Le insidie del parquet di piazza Cairoli. Assoutenti scrive al Comune

Le insidie del parquet di piazza Cairoli. Assoutenti scrive al Comune

Le insidie del parquet di piazza Cairoli. Assoutenti scrive al Comune

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martedì 30 Aprile 2013 - 07:38

Già da qualche tempo, la pavimentazione in legno di Piazza Cairoli si trova in condizioni di precarietà e vetustà – con dislivelli, buche e strato superficiale altamente sdrucciolevole – tali da costituire un grave pericolo ed insidia per i cittadini-utenti

Assoutenti Messina, Associazione di tutela dei Consumatori e degli Utenti, ha inviato una lettera al Comune di Messina chiedendo misure urgenti per la messa in sicurezza della insidiosa pavimentazione in legno di piazza Cairoli.

Già da qualche tempo, la pavimentazione in legno della famosa e centrale Piazza Cairoli di Messina, ad alta frequentazione in quanto punto di ritrovo e di passaggio di cittadini e turisti, si trova in condizioni di precarietà e vetustà – con dislivelli, buche e strato superficiale altamente sdrucciolevole – tali da costituire un grave pericolo ed insidia per i cittadini-utenti.

“Ed infatti molte, troppe, negli ultimi anni – scrive il presidente avv. Francesco Olivo – sono state le vittime di tale dissesto. Dinnanzi all’ennesimo spiacevole incidente che ha visto, nei giorni scorsi, un’altra vittima della pavimentazione di piazza Cairoli – non è più possibile non intervenire con sollecitudine per far fronte a tale situazione di estrema gravità. Ferme restando le responsabilità dell’Amministrazione per l’inerzia di tutti questi anni, si chiede quali siano gli interventi che il Comune di Messina intende porre in essere per impedire che ulteriori, spiacevoli incidenti, possano ancora verificarsi a danno degli utenti”.

4 commenti

  1. La cosa davvero assurda è come non si sia ancora compreso che il comune di Messina, con quei pochi spiccioli presenti nelle casse dissestate, ha solo due opzioni:

    1) pagare migliaia e migliaia di stipendi, in aggiunta a ciò di cui non può proprio fare a meno circa i “servizi”;

    2) impegnare delle somme per realizzare quelle opere per cui si giustifica l’esistenza di un ente pubblico locale – quanto nell’articolo ne rappresenta un esempio a caso.

    Pagare stipendi non significa avere servizi!

    Ora, stante la storia recente, quale strada sarà mai percorsa?

    Davvero credete che la prossima amministrazione comunale sposterà questo “equilibrio”, anche solo di un millimetro?

    Stolti. Ne vedremo ancora delle belle…

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  2. SaltaLaMacchia 30 Aprile 2013 10:29

    Io prenderei a xxxxx l’architetto che lo ha progettato!

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  3. trovo corretto l’intervento precedente. bisogna scegliere tra pagare stipendi spesso inutili (se non a prevenire dramma sociale) e servizi per la generalità della cittadinanza.

    è una questione di indirizzo politico.

    io preferirei l’interesse generale, ma non so se in una situazione al collasso sia veramente la scelta ccorretta.

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  4. E’ necessario rimuovere il parquet, sostituendolo con una pavimentazione più adeguata. Sotto il parquet ci sono ratti provate a scoperchire e vedrete cose da brividi. Durante la notte, al posto della gente che passeggia c’è un via vai di grossi topi.

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