Arcidiacono, primo Generale dei carabinieri di S. Teresa. Si occupò anche della sicurezza di Papa Wojtyla

Arcidiacono, primo Generale dei carabinieri di S. Teresa. Si occupò anche della sicurezza di Papa Wojtyla

Carmelo Caspanello

Arcidiacono, primo Generale dei carabinieri di S. Teresa. Si occupò anche della sicurezza di Papa Wojtyla

mercoledì 08 Luglio 2020 - 18:40

Promosso a Messina nel corso di una sobria ma intensa cerimonia. Quarant'anni di una brillante carriera al servizio dello Stato

S. Teresa di Riva ha il suo primo Generale dell’Arma dei carabinieri. Si tratta di Giuseppe Arcidiacono, promosso nel corso di una sobria ma intensa cerimonia, che ha avuto luogo a Messina nella sede del comando interregionale “Culqualber”. Il generale di corpo d’armata Carmelo Burgio ha conferito al colonnello Arcidiacono il grado di generale di Brigata.

Giuseppe è il primo di tre fratelli, tutti ufficiali nell’Arma dei carabinieri. Ed è il primo ufficiale dell’Arma della cittadina jonica ad avere raggiunto l’ambito traguardo professionale. Sposato e papà di due figlie, nell’aprile del 1984 dopo aver conseguito prima la Laurea in Giurisprudenza a Messina e successivamente quella in Scienze della Sicurezza presso l’Università di Roma Tor Vergata, ha esercitato quale Procuratore legale a Santa Teresa di Riva e Messina nello studio del compianto avvocato Ugo Fleres.

Nel corso della sua brillante carriera è stato al servizio di tante comunità, dal Nord al sud dell’Italia, assumendo diversi incarichi prestigiosi. E’ stato tra l’altro comandante della Compagnia di Aosta. E qui, per un lustro, ha anche assicurato la sicurezza a papa Giovanni Paolo II nel corso delle vacanze estive a Les Combes.

Quarant’anni al servizio dell’Arma. Un percorso professionale lungo e articolato che lo ha visto tra l’altro insignito di numerose onorificenze. Una, in particolare, l’ha ricevuta per il lavoro svolto con spirito di abnegazione in occasione dell’alluvione del 2000 in Calabria, nei pressi di Soverato.

Sono davvero tanti gli episodi che potrebbero essere citati, che hanno costellato i quattro decenni di servizio del neo generale. Ne ricordiamo uno, in particolare, per il quale nel 2004 ha ricevuto un encomio.

Insieme al fratello, oggi tenente comandante del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Milazzo, pur essendo libero dal servizio non ha esitato ad affrontare con coraggiosa e ferma determinazione numerosi facinorosi tifosi del Catania. In sosta in un’ area di servizio autostradale del versante jonico messinese, con bastoni e mazze ferrate, avevano aggredito, danneggiandolo gravemente, un autobus con a bordo una compagine supporter avversari (dell’Udinese). La loro incolumità venne salvaguardata proprio da Arcidiacono, il quale ha anche provveduto ad arrestare due degli aggressori.

Durante la sua carriera al servizio dello Stato, Giuseppe Arcidiacono ha rivestito anche gli incarichi di Cultore di Diritto penale presso la terza cattedra dell’Università “La Sapienza” di Roma per gli anni accademici 1988-1990 e di componente della Consulta regionale della Sicilia per la tossicodipendenza dal 1990 al 1992.

Ed ancora è stato redattore capo della rassegna dell’Arma dei carabinieri (periodico trimestrale di altissimo profilo tecnico-giuridico-professionale) e, da ultimo, al Comando Interregionale Carabinieri di Messina in “Incarichi Speciali” con particolare riferimento all’analisi dei fenomeni criminali della Sicilia e della Calabria. (Carmelo Caspanello)

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