L'ex ministro accoglie l'appello delle 9 associazioni di categoria che chiedono le elezioni per il rinnovo degli organi dell'Ente camerale. La Confcommercio prende le distanze e chiede invece un nuovo bando.

Dopo il parlamentare Ncd Enzo Garofalo, presente alla conferenza stampa delle 9 sigle che chiedono a gran voce il rinnovo degli organi camerali, a raccogliere l’appello è il leader centrista Gianpiero D’Alia.

L’ex ministro riprende le richieste del documento sottoscritto da Confesercenti, Confinprese, Confindustria Messina, Cisl, Cna, Codacons Messina, Sada Casa, Legacoop e del Comitato di Messina dell’ Unione consumatori, che denuncia gli inspiegabili ritardi dell’assessore regionale Mariella Lo Bello nel firmare il decreto per l’indizione delle elezioni alla Camera di commercio di Messina Città Metropolitana.

“In particolare – sottolinea D’Alia – è stata esaurita la fase di verifica sugli elenchi, gli esiti sono stati validati e la ripartizione dei seggi è di fatto pronta. Quanto poi al problema del trattamento pensionistico del personale in quiescenza costituisce un peso insostenibile per i bilanci non solo di Messina, ma di tutti gli enti siciliani, anche alla luce della diminuzione degli introiti relativi ai diritti camerali, in ottemperanza alle nuove disposizioni di legge. Se non si trovano soluzioni in tempi rapidi l’ente rischia il default”.

Proprio su questo tema il documento approvato dalle associazioni chiede un impegno alle forze politiche rappresentate all’Ars e al presidente della Regione Rosario Crocetta.

“La Camera di commercio di Messina – ricorda, infine, D’Alia – se in possesso di una sostenibilità finanziaria adeguata può operare nel comprensorio per attivare le necessarie e opportune iniziative di stimolo e di rilancio dell’economia, diventando uno strumento istituzione importante di supporto per la città metropolitana”.

Chi ha preso le distanze dal documento siglato dalle 9 associazioni è la Confcommercio, che insieme a Fapi, Confartigianato, Claai e Adoc resta sulla sua posizione nonostante gli appelli all’unità lanciati in conferenza stampa da Alberto Palella, presidente di Confesercenti.

Con una seconda nota la Confcommercio chiede un nuovo bando e una cabina di regia per governare la fase di rilancio dell’economia nel territorio.

“ La Confcommercio- si legge nella nota- negli anni scorsi è stata costretta a ricorrere alla giustizia amministrativa per ottenere l’insediamento dell’organo di governo, ma la Regione non ha mai dato seguito a quanto statuito dal Tar e dal Cga, costringendola a presentare un esposto alle Procure di Messina, Palermo e Caltanissetta. Nell’ agosto 2015, l’assessorato alle Attività produttive ha dato il via libera al nuovo bando, non dando però seguito all’insediamento del Consiglio camerale nei tempi dovuti. Considerato che sono trascorsi 15 mesi, e tenuto conto che la composizione delle associazioni datoriali è mutata, le piccole e medie imprese chiedono l’apertura di un nuovo bando con un vademecum rigoroso che fotografi la situazione attuale. Chiedono, inoltre, la condivisione del progetto che assegni alla nuova Camera di Commercio il ruolo di “cabina di regia” dello sviluppo economico della città metropolitana di Messina”.

R.Br.