I Grilli dello Stretto contro la giunta Accorinti: “L’amministrazione ha fallito. Il dissesto è nei fatti»

I Grilli dello Stretto contro la giunta Accorinti: “L’amministrazione ha fallito. Il dissesto è nei fatti»

Danila La Torre

I Grilli dello Stretto contro la giunta Accorinti: “L’amministrazione ha fallito. Il dissesto è nei fatti»

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lunedì 18 Aprile 2016 - 14:40

I rappresentanti del Movimento Cinque Stelle si sono lasciati andare ad un giudizio netto e severo sugli attuali amministratori di Palazzo Zanca. E al sindaco rimproverano di essersi circondato di «cattivi consiglieri»

Il meetup “Grilli dello Stretto” compie dieci anni. Per festeggiare l’importante anniversario , i rappresentanti locali del Movimento Cinque stelle hanno organizzato una serie di iniziative, che si svolgeranno il prossimo 25 aprile.

In vista della manifestazione di lunedì prossimo, che vedrà la partecipazione del vicepresidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio, questa mattina , nella sala Ovale di Palazzo Zanca, i portavoce Cinque Stelle, Valentina Zafarana e Francesco D'Uva, e gli attivisti, Antonio De Luca, Davide Rizzo e Francesco Longo, hanno analizzato la situazione della città, « vittima di una desertificazione che sta portando alla graduale chiusura dei più importanti enti che rappresentano lo Stato centrale: dalla Camera di Commercio, alla banca d'Italia, all'ospedale Piemonte»

In primo piano anche la drammatica situazione finanziaria del Comune di Messina, a proposito della quale i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle si sono lasciati andare ad un giudizio netto e severo sugli attuali amministratori di Palazzo Zanca: « I messinesi vogliono guardare avanti, cambiare rotta, stanchi di vedere la città spegnersi, giorno dopo giorno. Dopo tre anni di amministrazione “dal basso” il dato è ormai tratto: la giunta Accorinti ha fallito».

Per gli attivisti, «lo stato di insolvenza del Comune di Messina è un dato di fatto, il dissesto è già una realtà. Messina ha bisogno di verità ,non di elemosine».

A rincarare la dose c’ha pensato, a margine della conferenza stampa, l’onorevole Zafarana, secondo la quale «il dissesto del Comune di Messina è una situazione di fatto che non può essere dissimulata con fantasiosi ricami».

Per la parlamentare regionale, questa amministrazione , che certamente non ha prodotto le centinaia di milioni di debiti che tengono in ostaggio il Comune, ha una grande responsabilità: «fino ad oggi non ha fatto verità. La responsabilità è soprattutto di Accorinti, che a mio avviso ha smesso di fare politica e si è circondato di cattivi consiglieri».

Anche i Cinque Stelle stanno ovviamente pensando alle prossime amministrative e stanno lavorando anche per cercare il futuro candidato sindaco per la città di Messina: «Ci stiamo lavorando, ma non sono autorizzata a dire altro» ha spiegato la Zafarana, fiduciosa che le prossime elezioni possano portare risultati migliori rispetto al 2013, quando non venne eletto neanche un consigliere comunale grillino.

Rispetto al dibattito sulla sfiducia, la Zafarana prende le distanze dai partiti e dal loro tira e molla «Il nostro approccio è completamente diverso da quello dei partiti e questo balletto sulla sfiducia sì sfiducia no non ci appassiona. Certo, mi chiedo perché a giugno la sfiducia si possa fare e prima no », ha aggiunto la deputata grillina riferendosi evidentemente all’Udc e D’Alia , che hanno annunciato la mozione proprio per quel mese.

Tornando alla manifestazione del 25 aprile, gli attivisti del Movimento Cinque Stelle hanno spiegato che , approfittando della presenza in città di Di Maio e dell'eurodeputato, Ignazio Corrao verranno prese in esame le principali criticità del nostro territorio, «a cominciare dalla necessità di mettere in sicurezza il territorio dal dissesto idrogeologico sino alla necessità di garantire la continuità territoriale».

«Messina è la porta della Sicilia, il nostro biglietto da visita – hanno detto Zafarana e D’Uva – per questa ragione la città deve tornare al centro delle dinamiche che dipendono direttamente dall'Europa: dall'impiego dei fondi strutturali per l'occupazione alla progettazione culturale. Occasioni spesso andate perdute, forse per superficialità, forse per negligenza». (DLT)

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