La battaglia del Comitato per la riqualificazione del Parco Aldo Moro

La battaglia del Comitato per la riqualificazione del Parco Aldo Moro

Piero Genovese

La battaglia del Comitato per la riqualificazione del Parco Aldo Moro

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mercoledì 31 Gennaio 2018 - 08:04

L'istituto di vulcanologia non ha rispettato i termini dell'accordo siglato nel '49 eppure l'amministrazione continua a mantenere in vita l'intesa

A monte del viale Regina Margherita vi è una struttura per anni chiusa al pubblico, concessa dal comune in modo gratuito dal comune all’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel lontano 1949.
E’ il parco Aldo Moro situato all’interno della macchia verde della circonvallazione e che doveva essere centro d’eccellenza per la ricerca, anche attraverso la realizzazione di un osservatorio.
Tutto ciò però alla fine non si è mai realizzato e come specifica l’accordo del 5 novembre 1949 qualora tali accordi non fossero stati rispettati da INGV, la struttura sarebbe tornata nuovamente in possesso al comune così come sottolineato dai punti 4-5-6 del documento.
Sulla vicenda è anche intervenuta la Corte dei Conti di Palermo che, secondo delibera inviata anche al Parlamento, numero 95 del 2014, tale struttura è costata al comune, nel 2011 587.000 euro e nel 2012 523.000 euro. Somme che, come denuncia anche il comitato nato per la valorizzazione del bene, potevano essere usate per altro se solo la struttura sarebbe ritornata in mano a Palazzo Zanca.
Con la delibera 881 del 28 dicembre 2017, il comodato d’uso della struttura all’INGV rimane in vigore anche se, il comune, dopo vari compromessi, entra in possesso dell’area esterna del plesso, in cui vi si trova anche il rudere del convento dei Padri Cappuccini.
Anche all’ingresso del parco vi sono ruderi storici, risalenti agli anni 40 e anche quelli posti in stato di abbandono come denuncia lo stesso comitato di riqualificazione del parco che ultimamente, dopo aver occupato simbolicamente la struttura ai fini di riqualificazione, è anche dovuta intervenire per vie legali, sporgendo denuncia contro ignoti per atti vandalici che hanno reso, parte dei servizi igienici, anche inutilizzabili.
Alla luce anche del nuovo accordo, che non solo riconferma la struttura in mano a INGV ma, vede il comune assumersi anche onori e spese per la manutenzione, il comitato di riqualificazione del parco chiede al comune, in base alla stipula del documento di accordi, di avviare il contenzioso per riappropriarsi del bene e la riqualificazione dell’area esterna al fine di renderla accessibile a quanti coloro vorranno conoscere i bene storici architettonici siti all’esterno del plesso e che fanno parte del patrimonio dei beni culturali di Messina.
Sulla vicenda da mesi stanno portando avanti una battaglia i componenti del Comitato che ha occupato il Parco ed è stata anche al centro di numerose sedute consiliare della Commissione presieduta dal consigliere Daniele Zuccarello che ha chiesto al sindaco la revoca della convenzione di fine dicembre, recependo così le istanze del Comitato
Piero Genovese

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