Il compleanno mai vissuto da Graziella Campagna: un torneo di calcio per ricordarla

Il compleanno mai vissuto da Graziella Campagna: un torneo di calcio per ricordarla

Il compleanno mai vissuto da Graziella Campagna: un torneo di calcio per ricordarla

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mercoledì 04 Luglio 2012 - 16:29

Il quadrangolare si è concluso con la vittoria della Valle del Mela , ma hanno vinto tutti quelli che vi hanno partecipato. Presenti alla manifestazione anche il questore Gugliotta e il portiere della Juventus Storari

Il 3 luglio avrebbe compiuto 44 anni. Invece cinque colpi sparati a bruciapelo, l’ultimo dei quali al volto, hanno interrotto la strada di Graziella Campagna, uccisa a 17 anni dalla mafia il 12 dicembre del 1985.

Una storia che non è mai finita, perché ancora oggi la famiglia combatte tra le aule di giustizia e fuori affinchè venga fatta piena giustizia, una giustizia che non è solo costruita da sentenze , arrivate 25 anni dopo, ma da un sistema diverso che colpisca anche le connivenze e le complicità.

Per ricordare Graziella la famiglia Campagna, insieme all’Associazione onlus Graziella Campagna di Villafranca hanno organizzato martedì sera il 1 Memorial a lei intitolato e che si è svolto nel campo di calcio di Baronia.

Prima del quadrangolare di calcio a 5 under 14 un corteo di magliette e palloncini bianchi ha raggiunto piazza Graziella Campagna, dove il nipote della vittima della mafia, Anthony Campagna, ha depositato un mazzo di fiori accanto alla targa a lei intitolata e il presidente dell’Associazione, Papalia, ha voluto ricordare l’importanza dello sport per combattere la legalità.

Quando i palloncini sono stati lasciati liberi di volare e un applauso ha festeggiato il compleanno mai vissuto da Graziella, il torneo ha avuto inizio. A fronteggiarsi quattro squadre, la Polisportiva Villafranca, l’Associazione sportiva Atene, l’Asd Valle del Mela, l’Associazione sportiva Annunziata.

Presenti alla manifestazione il questore di Messina, Carmelo Gugliotta, il comandante della compagnia dei carabinieri di Messina Centro, capitano Mennella, il capitano Cristiano Rocchi del Radiomobile Messina, il comandante della stazione dei carabinieri di Villafranca maresciallo Severo. Tra i politici presenti i sindaci di Villafranca, Matteo De Marco, e di Saponara Nicola Venuto, il consigliere provinciale Matteo Francilia ed il segretario cittadino dell’Idv Salvatore Mammola.

Ma i veri protagonisti della festa, cosi come volevano Pasquale e Pietro Campagna, sono stati loro, i ragazzi, che con l’entusiasmo, la passione e l’impegno messo in campo hanno fatto vivere momenti di sport e divertimento a tutto il pubblico.

Sono loro, come ribadito anche dal questore Gugliotta, la parte sana sulla quale puntare per arrivare al cambiamento di mentalità. E sono di gran lunga migliori di quanto noi grandi spesso pensiamo che siano.

A dare il calcio d’inizio è stato l’indimenticato portiere del Messina Marco Storari, oggi portiere della Juventus, da martedi a pieno titolo entrato a far parte della grande famiglia di Graziella Campagna. Il calciatore, che a Messina ha messo su casa e famiglia, ha sposato senza indugi la causa, promettendo anche di essere presente il prossimo anno al 2 Memorial.

Preso d’assalto dai tifosi e tifose di ogni età si è fermato anche a parlare con i giovanissimi giocatori ai quali ha raccontato come ha iniziato ad innamorarsi del pallone, tanti anni fa, preferendo tirar calci in un cortile, piuttosto che strade sbagliate. Ha parlato dell’importanza della disciplina e del rispetto delle regole e di come un calcio pulito e sano possa davvero creare uomini grandi dentro e fuori.

Il quadrangolare si è concluso con la vittoria della Valle del Mela, ai rigori contro il Villafranca, ma la famiglia Campagna ha premiato tutti, con medaglie, targhe, quadri, per allenatori, calciatori e società, miglior portiere e capocannoniere. E alla fine, vincitori e vinti, tutti insieme si son ritrovati a tavola per cenare.

Un modo per sottolineare che la cosa più bella è stato stare insieme e ricordare come la mafia uccide ma la mafia stessa può essere uccisa solo se si è tutti uniti per combatterla.

La coppa che Piero e Pasquale hanno consegnato alla Valle del Mela che si è aggiudicata il 1 Memorial, ha un angelo con grandissime ali, probabilmente come Graziella che da un altro luogo, non sappiamo quale, avrà sicuramente assistito alla grande festa che la sua famiglia ha voluto fare per non dimenticarla mai. (Rosaria Brancato)

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