Il 2009 della meteorologia: si conclude un anno eccezionalmente vario ed estremo, non solo per l'alluvione del 1° ottobre

Il 2009 della meteorologia: si conclude un anno eccezionalmente vario ed estremo, non solo per l’alluvione del 1° ottobre

Il 2009 della meteorologia: si conclude un anno eccezionalmente vario ed estremo, non solo per l’alluvione del 1° ottobre

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giovedì 31 Dicembre 2009 - 01:07

Riviviamo i fenomeni estremi del 2009 che si sta per concludere: dalla 'Bomba' meteo di gennaio alle abbondanti nevicate di febbraio e marzo, dal caldo afoso di agosto fino ai tornado del 25 settembre...

Il 2009 sarà ricordato, a Messina, come l’anno dell’alluvione: ma dal punto di vista meteorologico il fenomeno estremo del 1° ottobre è stato solo la punta di diamante di una stagione estremamente vivace, entusiasmante e ricca di fenomeni particolarmente estremi e affascinanti.

Per gli appassionati di meteorologia possiamo parlare di un anno -perfetto-: non è mancato nulla, dal freddo alla neve, dai tornado alle grandinate, dai nubifragi alluvionali alle violente mareggiate e chi più ne ha più ne metta: non per nulla a livello statistico il 2009 viene segnato in rosso sugli annali di meteorologia perchè si tratta del più piovoso di sempre.

Con quasi 1.700mm di pioggia, infatti, viene battuto il record di 1.500mm annui del 1996, a fronte di una media di 890mm annuali.

Questo periodo meteorologicamente vivace e movimentato era iniziato a settembre 2008, quando, dopo lunghi mesi di siccità, iniziava una nuova fase meteorologica estremamente piovosa che ha poi caratterizzato non solo tutto l’autunno 2008 ma anche tutte e quattro le stagioni del 2009.

Gennaio

Dopo un avvio in sordina, la situazione si accende a ridosso di metà mese quando la ‘Bomba Afro/Mediterranea’ ha provocato piogge violente e torrenziali con forti venti e violente mareggiate.

Si è trattato di un fenomeno particolarmente violento che ha sbloccato una situazione un pò statica e monotona che durava da un paio di settimane, lasciando una profonda ferita aperta nel cuore del Mediterraneo e lasciando quindi spalancata la porta al maltempo violento sul sud Italia: la terza decade del mese, tra il 20 e il 31 gennaio, è assolutamente mozzafiato con piogge da record e temperature in picchiata. L’inverno inizia a fare sul serio negli ultimissimi giorni del mese con nevicate abbondanti sui rilievi sin dalle quote medio/basse, dopo una prima fase piuttosto mite nonostante le abbondanti precipitazioni. Anche l’anno scorso, infatti, come sta avvenendo anche quest’anno, nel mese di dicembre e anche fino al 26-27 gennaio, il freddo era stato assolutamente latitante con pochissime temperature minime inferiori ai +10°C. L’inverno vero iniziava proprio a fine gennaio, regalando le prime emozioni di una stagione che poi, tra febbraio e marzo, si sarebbe rivelata, indimenticabile.

Intanto però gennaio chiudeva con oltre 300mm di pioggia mensili: un accumulo da record.

Febbraio

Il mese di febbraio iniziava, nello Stretto, con una domenica di pesante maltempo, con fresco, piogge abbondanti e forti temporali.

Dopo qualche giorno di sole, però, febbraio si testimoniava subito per quello che sarebbe stato: un mese molto freddo e perturbato. Nei giorni centrali del mese le temperature minime si sono mantenute inferiori ai +5°C con picchi di +3°C per cinque giorni consecutivi, per poi stabilizzarsi su +6/+7°C per una decina di giorni. Sono state tante le massime inferiori ai +10°C con tantissimi giorni di pioggia, sempre debole/moderata ma continua. A metà mese, Gambarie in Aspromonte era sepolta da oltre 80cm di coltre nevosa mentre le colline Aspromontane e Peloritane si erano imbiancate fino a quote collinari, addirittura a partire dai 300 metri sul livello del mare. Anche sui Peloritani la -dama bianca- in quei giorni faceva la sua abbondante comparsa, con accumuli superiori ai 40cm al santuario di Antennamare.

Marzo

Un altro mese eccezionalmente invernale è stato appunto quello di marzo, molto piovoso e anche freddo, caratterizzato soprattutto da due eventi estremi. Il primo, tra 4 e 6 marzo, contraddistinto da due furiose scitoccate con raffiche superiori ai 100km/h da sud/est, mareggiate violente e piogge intense.

