “Sì, sono favorevole e non solo per il dissesto economico e finanziario, ma anche per quello idrogeologico. Infatti non voglio visitare le popolazioni colpite dall’alluvione adesso, lo farò in caso di vittoria. Quanto accaduto è frutto anche di una lettura scorretta del territorio”.

In casa Mpa invece il segretario del neo Partito dei Siciliani Giovanni Pistorio è stato a Messina in occasione dell’incontro organizzato dal deputato uscente Fortunato Romano. In primo piano, nell’intervento del segretario del PdS l’importanza dell’autonomia, di una politica realmente europeista e poi il sì al Ponte.

“ E’ l’opera ingegneristica più straordinaria da poter realizzare-ha commentato Pistorio– io spero sempre che si faccia, ma penso pure che anche a Messina ci sia un Berlusconi che con tanti soldi vuole condizionare questa città e non farlo”. L’esponente autonomista ha poi lanciato qualche frecciatina all’ex assessore Venturi, che dopo 3 anni in giunta Lombardo ha lasciato la poltrona accusando il Presidente di aver operato “con provvedimenti che mettono la Sicilia in mano agli affaristi ed ai mafiosi”, scatenando così le reazioni del governatore.

Venturi si è lasciato andare ad affermazioni strumentali e sconsiderate, legate soprattutto al fatto che Lombardo non ha avallato alcune sue proposte di nomina. In ogni caso le sue dichiarazioni saranno portate all’attenzione dei magistrati”.

Fortunato Romano si è soffermato sul delicatissimo momento che la città sta attraversando, dilaniata dalle vertenze occupazionali, da Servirail a Messinambiente, dalla Fiera all’Atm. “La gente è stanca di parole vuote ma il consenso che nasce dalla rabbia non produce buona politica”.

Sul dissesto idrogeologico Romano ha ricordato come siano arrivati 400 milioni di euro ma servono i progetti altrimenti le risorse si perderanno.

Intanto i candidati delle liste provinciali di “Rivoluzione Siciliana” questa mattina, hanno occupato le sedi Rai regionali di Palermo e Catania. Candidati e sostenitori, insieme al candidato alla presidenza Cateno De Luca, hanno manifestato il loro dissenso bloccando l’ingresso della televisione pubblica.

“Solo nell’ultima settimana – ha dichiarato De LucaMiccichè, Musumeci e Crocetta hanno avuto oltre il 90% degli spazi dei telegiornali regionali, mentre il restante 10% è stato diviso fra gli altri candidati”.

De Luca, ha chiesto al Garante della Telecomunicazioni di verificare quanto sta succedendo nella redazione del Tg Regionale. Il blocco è stato rimosso solo dopo che De Luca insieme ad una delegazione è stato ricevuto dalla Direzione della testata regionale, che ha assicurato che applicherà scrupolosamente le regole in vigore per le competizioni elettorali.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. ma li avete osservati bene? sempre gli stessi,sempre dediti al magna magna.il cittadino è solo un “votante” non degno di ripetto.Vota “babbu” che poi io magnu.

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  2. puzza di bruciato 7 Ottobre 2012 07:19

    Ma chi sono questi sconosciuti.. cosa vogliono… è ridicolo vedere costoro ke hanno ridotto al fallimento la regione sicilia
    accompagnati da un esercito di galoppini e porta-borse, tutti sorridenti e vestiti tutti uguali.. che forse esiste un kit-abbigliamento galoppini.. cmq tutti i catanesi e non, eletti alla regione sono sempre stati condannati per appoggio esterno alla criminalità e voto di scambio.. quindi stanno perdendo tempo i messinesi sono cambiati….

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  3. ma quale baraccati,forse Musumeci voleva il voti dei nipotini.dopo che catanesi e palermitani si sono spartiti la Sicilia, hanno il coraggio di chiedere pure i voti?

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  4. Senza il commento puntuale ed esaustivo di mariedit, a questo articolo e’ come se mancasse qualcosa!

