Carcere di Gazzi al collasso, oggi avvocati e sindacati in sit-in

Carcere di Gazzi al collasso, oggi avvocati e sindacati in sit-in

Francesca Stornante

Carcere di Gazzi al collasso, oggi avvocati e sindacati in sit-in

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giovedì 22 Novembre 2012 - 14:30

Da tempo vengono denunciate le gravissime condizioni in cui versa la casa circondariale di Messina tra carenze croniche di personale e scarsissimo rispetto delle norme di sicurezza. Si chiede l'intervento delle Istituzioni.

Un sit-in davanti il carcere di Gazzi per accendere ancora una volta i riflettori sulla drammatica situazione in cui ormai da anni è costretto a lavorare il personale della casa circondariale. La mobilitazione è stata proclamata da Sappe, Osap, Uil, Sinappe, Ugl, Cisl Cnpp e Cgil in occasione dell’astensione dalle udienze indetta dall’Unione Nazionale delle Camere Penali Italiane e che in città ha visto l’adesione degli avvocati penalisti messinesi. Una protesta che segue innumerevoli appelli e segnalazioni che costantemente giungono dal personale penitenziario di Gazzi che da anni denunciano le croniche carenze di personale, il sovraffollamento del carcere di viale Gazzi, le condizioni fatiscenti della struttura. Si chiede un intervento deciso da parte delle Istituzioni, si chiede quell’attenzione che fino ad oggi Messina non ha avuto. Le 80 unità di personale non sono sufficienti e il disagio si è ulteriormente aggarvato negli ultimi periodi a causa dei provvedimenti adottati dall’Amministrazione Penitenziaria, avallati dal Provveditorato Regionale di Palermo, che ha aumentato ai poliziotti penitenziari il carico di lavoro che si trovano a doversi occupare anche della gestione del cossi detto repartino per detenuti messo a disposizione dall’Ospedale Papardo. Gli effetti sono facili da intuire: a fronte di 350 detenuti, il carcere di Gazzi ha una capienza regolamentata di circa 170, ci sono solo 80 agenti che soprattutto nei turni serali e notturni rischiano anche la propria incolumità e che spesso sono costretti a fare turni da 16 ore. I problemi non mancano neanche per il Nucleo Traduzioni e Piantonamenti in cui manca ovviamente il personale e ci si trova a fare i conti con mezzi vecchi e con la carenza di fondi per il carburane. E poi c’è il reparto femminile che versa nel più totale degrado. I sindacati e il personale di polizia penitenziaria chiedono aiuto. Andando avanti così si rischia davvero il collasso di tutto il sistema. (Francesca Stornante)

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