Poi, tra 20 e 22 marzo, proprio mentre sul calendario iniziava la primavera, tornava il grande freddo con minime fino a +5°C e il ritorno della neve a quote collinari sullo Stretto che appariva nuovamente vestito come se fosse un fiordo norvegese.

Aprile

Anche ad aprile il 2009 s’è rivelato piovoso e particolarmente vivace, con oltre 15 giorni di pioggia mai abbondante ma sempre moderata e costante. Un mese termicamente abbastanza stabile, senza estremi nè freddi nè caldi: s’è trattato di un graduale avvicinamento al cuore della primavera.

Maggio

A maggio il maltempo ha tirato un pò il freno con tanti giorni di bel tempo, poche piogge concentrate soprattutto nei forti temporali di giorno 4.

Poi, da segnalare la prima ondata calda della stagione tra 22 e 27 maggio con picchi fino a +31°C nelle massime e di +26°C nelle minime.

Giugno

Tutt’altro tono per giugno, piovosissimo con freddo, piogge e temporali non solo nei primi giorni del mese ma anche e soprattutto tra 22 e 25, quando le temperature minime sono scese fino a +14°C e le massime restavano bloccate sotto i +20°C. Pochissimo caldo, poco sole limitato ai giorni centrali del mese, quando tra 16 e 18 gennaio le massime oscillano per tre giorni di fila intorno ai +30°C: ma l’estate latita, sembra non voler arrivare mai.

Luglio & Agosto

Abbiamo parlato di ‘Corta Estate 2009’ perchè solo per due mesi, luglio e agosto appunto, le condizioni del tempo nello Stretto di Messina sono state prettamente estive, con costanza di caldo, assenza totale (o quasi) di precipitazioni e temperature elevate.

S’è trattato di due mesi molto caldi, seppur senza picchi eccezionali.

Soprattutto ad agosto, il caldo è stato particolarmente uimdo, con temperature massime sempre intorno ai +30°C (e mai oltre i +32°C) ma con alti tassi di umidità relativa che facevano impennare la sensazione di calore. L’ondata calda più intensa dell’anno s’è verificata a metà luglio quando, giorno 17, le temperature hanno sfiorato i +35°C: nulla di particolare rispetto alle potenzialità dell’estate che, nello Stretto, è in grado di raggiungere ben altri picchi termici.

Settembre

A settembre tornavano le grandi piogge, soprattutto da metà mese in poi: già, perchè i primi 15 giorni erano stati ancora miti e stabili nonostante le molte nubi che, giorno dopo giorno, ostacolavano il soleggiamento e determinavano un rapido allontanamento dalle abitudini vacanziere di una bella stagione, quest’anno quantomai breve. E infatti nella seconda metà del mese tornavano piogge intense, forti venti, episodi di violenti nubifragi con le prime significative rinfrescate d’aria fresca proveniente da nord. Particolarmente significativi gli addensamenti piovosi proprio nelle aree joniche della Sicilia, specie tra Catanese e Messinese, con percentuali pluviometriche da record assoluto. Soprattutto tra 16 e 26 settembre aveva già piovuto tantissimo sulla dorsale Jonica dei Peloritani e dell’Etna.

Da segnalare anche la spettacolare apparizione di due tornado nelle acque antistanti Reggio Calabria il 25, ampiamente documentate da reportage fotografici in quei giorni.

Ottobre

Altro non era se non l’antipasto di ciò che si sarebbe verificato il tragico pomeriggio del 1° ottobre 2009 che conosciamo tutti abbastanza bene: già le grandi piogge di settembre avevano tracciato il terreno al tragico evento alluvionale di Giampilieri e Scaletta Zanclea, dove il territorio era provato dalle condizioni avverse delle settimane precedenti.

Inutile dire che anche ottobre è stato un mese da piogge record, e non solo per l’episodio del 1° ottobre ma anche per il continuo maltempo che, ininterrottamente, tra 13 e 26 ottobre ha provocato piogge continue e a tratti violente.

Novembre

A novembre, invece, come a marzo, le precipitazioni hanno tirato un pò il freno a mano soprattutto nella seconda parte del mese, con pochissime piogge dal 12 in poi. Gradualmente, comunque, le temperature si sono abbassate tornando su livelli invernali con minime inferiori ai +15°C e massime bloccate spesso e volentieri a +17°C.

Dicembre

Un altro mese particolarmente vivace è stato dicembre, con fenomeni estremi soprattutto nell’altalena termica della seconda metà del mese: l’arrivo del primo freddo tra 20 e 21 con minime di +8°C e massime di 11°C, poi il caldo di Natale e Vigilia di Natale (+23°C), poi di nuovo fresco tra 27 e 29 fino al nuovo caldo record, con picchi di +25,5°C, negli ultimi due giorni del mese, contraddistinti da un clima quasi estivo.

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