Al via il restauro dell'arco di Cristo Re e il recupero dell'ex Fonderia Ragno

Al via il restauro dell’arco di Cristo Re e il recupero dell’ex Fonderia Ragno

Redazione

Al via il restauro dell’arco di Cristo Re e il recupero dell’ex Fonderia Ragno

giovedì 28 Agosto 2025 - 13:58

Consegnati oggi i lavori. Si valorizzerà la cinta muraria cinquecentesca. L'ex officina diventerà invece un polo d'inclusione sociale a Messina

MESSINA – “Questa mattina, insieme al direttore generale del Comune, Salvo Puccio, e al vicesindaco Salvatore Mondello, abbiamo consegnato ufficialmente i lavori di restauro dell’Arco di Cristo Re, uno dei simboli più amati della nostra città”. Così il sindaco Federico Basile in un post su Facebook. L’arco, incastonato nella storica cinta muraria cinquecentesca, viene restaurato dalla Città metropolitana grazie ai fondi del Pnrr per un costo di  500.000 euro. La durata prevista è di sei mesi, con operazioni mirate di pulizia, consolidamento e restauro della struttura e del camminamento superiore.

All’incontro non ha preso parte il sindaco metropolitano, assente per impegni istituzionali. Erano invece presenti i direttori generali del Comune, Salvo Puccio, e della Città metropolitana, Giuseppe Campagna, la responsabile unica del procedimento Concetta Spagnolo, oltre ai rappresentanti del Consorzio Integra di Bologna, incaricato della progettazione e dell’esecuzione dell’intervento.

Arco di Cristo Re

L’antica muraglia, parte del sistema difensivo voluto da Carlo V nel Cinquecento, ha subito nel tempo alterazioni e danni, e oggi si presenta con parti instabili, coperte da reti di protezione e teli che ne nascondono la monumentalità. L’obiettivo è di completare tutte le opere entro il 30 giugno 2026.

“Con il restauro del Cristo Re un passo in avanti nella valorizzazione del nostro patrimonio”

Spiega il primo cittadino sempre nel post su Fb: “Il progetto prevede una serie di interventi mirati: dalla rimozione delle protezioni e della pulizia della struttura al consolidamento degli intonaci e delle lesioni, fino al restauro della volta e del camminamento superiore. Un intervento approvato dalla Soprintendenza ai beni culturali e che rappresenta un passo importante verso la valorizzazione del nostro patrimonio. Restituire l’Arco di Cristo Re alla comunità significa preservare la memoria storica del territorio e rafforzare la bellezza e l’attrattività della nostra città”.

L’obiettivo è restituire all’Arco di Cristo Re piena leggibilità e stabilità, nel rispetto delle sue caratteristiche storiche e artistiche, limitando al contempo i disagi per la cittadinanza e contribuendo alla valorizzazione culturale e turistica di uno degli scorci più significativi della città.

Consegna dei lavori restauro arco Cristo Re


“Stiamo portando avanti programmi di riqualificazione urbana che coinvolgono diverse aree di Messina e della provincia. Il restauro dell’Arco di Cristo Re rientra in una strategia più ampia, orientata al decoro urbano e alla tutela del patrimonio storico, con interventi strutturali mirati e azioni di valorizzazione”, ha dichiarato il dg del Comune Puccio.
“È fondamentale creare sinergie che favoriscano una rapida conclusione dei lavori”, ha aggiunto il dg della Città metropolitana Campagna. “Messina sta vivendo una fase di trasformazione urbanistica che mira a valorizzare le molteplici potenzialità del territorio”.

Altro lavoro con il Piano nazionale per la ripresa e resilienza. Sempre stamattina, presso la Fonderia ex Ragno di contrada Scoppo, si è svolta la cerimonia di consegna dei lavori per la rifunzionalizzazione dell’area. Con un investimento di oltre 2,2 milioni di euro, nell’ambito dei Piani urbani integrati, il progetto della Città metropolitana di Messina trasformerà l’ex officina industriale in “un moderno polo di inclusione sociale, destinato a ospitare servizi integrati per persone fragili, con disabilità o in condizioni di svantaggio”, ha evidenziato il sindaco metropolitano.

La fonderia è rimasta in stato d’abbandono per 30 anni

Un tempo officina industriale e successivamente sede di attività di fusione e colata dei metalli, la struttura è rimasta in stato di abbandono per oltre trent’anni. Ora, grazie a un investimento di 2.230mila euro, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU tramite il Piano nazionale di ripresa e resilienza, sarà trasformata” in un moderno centro polifunzionale a forte vocazione sociale e culturale”.
Alla cerimonia erano presenti il direttore generale Giuseppe Campagna, i funzionari tecnici di Palazzo dei Leoni Alessandro Maiorana e Natale Gervasi, i rappresentanti dell’impresa esecutrice.
La Città metropolitana di Messina ha curato e coordinato tutte le fasi progettuali e amministrative.

L’obiettivo è di terminare nel maggio 2026, creando “un polo d’inclusione sociale nel segno della rigenerazione urbana”

Si legge in una nota della Città metropolitana: “L’intervento prevede un attento restauro conservativo per preservare i tratti architettonici distintivi dell’edificio, integrato da opere di adeguamento strutturale per garantire i più alti standard di sicurezza sismica ed efficienza energetica, anche tramite la produzione di energia da fonti rinnovabili. La nuova configurazione comprenderà spazi completamente accessibili e riqualificati per favorire socializzazione e partecipazione, con aree dedicate a servizi integrati per persone fragili, con disabilità o in condizioni di svantaggio, ma anche laboratori, spazi formativi e un’area destinata a biblioteca e centro studi dotato di tecnologie “smart”. L’ultimazione dei lavori è prevista per la fine di maggio 2026”.


“L’obiettivo è realizzare un ambiente accogliente, multifunzionale e sostenibile, capace di coniugare inclusione sociale, fruizione culturale e valorizzazione del patrimonio architettonico, inserendosi in una strategia complessiva di rigenerazione urbana. La riqualificazione dell’ex Fonderia Ragno rientra infatti nel programma più ampio attivato dalla Città metropolitana di Messina attraverso la linea M5C2 – Investimento 2.2 dei Piani urbani integrati, che mette a disposizione complessivamente 132.152mila euro per restituire nuova vita e funzioni a edifici e spazi pubblici strategici per la comunità”.

“Questi appuntamenti rappresentano l’inizio di un percorso concreto di rinascita per due simboli della città, puntando sulla valorizzazione del patrimonio storico e sulla creazione di servizi sociali all’avanguardia”, ha concluso il sindaco.

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