San Pier Niceto, è polemica sulla relazione annuale. Il sindaco: "Sciocchezze politiche"

San Pier Niceto, è polemica sulla relazione annuale. Il sindaco: “Sciocchezze politiche”

Giovanni Passalacqua

San Pier Niceto, è polemica sulla relazione annuale. Il sindaco: “Sciocchezze politiche”

Tag:

venerdì 13 Novembre 2015 - 10:53

Con oltre 20 mesi di ritardo, Calderone ha presentato in Consiglio Comunale la prima delle due relazioni, ribadendo che entrambe sono comunque pronte da mesi. Ma il consigliere Gitto insiste: "Ci sono i margini per le dimissioni"

Ha suscitato parecchie polemiche il ritardo con cui il sindaco di San Pier Niceto, Luigi Calderone, ha presentato in aula la relazione annuale sull’attività svolta nel periodo compreso tra maggio 2013 e ottobre 2014; della relazione – ma non solo – si è discusso nel Consiglio Comunale di ieri sera.

“Non si comprende perché la relazione 2013/2014 venga portata in Consiglio con 20 mesi di ritardo” – ha contestato al sindaco il consigliere di maggioranza Vincenzo Gitto – “e, allo stesso modo, perché manchi ancora la relazione più recente. Questi ritardi sono ancora più sorprendenti se, come ha scritto il sindaco in risposta alle mie interrogazioni consiliari, le due relazioni sarebbero già pronte da un pezzo”.

Gitto fa riferimento anche a una nota del 5 agosto in cui Calderone, rispondendo all’assessorato alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica, spiegava che la relazione per il 2013 era stata redatta da diversi mesi e sarebbe stata presentata al primo Consiglio Comunale utile, mentre quella per il 2014 sarebbe stata presentata entro settembre. “Quanto dichiarato dal sindaco” – insiste Gitto – “non è stato attuato, in quanto dopo il 5 agosto vi sono stati due Consigli Comunali utili (l’8 settembre e il 18 ottobre, ndr), e in entrambi le relazioni non era all’ordine del giorno”. Il consigliere ha infine evidenziato come a mancare siano anche le relazioni sulle attività svolte dagli esperti comunali.

Il sindaco Calderone ha liquidato la questione parlando di “sciocchezze politiche”, annunciando per il prossimo consiglio la presentazione della seconda relazione annuale. Uno scontro più acceso si è avuto tra il consigliere Gitto e il Presidente del Consiglio, Domenico Nastasi: quest’ultimo ha accusato il consigliere di ambiguità, avendo chiesto le dimissioni del sindaco della sua stessa maggioranza. Nel suo intervento, Gitto ha infatti citato una risposta dell’assessorato in cui si ricordava che la violazione dell’obbligo di relazione può comportare la decadenza del sindaco stesso. “Il termine di legge” – ha spiegato Nastasi – “è ordinatorio e non perentorio: nessun sindaco verrà dimesso per aver presentato, con qualche mese di ritardo, la relazione annuale”.

Un altro punto di scontro tra Gitto e Nastasi è dato dalle modalità con cui quest’ultimo esercita il suo ruolo di Presidente del Consiglio. A mancare, secondo Gitto, sarebbe l’imparzialità: “Il Presidente toglie ormai la parola al suo stesso sindaco, pur di prendersi l’onere di difendere la sua amministrazione; ma lui non è un amministratore, e se vuole farlo deve cambiare carica”. Anche qui non è mancata la replica: “Esiste l libertà di parola; non ostacolerò le iniziative dei consiglieri, di qualunque tipo esse siano; ma non rinuncerò a dire la mia”.

Tra una polemica e l’altra, si è parlato anche nel merito della relazione: il sindaco ha annunciato che si sta cercando una convenzione con l’Università di Messina per trovare, a una cifra ragionevole, dei professionisti che aiutino nella redazione del PRG – Piano Regolatore Generale. È poi intervenuto il ragioniere Salvatore Caravello, introducendo il secondo punto all’odg: l’esito positivo del riaccertamento di bilancio. “Dopo l’abolizione in bilancio delle voci riguardanti i residui attivi e passivi” – ha spiegato Caravello – “abbiamo proceduto a una verifica tecnica, che ha confermato il buono stato di salute delle casse sampietresi”.

Ancora, il Consiglio Comunale ha dovuto riconoscere un debito fuori bilancio di 3000 euro causato da una società partecipata: la “Peloritani Spa”, della quale il Comune ha acquistato, nel 2009, 4 azioni per un totale di 4000 euro, pagandone anticipatamente il 25%; la cifra restante, mai iscritta a bilancio, va però saldata se si vuole dismettere la propria partecipazione. “Questo è un esempio di cattiva amministrazione” – ha dichiarato ancora il Presidente del Consiglio – “perché affrontiamo adesso, pagandone le conseguenze, una spesa inutile che poteva essere risparmiata ai cittadini anni fa”.

E, sempre in tema di cattiva amministrazione, Nastasi sposta l’attenzione sugli espropri di piazza Luigi Certo: a detta del Presidente, il Comune sta infatti perdendo tutti i ricorsi contro gli ex proprietari. La causa: le tariffe utilizzate per stabilire gli indennizzi da corrispondere sono inferiori a quelle utilizzate dall’Agenzia delle Entrate; i giudici stanno così correggendo al rialzo tutte le valutazioni effettuate, a al Comune toccherà pagarne le spese.

Infine, il Consiglio Comunale è tornato sul tema della riconversione Edipower, e in particolare del referendum sul CSS: “Confermiamo la nostra posizione” – ha spiegato il sindaco – “il referendum è inutile perché richiede un quorum troppo alto e una spesa troppo ingente. Noi siamo l’unico paese che ha adottato ben due delibere, una di Consiglio e una di Giunta, per esprimere la contrarietà al CSS. A spingere per il referendum sono quelle amministrazioni che si sono accordate con A2A, perché temono il ricatto occupazionale. Un fallimento del referendum ci costringerebbe alle dimissioni: ma noi vogliamo prendere la responsabilità politica di decidere per i nostri cittadini”.

Giovanni Passalacqua

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007