La protesta degli abitanti Giampilieri, entro una settimana si sbloccherà l'ordinanza

La protesta degli abitanti Giampilieri, entro una settimana si sbloccherà l’ordinanza

Francesca Stornante

La protesta degli abitanti Giampilieri, entro una settimana si sbloccherà l’ordinanza

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lunedì 28 Gennaio 2013 - 16:13

Lo ha assicurato il commissario Croce che questa mattina ha ricevuto i rappresentanti dei comitati dei villaggi colpiti dall'alluvione del 1 ottobre 2009. Fuori Palazzo Zanca un gruppo di abiatanti ha alzato i toni della protesta segnalando irregolarità e ritardi negli interventi e nei sussidi.

Da Giampilieri a Palazzo Zanca per protestare, per chiedere perché, dopo tre anni e troppo dolore, gli alluvionati dei villaggi devastati dal fango debbano ancora pagare i ritardi della burocrazia sulla loro pelle. Già nelle scorse settimane avevano alzato la voce e questa mattina i rappresentanti dei comitati di Giampilieri, Scaletta, Altolia, Briga, Molino, Pezzolo e Ponte Schiavo, insieme a numerosi abitanti, sono andati a incontrare direttamente il commissario Croce per sapere perché la contabilità relativa all’anno 2012, per i lavori post alluvione 2009, non è stata chiusa. Per questo passaggio non espletato la nuova ordinanza, firmata il 3 gennaio 2013, non è ancora stata attuata malgrado la disponibilità finanziaria. Senza dimenticare che l’ultima ordinanza è scaduta lo scorso 31 ottobre 2012. Adesso a rischio ci sono gli interventi già iniziati e quelli ancora da attuare perché senza ordinanza non si possono soprattutto pagare le ditte e saldare i debiti pregressi, i contributi per l’autonoma sistemazione, fermi al mese di giugno 2012, ci sono i sussidi alle popolazioni, i risarcimenti per i danni subiti. Il commissario Croce, che è anche soggetto attuatore, ha incontrato i rappresentanti dei comitati insieme al deputato regionale del Pd Filippo Panarello. Croce ha assicurato che i tecnici degli uffici comunali sono già al lavoro e che al massimo entro una settimana la contabilità che manca all’appello sarà pronta. Soddisfatto il presidente del comitato Salviamo Giampilieri Corrado Manganaro che ha però assicurato che continueranno a vigilare con la massima attenzione affinchè ciò che ha garantito il commissario Croce accada entro i tempi previsti.

Fuori da Palazzo Zanca però la rabbia e la preoccupazione di un gruppo di residenti delle zone più colpite di Giampilieri. Sono persone che hanno le loro case in via Chiesa e via Puntale, senza i sussidi per pagare l’affitto da un’altra parte qualcuno di loro è già dovuto rientrare a casa, altri hanno ricevuto l’ordinanza di rientro nonostante, soprattutto in via Puntale, non si sia visto neanche l’ombra di un cantiere. Senza soldi e senza aiuti non sanno più cosa fare. Nei prossimi mesi proprio in via Puntuale, che oggi è ancora esattamente ferma al 1 ottobre 2009, gli interventi dovrebbero iniziare e queste famiglie si troverebbero a vivere in mezzo ad un cantiere. Grazie al sussidio erano riusciti a potersi permettere un affitto, adesso saranno costretti a rientrare perché non hanno soluzioni. E denunciano irregolarità proprio su questo fronte. Raccontano di famiglie che non hanno mai lasciato le loro abitazioni nonostante le ordinanze di sgombero e che negli anni hanno regolarmente percepito i sussidi per l’autonoma sistemazione. Situazioni che hanno già segnalato agli uffici comunali. Il comitato Salviamo Giampilieri vigilerà comunque anche sulla situazione che riguarda questi abitanti che si sentono penalizzati. “E’ giusto che vengano assistiti economicamente almeno fino a quando non saranno effettuati tutti gli interventi in zone come via Puntale. E’ impensabile farli rientrare e costringerli a vivere tra le ruspe.” dice Corrado Manganaro. (Francesca Stornante)

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