Alzheimer Cafè, Amalia Bruni "tira le orecchie" alla Regione Calabria

Alzheimer Cafè, Amalia Bruni “tira le orecchie” alla Regione Calabria

Redazione

Alzheimer Cafè, Amalia Bruni “tira le orecchie” alla Regione Calabria

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lunedì 31 Gennaio 2022 - 06:30

L'oppositrice: incredibile che si pubblichi la delibera il 28 gennaio e la scadenza per gli adempimenti sia il 30, qui si gioca sui diritti dei malati

REGGIO CALABRIA – Amalia Bruni, sebbene dai banchi dell’opposizione (e del Gruppo misto), era stata la prima a plaudire alle scelte della Giunta regionale – e dell’assessore al Welfare Tilde Minasi nello specifico – sugli Alzheimer Cafè. Ora, però, lamenta una gravissima mancanza di trasparenza al riguardo.

«La vicenda della delibera sui “cafè Alzheimer” votata il 28 dicembre dello scorso anno ha dell’incredibile e sa tanto di presa in giro per i Comuni capofila degli àmbiti, ma soprattutto per i cittadini, per i malati e per le loro famiglie – afferma l’ex candidata alla Presidenza per il centrosinistra -. Avevo sperato che si trattasse di una iniziativa positiva e lo avevo anche esternato in un comunicato subito dopo l’approvazione del provvedimento, ma oggi mi rendo conto che si continua a giocare sulla pelle dei malati».

Il fatto è che «il 28 gennaio è stata pubblicata sul Burc, esattamente dopo un mese, la delibera» in cui però s’indicava il 30 gennaio quale «scadenza ultima per i Comuni per pubblicare la manifestazione d’interesse per l’individuazione dei soggetti che dovranno curare la realizzazione degli interventi nei territori. Interventi importantissimi che consistono nell’attivare o potenziare la rete dei servizi territoriali rivolti alle persone con eziopatogenesi di tipo neuro-degenerativo, deterioramento cognitivo e sindromi demenziali (Alzheimer, o altre forme di demenza). È irriverente verso i malati, oltre che privo di trasparenza per i Comuni, un comportamento di questo tipo, la Regione non può permettersi di tenere in archivio una delibera per un mese e pubblicarla due giorni prima della scadenza prevista per gli adempimenti obbligatori per gli Enti Locali.

Presidente Occhiuto, non siamo su Scherzi a parte – è il vigoroso appello dell’esponente di minoranza -, non possiamo impedire ai Comuni di svolgere correttamente il loro compito e non possiamo giocare sui diritti dei malati, questa Regione non può e non deve agire al di fuori delle regole e soprattutto del buonsenso. Diversamente qualcuno potrebbe pensare – fa presente la neuroscienziata lametina – che un’operazione come questa, con questi tempi, sia frutto della malafede, mentre io sono convinta che siamo di fronte all’ennesimo pasticcio burocratico. Quindi per rimediare a questa grave mancanza l’unica azione sensata è quella di chiedere all’assessore Minasi e a lei Presidente lo slittamento delle scadenze previste nella delibera con una proroga congrua che consenta in primis ai Comuni di poter programmare, sostenere e rinforzare le azioni di prevenzione e di sostegno svolte da parte degli Ambiti territoriali nei confronti del paziente con Alzheimer e dei familiari/caregiver».

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