Sciacca: “Prolungare una rampa per aprire al più presto anche l’uscita da Boccetta verso Giostra”

Sciacca: “Prolungare una rampa per aprire al più presto anche l’uscita da Boccetta verso Giostra”

Marco Ipsale

Sciacca: “Prolungare una rampa per aprire al più presto anche l’uscita da Boccetta verso Giostra”

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martedì 14 Maggio 2013 - 22:54

L’ing. capo del Genio Civile individua la soluzione più immediata per aprire anche la terza rampa, quella che consentirebbe, per chi proviene da Catania e di conseguenza da Boccetta, di uscire sul viale Giostra. Modalità più veloce e meno dispendiosa. Aperta quest’uscita, c’è il modo di evitare il giunto anche per l’ultima

Dire “l’avevo detto”, spesso, può risultare antipatico. Quando però poi i fatti danno ragione a chi aveva prospettato le soluzioni migliori, non si può far altro che darne atto. E’ quanto accaduto al cantiere dello svincolo di Giostra, dove, finalmente, si aprono quantomeno le due rampe in entrata. Il “premonitore” è l’ing. capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca, che, da tempo, andava ripetendo che lo svincolo poteva essere aperto in entrata indipendentemente dalle sorti del viadotto Ritiro, poiché, in questo caso, non vi era alcuna interazione. “Anzi – afferma Sciacca – le due rampe in entrata potevano essere aperte diversi mesi fa e non so per quale motivo si sia perso del tempo”.

Inutile piangere sul latte versato, ma anche per quest’inaugurazione – a parere dell’ing. capo del Genio Civile – non c’è poi tanto da esultare. “Per carità – dichiara – anche l’apertura parziale è importante, ma questi squilli di trombe mi sembrano eccessivi. Il progetto prevede chiaramente quattro rampe e adesso stiamo festeggiando per una cosa incompleta. Siamo contenti per l’apertura delle due rampe, ma siamo amareggiati perché non sappiamo quanto tempo passerà per il completamento. E’ come se avessimo costruito una casa a cui manca il tetto. Sono lavori che andavano fatti prima, sfruttando i poteri speciali. Avevamo trovato il compromesso del giunto, anche se non è la soluzione migliore, ma si sono intestarditi per proseguire senza interventi riparatori”.

Al momento, prima di veder aprire anche le due rampe in uscita dello svincolo, sarà necessario attendere i lavori di messa in sicurezza del viadotto Ritiro, propedeutici alla messa in opera del famigerato giunto di collegamento. Ma l’iter va per le lunghe. Il Consorzio Autostrade Siciliane ha spiegato di aver affidato il progetto all’Università, dalla quale si attende un responso entro il mese di luglio. A quel punto, il Cas rimanderà il progetto al Rina, una società privata internazionale di certificazione, che farà una nuova verifica, stavolta con esito presumibilmente positivo. Il Cas dovrà allora validare il progetto e inviarlo all’Ivca, l’ispettorato di viglianza delle concessioni autostradali, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per l’ok definitivo alla gara d’appalto.

Ecco allora che Sciacca ripropone una soluzione già suggerita in passato, senza un adeguato riscontro. Secondo l’ing. capo del Genio Civile è possibile, anche in questo caso, adottare una soluzione che non preveda interazioni col viadotto Ritiro e dunque non necessiti del giunto, quantomeno per l’uscita verso il viale Giostra da parte di chi proviene da Catania e di conseguenza da Boccetta. “Si tratta – spiega Sciacca – di anticipare l’uscita, con un semplice prolungamento delle rampe, sul rilevato esistente, la cosiddetta montagnola. Questa soluzione potrebbe avere un costo di circa un milione, massimo un milione e mezzo, contro i circa sei milioni e mezzo di costo previsto per il giunto. Si avrebbe così un risparmio economico e soprattutto di tempo, perché in questo modo si potrebbe aprire immediatamente il terzo innesto, consentendo anche un’altra uscita fondamentale”.

Fondamentale per la viabilità ma anche per la Protezione Civile poiché, in caso di sisma o comunque di problemi sul viadotto Ritiro, quest’uscita potrebbe bypassarlo e ricollegarsi con la nuova entrata che si proietta sul viadotto Baglio, garantendo la prosecuzione della viabilità ed evitando l’isolamento della città di Messina dal resto della Sicilia.

Soluzione più complicata, ma comunque fattibile, per l’ultima uscita. Quella verso il viale Giostra per chi proviene da Palermo e di conseguenza da Villafranca. “Quest’ultima uscita – prosegue – andava concepita in modo diverso in fase progettuale. Qui non c’è una montagnola su cui anticiparla, ma si doveva studiare un allargamento della galleria. Ormai non è più possibile, ma anche in questo caso il giunto può essere evitato. Una volta aperta la prima uscita, il traffico in direzione Villafranca può essere spostato sui nuovi viadotti, mentre quello in direzione Boccetta può essere spostato sull’altra carreggiata. In questo modo si possono chiudere alternativamente le carreggiate del viadotto Ritiro ed adeguarlo sostituendo le travi in cemento armato con quelle in acciaio, garantendone la sicurezza sismica”.

Tutto, dunque, dipende dall’anticipazione sulla “montagnola” dell’uscita da Boccetta verso Giostra. Soluzione che comporterebbe diversi risultati positivi: risparmio di tempo e denaro, fluidificazione della viabilità cittadina, maggiore sicurezza per gli automobilisti in transito sulla tangenziale. “Se non ci si sbriga – conclude Sciacca – l’impresa Ricciardello andrà via e, prima di vedere lo svincolo completo, passeranno anni”. Con la speranza che non sia una nuova vox clamantis in deserto.

