La casa cantoniera “Casazza” di Messina sarà un centro medico di eccellenza

La casa cantoniera “Casazza” di Messina sarà un centro medico di eccellenza

Gabriele Quattrocchi

La casa cantoniera “Casazza” di Messina sarà un centro medico di eccellenza

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domenica 27 Luglio 2014 - 06:30

Siglata nei locali dell’Auditorium dell’IRCCS Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo” di Messina la convenzione tra Anas e Centro Neurolesi, per la concessione della casa cantoniera sulla SS 133 che si trova a poche centinaia di metri dal polo medico e scientifico. La struttura ospiterà apparecchiature all’avanguardia nel campo della riabilitazione uniche in Italia

«Ora abbiamo la possibilità di acquisire una struttura che rappresenta un volano per la ricerca». Così ieri, con grande entusiasmo, Vincenzo Barone, direttore commissario straordinario dell’IRCCS-Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo” di Messina, ha salutato il rinnovo della convenzione con la quale l’Anas, il gestore della rete stradale nazionale, ha concesso all’Istituto messinese, per nove anni, la casa cantoniera “Casazza”, al km 7,860 della SS 113.

A firmare la Convenzione, oltre al direttore Barone, il presidente dell’Anas Pietro Ciucci che non ha nascosto la soddisfazione per il rafforzamento di un accordo che vede l’Anas attore protagonista nel sostegno alla ricerca. «La firma di questa convenzione rappresenta, per tutti noi, motivo di grande orgoglio e conferma l’impegno dell’Anas nel voler sostenere il Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo”, un’eccellenza nel panorama della ricerca scientifica, coscienti del fatto che tra le cause di molte patologie di natura neurologica vi sono anche gli incidenti stradali», ha sottolineato Ciucci nel corso dell’incontro.

La prima convenzione era stata sottoscritta nove anni fa e da allora l’edificio dell’Anas ha ospitato uffici amministrativi del Centro Neurolesi che da oggi predisporrà le procedure necessarie a far sì che la casa cantoniera diventi un vero e proprio laboratorio per lo svolgimento di attività cliniche e di ricerca scientifica all’avanguardia nell’ambito della prevenzione, diagnosi e cura delle gravi cerebrolesioni.

«L’accordo stipulato», sostiene Placido Bramanti, direttore scientifico del Centro Neurolesi, «consentirà di mettere in pratica l’alto valore dell’innovazione tecnologica applicata nell’ambito della neuro riabilitazione e delle gravi cerebrolesioni, in linea con i più alti standard di ricerca scientifica. Ciò come risultato ed esempio della continua integrazione tra l’attività dell’Anas e il campo della ricerca sanitaria».

L’immobile dell’Anas ospiterà anche un sistema di realtà virtuale immersiva, unico in Italia e, al momento, uno dei primi in Europa. Si tratta di un sistema multisensoriale per la valutazione ed il trattamento del movimento umano, dotato di realtà virtuale che permette di valutare la risposta cognitiva a stimoli visivi, uditivi, vestibolari e tattili, isolati o combinati.

«Tale apparecchiatura», chiarisce Bramanti, «consente anche la riabilitazione di coloro che hanno perso gli arti. Siamo molto orgogliosi perché si tratta di un passo avanti a livello nazionale».

Questo tipo di attrezzatura è usata anche a Tel Aviv per la riabilitazione dei militari. Per questo motivo, la squadra di operatori, selezionati tra ingegneri informatici e tecnici della riabilitazione, che ne permetterà il funzionamento, si formerà in Israele e negli USA. La struttura sarà operativa tra sei mesi circa, secondo le stime del direttore Barone.

Presenti alla firma della convenzione, oltre ai già citati, il condirettore tecnico di Anas Alfredo Bajo ed il direttore regionale dell’Anas per la Sicilia, Salvatore Tonti.

Gabriele Quattrocchi

4 commenti

  1. Ma fattemi capire, a Messina si è chiusto il Margheritta, si lotta per non far chiudere il Piemonte e poi si ha la brillante idea di creare un centro medico di eccellenza sanitaria in una ex casa cantoniera?
    Scusate l’ignoranza ma creare questo centro presso i locali dell’ospedale Piemonte è poi così insensata come soluzione?
    E’ mai possibile che in questa città si riesca sempre a trovare le soluzioni più strane per fare le cose necessarie?

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  2. Ma fattemi capire, a Messina si è chiusto il Margheritta, si lotta per non far chiudere il Piemonte e poi si ha la brillante idea di creare un centro medico di eccellenza sanitaria in una ex casa cantoniera?
    Scusate l’ignoranza ma creare questo centro presso i locali dell’ospedale Piemonte è poi così insensata come soluzione?
    E’ mai possibile che in questa città si riesca sempre a trovare le soluzioni più strane per fare le cose necessarie?

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  3. puzza di bruciato 28 Luglio 2014 06:53

    Ogni tanto dal cilindro escono delle idee che più che idee mi sembrano gag da zelig…

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  4. puzza di bruciato 28 Luglio 2014 06:53

    Ogni tanto dal cilindro escono delle idee che più che idee mi sembrano gag da zelig…

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