Per l'anniversario un convegno di Erri De Luca. Intanto è polemica con la Giunta su Forza Nuova

Per l’anniversario un convegno di Erri De Luca. Intanto è polemica con la Giunta su Forza Nuova

Eleonora Corace

Per l’anniversario un convegno di Erri De Luca. Intanto è polemica con la Giunta su Forza Nuova

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domenica 08 Dicembre 2013 - 15:05

Per l'anniversario del Teatro Pinelli, è previsto un incontro con il celebre scrittore Erri de Luca nei locali dell'ex Casa del Portuale. Intanto, però, i membri del Teatro Pinelli dissentono sulle autorizzazioni rilasciate dal Comune per l'utilizzo del Salone delle Bandiere per la presentazione di un convegno di Forza Nuova. Molto critico anche il consigliere di Cambiamo Messina dal Basso, Luigi Sturniolo.

Si avvicina il primo “compleanno” del Teatro Pinelli. Per celebrare l’evento gli attvisti propongono alla città un ospite d’eccezione, lo srittore Erri De Luca, infatti, alle ore 18:00, sarà all’ex Casa del Portuale per un incontro con la cittadinanza.

A proposito di ricordi e commemorazioni, nel ricordare la manifestazione antifascista, da cui tutto ebbe inizio, il 15 dicembre del 2012, i membri del Pinelli non risparmiano critiche alla Giunta Accorinti e al Sindaco stesso. Le motivazioni risiedono nelle autorizzazioni rilasciate per un la presentazione di un convegno organizzato da Forza Nuova avvenuta nel Salone delle Bandiere. Dibattito poi svolto il 7 Dicembre all’Hotel Messenion.

“Il 15 dicembre del 2012, in seguito all'autorizzazione a Messina di un corteo di Forza Nuova, una composita rete organizzò una manifestazione antifascista conclusasi con l'occupazione del teatro in Fiera. Da quel momento è scaturita l'attivazione di un percorso ancora vivo nella nostra città che è l'esperienza del teatro Pinelli – ricordano gli attivisti –

Ridare vita ad uno spazio culturale morto dava una risposta immediata e non retorica a quello che secondo noi voleva dire opporsi alla depauperazione dei territori ed ad una “fascistizzazione” che a più livelli colpisce la nostra società. Non volevamo fare uno scontro tra tifoserie ed abbiamo trasformato quella giornata in un atto di resistenza”. Dopo questo affresco che coniuga ricordi a elementi teorici, l’affondo contro Accorinti: “Non troppo tempo dopo un accadimento incredibile scuoteva tutta la città, l'elezione di Renato Accorinti sindaco. In tanti sostennero che una delle tappe di quella “rivoluzione” era stata la liberazione del Teatro in Fiera. Non abbiamo mai giustapposto le due esperienze, tuttavia non possiamo non ricordare l'entusiasmo di quei giorni dell'occupazione in Fiera, che coinvolse lo stesso Renato.

Proprio per questo sentiamo la necessità di sottolineare come alcuni eventi non possano trovare giustificazione. Ci riferiamo, per la portata simbolica dell'evento, alla concessione data a Forza Nuova del salone delle bandiere”.

I motivi di biasimo del Pinelli, investono non solo gli organizzatori, ma anche il tema del convegno stesso, ovvero l’azione di Via Rasella a Roma il 23 Marzo del 1944.

“La reazione nazista all'azione partigiana di via Rasella diede vita ad una delle pagine più tristi della storia dell'occupazione nazifascista di Roma, ovvero al massacro delle Fosse Ardeatine, dove furono trucidate 335 persone. Dimenticare o stravolgere questo non è ammissibile in nessuna forma. Offrire spazio a tesi revisioniste non è un atto di democrazia. Offrire spazio a chi, dichiaratamente ispirandosi al ventennio fascista, utilizza ogni ambito per rimarcare contenuti xenofobi, razzisti e sessisti, in un momento in cui la nostra città si sta direttamente confrontando con il dolore e l'emergenza di persone costrette a migrare è uno schiaffo troppo forte. Offrire spazio a chi in tempi di crisi fomenta guerra tra poveri individuando nel più debole il capro espiatorio ci sembra pericoloso e ricorda quello che sta accadendo in Grecia con Alba Dorata. Tutto questo significa scordare quel percorso che ci ha portato insieme a ripensare una Messina possibile, proprio in antitesi a quello che tali ideologie propugnano e rivendicano.”.

Critico anche il Consigliere Luigi Sturniolo, di Cambiamo Messina da Basso, che sull’argomento è anche intervenuto in Aula Consigliare. “Mi chiedo se c’è stata piena consapevolezza nell’aver concesso il Salone delle Bandiere a una forza politica che quest’anno ha addirittura accompagnato in una serie di incontri nazionali rappresentanti di Alba Dorata, partito neo nazista greco – dichiara Sturniolo – Se c’è, inoltre, una piena consapevolezza anche sulla base del motivo della conferenza stampa che veniva svolta per un convegno nel quale uno dei punti all’ordine del giorno era, testuale: l’attentato terroristico di via Rasella. Ora, quello che viene definito attentato terroristico è stata un azione partigiana. Invito, dunque, l’Amministrazione a prendere posizione pubblica contro questa operazione di revisionismo storico”.

Un commento

  1. Quando durante una ” azione partigiana ” muore anche un piccolo civile innocente credo che sia giusto definire questa come un attentato.Con tutto il rispetto per le vittime della rappresaglia.Comunque siamo in un paese libero e nessuno dovrebbe permettersi di impedire a qualcuno di esprimere la propria idea. O forse i diritti sono solo prerogativa esclusiva di una parte politica? Il ventennio ed il fascismo sono solo storia sui libri, scritta anche male perchè per molto tempo ha dimenticato i morti di stalin, di tito, e della guerra civile italiana.
    Ha ragione il Prof. Zichichi: ” Chi evoca la dittatura in tempi di democrazia offende i martiri di tutti i totalitarismi…….E’ troppo facile,e terribilmente vile, fare gli antifascisti senza fascismo.

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