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  5. Hardfreelance,che saluto con simpatia,mi sollecita a un commento,lo faccio volentieri pubblicando la quinta rilevazione sulle intenzioni di voto fatta da DATAMONITOR tra il 2 e il 3 ottobre.
    Nella corsa alla presidenza Nello Musumeci guadagna due punti e mezzo rispetto a due settimane fa passando dal 29,5% dei consensi al 32%. Guadagna un punto anche Rosario Crocetta,che passa dal 29 al 30%. In discesa gli altri principali competitors: Gianfranco Miccichè passa dal 18 al 17%,Giovanna Marano, la candidata che ha sostituito nella corsa per palazzo d’Orleans Claudio Fava,riesce a mantenere il 7,5% dei favori degli elettori contro l’11,5% attribuito al suo predecessore nella rilevazione del 20 settembre scorso.
    Invariato il gradimento raggiunto dal candidato del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri “fermo” al 7%,ma fra poco Beppe GRILLO sarà in Sicilia e la musica dei sondaggi cambierà.Per altri due candidati: Cateno De Luca che viene sostenuto dal suo movimento Rivoluzione siciliana raggranella un altro +0,5% passando dal 2 al 2,5%, mentre Mariano Ferro dei Forconi perde 0,4 punti scendendo all’1,8% contro il 2,2 dell’ultimo sondaggio.
    Impressionante è il dato degli indecisi, del non voto o della scheda nulla o bianca,che passa da un 45,9% dell’ultima rilevazione all’attuale 44,5%, una percentuale comunque altissima di astensionisti potenziali. Ma è nelle rilevazioni sul voto ai PARTITI che gli indecisi siciliani registrano l’exploit raggiugendo il 48,9% degli elettori intervistati.A pochi giorni dal voto, la metà dei cittadini siciliani appare indecisa o non intenzionata a recarsi alle urne e i sondaggi, con una base di rispondenti così ridotta,diventano lo specchio del momento che stiamo vivendo,NON CREDIBILI. Poi si aggiunge il caos del cambio della coalizione guidata fino alla scorsa settimana da Fava e che perde quasi metà dei voti con l’avvento di Giovanna Marano, passando dall’11% al 7,5%”.
    Sul fronte dei partiti il PD si conferma primo, posizione che aveva acquisito nel sondaggio dello scorso 20 settembre superando il PDL,ma questa settimana perde 1 punto percentuale attestandosi sul 19% contro il 20 della precedente rilevazione. Continua a scendere il PDL,che passa dal 18 al 17,3%. Scendono anche gli altri principali partiti che fino a qui hanno ottenuto consensi a due cifre: il Partito dei siciliani-Mpa arriva al 10% dal 12; l’Udc al 10% dall’11%. Da questa settimana Datamonitor ha verificato anche il consenso alle liste dei candidati alla presidenza: la Lista Musumeci va dal 5 al 6,2% mentre alla prima rilevazione la Lista Crocetta si attesta sul 6% delle intenzioni di voto superando così lo sbarramento del 5 previsto per accedere ad un posto di parlamentare all’Ars.
    Ci arriva per poco Grande Sud, il partito che esprime Miccichè alla presidenza che perde mezzo punto passando dal 5,5 al 5%. Mantiene il 7% dei voti il Movimento 5 Stelle mentre Cantiere Popolare-Pid perde consensi passando dal 4 al 3,5%; Alleanza di centro, che sostiene Musumeci alla presidenza, raggiunge l’1% dei voti mentre scende Fli che dal 2 arriva a toccare quota 1,5%. 0,5% è il risultato che raggiunge Pensiero e Azione-Piazza Pulita; l’1,2% il Popolo dei Forconi e 1,8% Rivoluzione siciliana.
    Per quel che riguarda, infine, i partiti a sostegno della candidatura di Giovanna Marano, la Lista Fava che raggruppa candidati all’Ars di Sel, Fds e Verdi scende sotto la quota di sbarramento passando dal 6 al 4,5% delle preferenze.
    Scendono anche le quotazioni di Idv, dal 4 al 3,5%.Insomma TUTTO E’ IN ALTO MARE

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  6. il rettore ha l’obbligo per par condicio di invitare Crocetta e tutti gli altri.

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  7. giuseppe cannavò 7 Ottobre 2012 22:49

    Francamente risulta difficile orientarsi dato che tutti i candidati non sono certo dei principianti in politica e i partiti anche se non sempre gli stessi raggruppano sempre gli stessi apparati che ora si spostano di qua ora di la.

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  8. MA NON AVETE CAPITO CHE NON SI DEVE PIU VOTARE?

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