(Marco Ipsale)

12 commenti

  1. troppo ovvio…quindi non si farà !!

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  2. a chi si aspetta a verificare se realmente questa è la soluzione economica e tempestiva ad aprire l’uscita come dice l’ing. Sciacca? forso c’è profumo si spartizione nei lavori di messa in sicurezza?

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  3. ART.37 COSTITUZIONE: * La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.* Le DONNE che abbiano una PARTITA IVA sono sprovviste di protezione quando sono in maternità, vi sembra giusto? Invito il futuro Sindaco di Messina a chiamare l’ingegnere capo del Genio Civile a ricoprire il ruolo di assessore all’Urbanistica, mi pare tra i pochi messinesi che abbia l’auterovolezza e la preparazione per rifondare l’anacronistica organizzazione del lavoro e coordinare l’iter del nuovo piano regolatore. Abbiamo un messinese di grande valore tecnico e umano vogliamo valorizzarlo o devono sempre prevalere invidie e pregiudizi? MENO MALE CHE SCIACCA C’E’.

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  4. L’idea mia e di IH-870 I-ITGI sembra essere possibile anche per l’Ing. Sciacca! Soltanto con il prolungamento della rampa sulla collina, il giunto di collegamento può essere scartato (con buona pace dei tecnici che stanno verificandone la fattibilità) in favore di una proposta MOLTO PIU’ SICURA, RAPIDA ED ECONOMICA.
    Con tanti personaggi che hanno gravitato sulla progettazione di quest’opera, la soluzione indolore doveva essere proposta nel giorno stesso dell’inaugurazione di una parte dello svincolo. Probabilmente c’è stato qualcuno a cui non andava a genio l’idea perchè voleva speculare (c’è una differenza di ben 5 milioni di euro!).
    L’Ing. Sciacca è stato sempre criticato da persone che si intendono solo di “politica”, ma io sono certissimo che la sua preparazione tecnica è di altissimo livello.
    A questo punto bando alle ciance…

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  5. L’Ing. SCIACCA Assessore all’Urbanistica del Comune di Messina. Ottima scelta e proprio per questo motivo che nessun
    sindaco, della vecchia politica, la farà.
    Chissà, mi ricorda l’elezione a Presidente della Repubblica
    di Rodotà.
    Speriamo bene.

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  6. liliana parisi 15 Maggio 2013 07:58

    Gli antichi saggiamente dicevano:”Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi” e “Meglio l’uovo oggi che la gallina domani”

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  7. Ho di persona sperimentato le lunghe code quando l’ing. Sciacca era commissario del CAS per il suo improvvido provvedimento di rifare il manto stradale del tratto Messina-Villafranca in PIENO ESODO ESTIVO. Non mi sembra pertanto in grado di dare validi suggerimenti sulla viabilitá! O ha fatto esperienza sulla pelle di noi poveri automobilisti?

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  8. Credo che la messa in sicurezza del viadotto Ritiro, della galleria Tindari e degli altri tratti per i quali non è stata effettuata, negli anni, la manutenzione straordinaria sia la priorità. Non si scherza con al sicurezza ed inoltre il CAS risulta disporre delle risorse per effettuare subito tali appalti, non si comprende l’esasperante lentezza nel procedere a cui tutti assistiamo. Infine già da tempo anche i tecnici comunali avevano indicato per l’uscita a Giostra la soluzione della “montagnola” che comporterebbe risparmi e maggiore velocità di realizzazione. Ma perchè allora non si va in tale direzione ci sono soldi e tempo da buttare???

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  9. Una volta individuata la più veloce e conveniente sotto il profilo dei costi la soluzione per la fruizione di una delle due rampe in uscita, c’è da chiedersi cosa e chi s’aspetta!Oppure, restano solo chiacchiere che si vanno a sommare alle infinite altre che ci è tocca subire (da tutti e da qualunque direzione) giorno dopo giorno.

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  10. Tutto queste congetture, soluzioni possibili o impossibili, lunghe o corte attese, vengono fuori sempre a bomba quando si vuol far credere che “se” , “ma” , “oppure”, ecc. era meglio di come si sta andando avanti.
    Ma questi problemi si scoprono sempre quando fa comodo?

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  11. A questo punto, vista la possibilità di evitare il famigerato giunto, già detta in passato ed oggi ribadita pubblicamente con autorevolezza e competenza dall’ing. Sciacca, si spieghino alla cittadinanza quali sono i motivi che impediscono di attuare questa soluzione? Sono motivi di gelosia (intoccabilità) del precedente progetto? Sfumeranno nel nulla tante consulenze? Forse molto più semplicemente e magari allegramente si seguono le direttive POLITICHE dell’UCAS (Ufficio Complicazioni Affari Semplici)sperperando denaro pubblico.
    Posso presumere anche che l’ing. Sciacca le stesse considerazioni che oggi ha esternato pubblicamente le avesse anticipate o suggerite già da tempo agli altri attori del progetto, mi chiedo perché non siano state ritenute valide.

    Riusciremo finalmente ad eliminare l’UCAS e tutto il potere politico e le consulenze che si porta dietro?

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  12. Bravi,bravi,tutti quanti bravi.
    Ma quanto è costato?
    Sommando tutti i soldi già spesi e non . (cause in corso , riserve , risoluzioni d’incarico direzione lavori ,etc etc )
    Forse, facendo questi conti …………..qualcuno dovrebbe imporre di non festeggiare la vittoria dello sperpero di soldi pubblici .

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