Alta pressione vs Bassa pressione: ecco servita la mareggiata sulla costa ionica

Alta pressione vs Bassa pressione: ecco servita la mareggiata sulla costa ionica

Daniele Ingemi

Alta pressione vs Bassa pressione: ecco servita la mareggiata sulla costa ionica

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mercoledì 04 Dicembre 2019 - 07:34

Sullo Ionio si genererà la configurazione ideale per una bella mareggiata da scirocco e levante

Oltre alle precipitazioni, che localmente potranno risultare davvero abbondanti lungo le coste ioniche di Calabria e Sicilia, specie fra reggino e messinese ionico, nel corso della giornata di giovedì dovranno le stesse località dovranno fare i conti anche con intensi venti sud-orientali e il rischio di mareggiate, dal primo e secondo quadrante. La sostenuta ventilazione orientale, che dentro lo Stretto di Messina sarà avvertita come uno scirocco di “ritorno” (effetto vento di barriera), verrà attivata dall’avvicinamento da ovest di un minimo depressionario che si contrapporrà ad un robusto promontorio anticiclonico che si sta isolando sull’est Europa.

Sarà proprio la presenza di questo solido promontorio anticiclonico di blocco a comprimere le isobare sui mari attorno la Sicilia, dando la genesi ad un intenso flusso da SE e E-SE, che fra domani raggiungerà lo status di burrasca da E-SE e SE sullo Ionio. Va detto che in questo caso, data la presenza di questo imponente anticiclone di blocco fra l’Ungheria e la Romania, il flusso orientale che investirà in pieno le nostre regioni ioniche non avrà una origine al 100% nord-africana.

Gli intensi venti orientali attesi nelle prossime ore

Esso verrà alimentato dalla ritornante più fredda da NE e N-NE che dalle pianure della Russia meridionale e dall’Ucraina si spingerà sul mar Nero, per poi traboccare, tramite il mar di Marmara, sul mar Egeo e sulla Grecia, uscendo sul Mediterraneo centro-orientale con una sostenuta, a tratti intensa, ventilazione da NE ed E-NE in estensione nel tratto di mare ad ovest di Creta.

Questo flusso nord-orientale, in uscita dal bordo più meridionale del robusto anticiclone di blocco, posizionato sull’Europa centro-orientale, fungerà da supporto al flusso umido orientale che fra oggi e domani investirà buona parte delle nostre regioni meridionali e la Sicilia. I venti più forti nella mattinata di giovedì 5 dicembre dovrebbero risalire lo Ionio, mantenendosi pero poco a largo delle coste del messinese e del reggino.

Vento e moto ondoso atteso sullo Ionio nella giornata di domani. L’ampio Fetch produrrà un consistente moto ondoso

Il moto ondoso, già dalle prossime ore, andrà sensibilmente a crescere su tutto lo Ionio e sul basso Tirreno a largo delle Eolie, tanto che lo Ionio da agitato (forza 5) diventerà molto agitato (forza 6) nel corso della giornata di giovedì, con lo sviluppo di onde alte anche più di 3,0-4,0 metri in mare aperto. Il “Fetch” (lo spazio di mare su cui soffia il vento) piuttosto ampio sullo Ionio determinerà le condizioni ideali per la formazione di un moto ondoso significativo (detto “swell”), con onde ben formate che si dirigeranno verso le esposte coste della Sicilia orientale e Calabria ionica. Il “Fetch” agevolerà di conseguenza la genesi di onde di ben formate.

Lo sviluppo di queste ondate cosi grandi, su tutto l’alto Ionio verrà favorito non tanto dalla forza del “gradiente barico orizzontale” che attiverà venti ben oltre la soglia d’attenzione, in mare aperto, quanto dal “Fetch” (lo spazio di mare su cui spira il forte vento) piuttosto esteso su un ampio tratto di mare che dalle coste meridionali greche e dal tratto di mare poco ad ovest di Creta si estenderà fino alle coste della Sicilia e della Calabria ionica. In presenza di venti di burrasca e di un “Fetch” molto esteso, per centinaia di miglia, allora siamo certi di trovarci di fronte ad una consistente mareggiata, in grado di arrecare danni significativi sulle aree costiere esposte, già pesantemente vulnerate dal fenomeno dell’erosione.

Queste ondate di “mare vivo”, non incontrando alcun tipo di ostacolo durante il loro cammino, si propagheranno in direzione dei litorali ionici di Sicilia e Calabria, sospingendosi su questi in ondate rifratte da E-SE che raggiungeranno la fascia costiera, con “Run-Up” alti anche più di 4,0-5,0 metri, specie fra il catanese, messinese e il reggino ionico. La direzione di provenienza dell’onda, da E-SE, dovrebbe tenere un po’ più al riparo i litorali dello Stretto, che giovedì pomeriggio/sera risentiranno dell’ingresso di onde lunghe, alte non più di 2-3 metri sulle spiagge della costa sud della città. Ben al di sotto dell’intensa mareggiata di ostro (da Sud) che interessò l’intero litorale dello Stretto di Messina lo scorso 12 novembre.

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